Come capire se un tanatoprattore è un professionista?

Redazione Tan Magazine 17/09/2020 0

Il mercato della tanatoprassi oggi sta vivendo un periodo di definizione e di sviluppo. La tanatoprassi è, per definizione, la disciplina che concerne le cure rivolte al defunto e il trattamento estetico delle salme, prima delle esequie.

La parola “tanatoprassi” deriva dal greco thanatos 'morte' e praxis 'pratica'. Il professionista, dunque, che svolge i trattamenti di tanatoprassi è definito tanatoprattore. In questo frangente, è importante premere l’ accento su una definizione seria e precisa della disciplina, per distinguerla e caratterizzarla in un contesto di professionalità, di studio, di ricerca continua e di esperienza maturata direttamente sul campo. È infatti accuratamente necessario prendere le distanze da tutte quelle pratiche spicciole e ciarlatanerie che si spacciano per tale, e, non di meno, da tutti quegli sprovveduti imitatori e apprendisti “stregoni”, millantatori di soluzioni inefficaci e grossolane.

Un caso fra tutti, presentato negli ultimi anni, è quello della proposta, da parte di taluni, di prodotti cosmetici miracolosi per l’estetica del defunto.

Andrea Fantozzi, presidente dell' Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi, spiega come poter riconoscere il vero tanatoprattore: «Certamente, è doveroso dire che il vero professionista non si presenta con trucchi e cosmetici: la salma del povero defunto non può essere minimamente paragonata a una “bambola” di fard. La cosmesi è un’ altra pratica e il mero make up di per sè non è uno strumento adeguato per trattare la nostra disciplina, la quale, come ci tengo a sottolineare, non è improvvisazione, ma studio e ricerca.»

Il caso di alcuni venditori, impegnati a proporre alle famiglie e alle imprese, vere e proprie valigette di trucchi e cosmetici utili per il caro defunto, è un chiaro esempio.

«Il tentativo - afferma Fantozzi - è goffo e fuorviante: il rischio è quello infatti di realizzare un lavoro ben distante da ciò che si aspettano i familiari dei defunti: è bene chiarirlo nuovamente, la tanatoprassi non si avvale dell’ utilizzo di tratamenti cosmetici, comunemente intesi come tali.

Questo perchè, semplicemente, il colore di base della pelle è ovviamente diverso: il risultato, applicando un mero makeup, sarebbe quello di rendere la salma una vera e propria "bambola" di fard.

La nostra logica è appunto ben distante da quella americana: il make up pesante non restituisce una immagine naturale del defunto e il risultato è ben lontano da quello che le famiglie si aspetterebbero. »

Intanto, per una buona riuscita dell’ operazione, prima di andare ad agire in senso estetico sul defunto, è opportuno eseguire una corretta conservazione di base della salma, per rallentare l’avanzamento del naturale processo di decomposizione.

Infatti, spiega Fantozzi, è opportuno, nella prima fase, applicare un prodotto conservante a livello topico, per eliminare la fase aerobica del procedimento. Successivamente, sarà necessario inibire la fase anaerobica, utilizzando alcune iniezioni mirate e prodotti particolari. Tutto ciò consente di preservare la salma per due giorni, senza bisogno di ricorrere a interventi estetici. La necessità di questo passaggio deriva dal fatto che altrimenti, le ipostasi sarebbero eccessivamente evidenti, e il make up correttivo andrebbe solamente a coprire questa sorta di lividi, rendendoli, purtroppo, paradossalmente ancora più evidenti.

«Ecco allora che il vero scopo della nostra pratica è eliminare i segni della dipartita, e non coprirli.» - conclude Fantozzi, invitando a diffidare sempre di ciarlatani che si spacciano per professionisti, prendendo in giro le famiglie del defunto e offrendo un servizio poco professionale.

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Redazione Tan Magazine 17/09/2020

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Un brindisi l'ultima birra prima di volare in cielo. Un tweet diventato virale in pochissimo tempo, una foto che trasmette emozione. L'ultima birra prima di morire. Un'immaggine commovente di tutta la famiglia attorno al nonno sul punto di morte con le birre, per un brindisi di fine vita commovente. L'ha postata Adam Schemm. "Mio nonno è morto oggi. Ieri sera voleva bere l'ultima birra con i suoi figli" Ha scritto Adam che vive negli USA in Milwaukee. 

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Chiara Ricciarelli 27/07/2022

UNA RIVOLUZIONE PER LA CONSERVAZIONE E IL TRATTAMENTO DELLE SALME

Fluytan è un prodotto rivoluzionario, specifico e professionale, per trattare e conservare in igiene

e sicurezza le salme (fino a quattro giorni!), indispensabile per Case Funerarie e imprese funebri.

Non diciamo certo una novità quando affermiamo che lo scopo della Casa Funeraria e dell’ impresa funebre è quello di dare dignità alla morte e rappresentare al meglio le volontà e i desideri delle famiglie e delle persone vicine al defunto.

Questi hanno il diritto di vegliare sulla salma, in un ambiente idoneo e adeguato, in grado di custodirla al meglio, in un’ atmosfera serena, ma soprattutto in sicurezza ed igiene. 

Allo scopo, sicuramente è indispensabile che la visione del caro defunto non sia deturpata, ossia dotata di quella sgradevolezza tipica dei fisiologici processi di trasformazione post mortem (fuoriuscita di liquidi organici, presenza di vapori nauseanti, lividi, ecchimosi sul corpo…).

Siamo tutti d’accordo che una salma non trattata non può essere certamente adeguatamente presentabile, davanti agli occhi delle famiglie e dei cari, per poter conservare un buon ricordo del caro scomparso, ma anche della veglia.

E questo discorso vale sia per le imprese funebri, quanto anche per le Case Funerarie, che, fra l’ altro, ampliano la veglia per diversi giorni.

Ecco che la necessità, soprattutto per queste strutture, di avvalersi dell tecniche all' avanguardia della Tanatoprassi, e nello specifico del rivoluzionario fissativo Fluytan, per dare la migliore dignità alla morte, è, secondo noi, quanto mai stringente.

La domanda ci sorge spontanea. Le strutture delle Case Funerarie e delle imprese funebri sono ad oggi dotate di strumenti adeguati per arrestare il processo esterno di putrefazione della salma? E per fronteggiare opportunamente uno stato avanzato di decomposizione?

Ovviamente no! Ecco che Italtan ha brevettato allo scopo un prodotto rivoluzionario: il Fluytan!!

Alternativa migliore alla formalina (strumento generalmente usato allo scopo, economico sì, ma pieno di effetti indesiderati, come alta tossicità, effetti dannosi sul sistema nervoso e mutageni, irritazioni per pelle e mucose, e non da ultima, breve efficacia d’ impiego nel tempo), il Fluytan è stato concepito per essere utilizzato in Case Funerarie, ospedali e domicili.

Ideale per conservare le salme fino a quattro giorni, e sappiamo bene che con altre alternative questo sarebbe impossibile!

Il Fluytan paralizza il processo di putrefazione, arresta la decomposizione, quanto meno quella aerobica, ed elimina i cattivi odori dei liquidi cadaverici.

Ma non solo! Oltre a conservare bene la salma, ha un’ ottima efficacia anche col sangue, poiché agisce eliminando totalmente la lividità cadaverica e donando grande elasticità ai tessuti, con un semplice utilizzo topico su tutto il corpo o a profusione sul viso.

Trattato in questo modo, il cadavere presenta molteplici aspetti positivi:

1 – è conservato igienicamente, in sicurezza e a lungo (fino a

quattro giorni!) tramite l’ utilizzo di un prodotto funzionale, atossico,

davvero efficace e dotato di estrema facilità di utilizzo.

 

2 - può essere esposto a temperatura ambiente, senza dover

ricorrere alla conservazione in ambienti refrigerati.

3 – presenta un aspetto esteriore che consente di ridargli dignità: i

tessuti sono maggiormente elastici, la lividità e le ecchimosi

spariscono, l’ aspetto estetico è più disteso e sereno (per quanto

possibile!).

E se cadono del sangue o dei liquidi sulle tavole d’acciaio delle strutture preposte, sugli abiti e sulle superfici adibite alla vestizione della salma? Con Fluytan questo non può succedere!

 

Le cure della Tanatoprassi sono quindi indispensabili per un’ impresa funebre o una Casa Funeraria!

Mirando a conservare il corpo il più a lungo possibile in condizioni di sicurezza, ma anche a trattarlo in modo da renderlo, esteticamente, il più possibile vicino a rappresentare un’ immagine serena del defunto, sono tecniche all’ avanguardia assolutamente doverose di utilizzo nel settore!

 

*Fluytan è un prodotto distribuito da Italtan Srl.

Fluytan Topic: ad applicazione topica, utilizzabile da tutti, non ha bisogno di nessuna formazione specifica per il suo uso.

Fluytan Neutral: specifico per il settore cimiteriale, risolve la fuoriuscita di liquidi e cattivi odori dai loculi.

Fluytan Professional: prodotto professionale, ad uso di coloro che esercitano la professione della Tanatoprassi.

 

Per informazioni: tel 800.136.086 o mail italtansrl@gmail.com

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Redazione TanMagazine 17/09/2020

Efficienza, rispetto e tradizione

È modenese una delle Aziende funebri più importanti d'Italia. Si chiama "Cofim", ed è la ditta che da circa 40'anni gestisce con eccellente preparazione e competenza il comparto funerario Modenese grazie alla gestione oculata e scrupolosa dell'imprenditore Gianni Gibellini. Il personale altamente qualificato vi potrà consigliare nell'organizzazione completa del servizio funebre attraverso l'ampia scelta di servizi dettagliatamente studiati per rispondere in maniera adeguata a tutte le esigenze. A disposizione passaporti mortuari e disbrigo pratiche, incisioni su lapidi, lavorazioni marmi e graniti di tutte le tipologie, allestimento camere ardenti, composizione salme, addobbi floreali, pubblicazione necrologie, partecipazioni e ringraziamenti, stampa avvisi e ricordi, allestimento camere ardenti, cremazione salme e resti mortali, urne cinerarie, trasporto salme in Italia e all'estero. Inoltre la collaborazione tra la ditta Cofim e L'I.N.I.T. (Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi) crea il sodalizio per eccellenza attraverso il quale l'azienda di Gianni Gibellini acquisisce ulteriore lustro e competenza. «Gianni Gibellini è un imprenditore che esercita la professione con entusiasmo ed estrema professionalità – dichiara il fondatore dell'Init Andrea Fantozzi - grazie ad un sistema di organizzazione delle esequie di personaggi noti e non. Oggi la sua impresa è tra le più importanti del modenese. Pertanto siamo entusiasti della collaborazione tra la Cofim e l'Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi che, da sempre, opera sulle spoglie di personaggi di rilievo come quella del grande maestro Luciano Pavarotti e, ultimamente, sulla salma di Giuseppe Cremonini, uno dei più grandi imprenditori del settore carne in Italia. In tale occasione – continua l'esperto – ho potuto apprezzare la grande competenza e la dedizione di Gianni Gibellini che, durante il lavoro di cura della salma, ha partecipato attivamente per ottenere il miglior risultato per una corretta e dignitosa presentazione del defunto ai famigliari ». E infine un cenno storico. Poiché sono stati ritrovati i resti di una necropoli tardo romana – databili fra la fine del III e gli inizi del V secolo dopo Cristo – presso Fossalta, nell' area immediatamente a ridosso della via Emilia, durante i lavori di ampliamento della Cofim. "Gli accertamenti preliminari – si legge in una nota - hanno portato alla luce una ventina di sepolture a inumazione e due incinerazioni, conservate al di sotto di un potente strato alluvionale. Sono state recuperate anche numerose mo nete in bronzo, in prevalenza di età costantiniana, vetri, ceramiche, strumenti metallici e in osso lavorato. Sono stati presentati proprio al Museo Civico archeologico di Modena i vari reperti recuperati". Una scoperta importante, dunque, alla quale sono seguiti accordi fra la Cofim e la Soprintendenza ai beni archeologici dell'Emilia Romagna che hanno permesso il recupero delle strutture attraverso uno scavo stratigrafico diretto da Nicoletta Giordani, funzionario della Soprintendenza e coordinato da Xabier Gonzales Muro, dottore di ricerca in topografia antica all' università di Bologna. "Nei laboratori della Soprintendenza – si legge ancora nella nota - a Bologna, sono attualmente in corso i restauri dei reperti rinvenuti a Fossalta. Oltre allo studio dei resti archeologici è stato avviato anche quello dei resti antropologici, in collaborazione con l'Istituto di medicina legale del Policlinico di Modena, paleobotanici e microbiologici".

 

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