Dall'Addio alla Formalina alla Sostenibilità: La Rivoluzione di Fluytan ed Ecofluytan nel mondo funerario e sanitario

Soluzioni innovative e sicure per un settore funerario più sostenibile: come Fluytan ed Ecofluytan stanno trasformando le pratiche tradizionali

Barbara Ruscitti 03/01/2025 0

Negli ultimi anni, il settore funerario e quello della tanatoprassi hanno subito una profonda trasformazione, spinta dalla necessità di adottare pratiche più sicure, sostenibili e rispettose dell’ambiente. Uno dei cambiamenti più significativi è rappresentato dall’eliminazione della formalina, una sostanza chimica tradizionalmente utilizzata nella conservazione dei corpi, e la sua sostituzione con prodotti innovativi come Fluytan ed Ecofluytan.

Il problema della formalina

La formalina, una soluzione acquosa di formaldeide, è stata per decenni un elemento cardine nelle pratiche di conservazione dei corpi grazie alla sua efficacia nel ritardare i processi di decomposizione. Tuttavia, studi scientifici e rapporti sanitari hanno evidenziato i suoi effetti nocivi non solo sulla salute degli operatori, ma anche sull'ambiente e sulle comunità circostanti.

Rischi per la salute

La formaldeide, componente principale della formalina, è stata classificata come cancerogena di gruppo 1 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). L’esposizione prolungata può provocare:

  • Problemi respiratori cronici: Irritazione delle vie respiratorie, tosse persistente e asma professionale.

  • Effetti dermatologici: Irritazione cutanea e dermatiti da contatto.

  • Patologie gravi: Un aumento del rischio di tumori nasofaringei e leucemie, in particolare tra il personale esposto frequentemente a questa sostanza.

Impatto ambientale

Negli ambienti cimiteriali, le esalazioni di formaldeide derivanti dalla decomposizione di corpi trattati con formalina rappresentano un serio problema. Le sostanze rilasciate possono contaminare il suolo e le falde acquifere, ponendo rischi ecologici e sanitari alle comunità circostanti. Allo stesso modo, negli ospedali e nei laboratori di tanatoprassi, la dispersione di vapori di formaldeide nell'aria è associata a un aumento di inquinamento indoor, rendendo necessarie misure di mitigazione onerose e non sempre efficaci.

Fluytan ed Ecofluytan: una soluzione innovativa e sicura

In risposta a queste criticità, l’industria funeraria ha sviluppato alternative ecologiche e sicure come Fluytan ed Ecofluytan. Questi prodotti rappresentano una nuova generazione di conservanti per la tanatoprassi, progettati per rispettare sia la salute degli operatori che l’ambiente.

  • Fluytan: Si distingue per la sua formulazione avanzata, priva di formaldeide, che mantiene un’alta efficacia nel ritardare la decomposizione senza esporre gli operatori a sostanze nocive. Garantisce un risultato professionale e sicuro anche in condizioni operative difficili.

  • Ecofluytan: Progettato con un approccio ecocompatibile, questo prodotto utilizza ingredienti biodegradabili che riducono l’impatto ambientale. Non solo è sicuro per gli operatori, ma contribuisce attivamente a preservare l’ecosistema, evitando la contaminazione di terreni e acque.

Benefici per il settore e la società

L’introduzione di Fluytan ed Ecofluytan nel settore funerario e ospedaliero apporta numerosi vantaggi:

  1. Sicurezza per gli operatori: Eliminare la formalina riduce drasticamente i rischi sanitari per i professionisti della tanatoprassi e del settore ospedaliero, migliorando le condizioni di lavoro e il benessere generale.

  2. Tutela ambientale: L’utilizzo di fluidi ecocompatibili contribuisce a ridurre l’impatto negativo sull'ambiente, garantendo che le pratiche funerarie siano sostenibili e rispettose delle risorse naturali.

  3. Conformità normativa: L’uso di prodotti alternativi permette alle aziende di adeguarsi alle normative ambientali e sanitarie più recenti, riducendo i rischi legali e i costi associati alla gestione di sostanze pericolose.

  4. Immagine responsabile: Le aziende che adottano soluzioni innovative come Fluytan ed Ecofluytan si posizionano come leader di settore, promuovendo un'immagine di responsabilità sociale e ambientale.

Sfide e prospettive future

La transizione verso l’utilizzo di prodotti alternativi non è priva di ostacoli. La formazione del personale, l’adeguamento delle infrastrutture e i costi iniziali di implementazione rappresentano sfide significative. Tuttavia, i benefici a lungo termine in termini di sicurezza, sostenibilità e reputazione superano di gran lunga queste difficoltà.

Le prospettive future per il settore funerario e ospedaliero sono promettenti. L’adozione di tecnologie avanzate e la promozione di soluzioni sostenibili come Fluytan ed Ecofluytan segnano un cambiamento culturale e operativo significativo. Questi prodotti non rappresentano solo un progresso tecnologico, ma un impegno concreto verso un futuro più sicuro e rispettoso per la salute umana e il pianeta.

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Nicolas Tiburzi 11/01/2024

Alla Scoperta della Cura Innovativa: Il Corso ASSOTAN su Fluytan e la Tanatoprassi Avanzata

Nel dinamico panorama della tanatoprassi, dove l'innovazione e la competenza sono chiave, l'Associazione Italiana Tanatoprassi (ASSOTAN) ha annunciato un corso rivoluzionario progettato per elevare le competenze nel settore della cura della salma. Con il titolo "La cura di base della salma con il Fluytan," questo corso promette di offrire approfondite conoscenze e abilità pratiche per affrontare le sfide emergenti e perfezionare le tecniche di gestione della decomposizione.

I Dettagli del Corso:

Il cuore di questo corso è il Fluytan, un fluido innovativo che mira a eliminare la decomposizione istantaneamente. Gli esperti dell'Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi guideranno i partecipanti attraverso varie applicazioni e tecniche, fornendo soluzioni vantaggiose per la gestione della salma sotto ogni aspetto. Il secondo corso, che si svolgerà sempre a Pordenone presso i Servizi Funerari Funeral Home Prosdocimo il 19 Febbraio 2024, promette una giornata di apprendimento pratico, con un'attenzione particolare alle applicazioni topiche e alla presentazione estetica.

Punti Salienti del Corso:

  1. Recuperatore della Decomposizione il Fluytan:

    • Esplorazione delle applicazioni del Fluytan per eliminare la decomposizione e stabilizzare la salma.
  2. Applicazione Topica:

    • Approfondimento sulle tecniche di applicazione topica per garantire la stabilizzazione della decomposizione.
  3. Presentazione Estetica:

    • Focus sulla facilità di ottenere presentazioni estetiche eccellenti dopo l'uso corretto del Fluytan sulla salma.

Flessibilità e Accessibilità:

Il corso offre non solo una formazione di qualità, ma anche flessibilità riguardo alla tempistica e al formato. Questo permette di adattare il percorso formativo alle esigenze di tutti coloro che desiderano approfondire le loro competenze nel campo della tanatoprassi.

Per partecipare scrivere una mail a info@assotan.it  e richiedere l'iscrizione

Conclusione:

In un settore in costante evoluzione come quello della tanatoprassi, l'opportunità di partecipare a un corso di questo tipo è un passo cruciale verso l'eccellenza professionale. L'ASSOTAN, con la sua iniziativa innovativa, si conferma ancora una volta come un punto di riferimento per coloro che cercano di rimanere all'avanguardia nel settore della cura della salma. Se siete pronti a esplorare nuove tecniche e a perfezionare le vostre abilità, questo corso potrebbe essere la chiave per aprire nuove prospettive nella vostra carriera nella tanatoprassi.

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Sandra Bergamelli 18/08/2021

Autopsie pericolose: I cadaveri sono ancora pieni di virus

 

I malati di Covid-19 restano infettivi anche per un certo lasso di tempo dopo la morte.

Patologi e altri specialisti devono bardarsi di tutto punto e prendere precauzioni per non contrarre il virus.

Chiunque è contagioso prima di morire, lo è anche appena dopo il decesso». Parole di Aurel Perren, direttore dell'istituto di patologia all'Università di Berna. Quanto tempo lo rimanga e però tuttora uno dei tanti punti interrogativi attorno al Covid-19. Per questo motivo anche i patologi, per eseguire l'autopsia, devono bardarsi di tutto punto. «Indossiamo mascherine FFFP3, occhiali di sicurezza, guanti e tute protettive. Proprio come i dottori che eseguono i tamponi a potenziali malati in ospedale.

Le stesse precauzioni sulla sicurezza vengono prese anche dall'istituto di patologia a Basilea. Nell'ospedale universitario renano si è anche cambiato un po' il metodo per effettuare le autopsie. «Non estraiamo più gli organi dai cadaveri per esaminarli. L'osservazione, a eccezione per i polmoni, viene fatta nel corpo», precisa a 20 Minuten Alexander Tzankov, capo del dipartimento d'istopatologia e autopsia presso l'Università renana. 

Questo metodo di autopsia "interno" ha lo scopo di limitare al minimo il contatto con i fluidi corporei e il sangue di un paziente infetto. «Queste secrezioni rappresentano per i patologi il maggior rischio d'infezione». Anche Tzankov non sa esattamente quanto questo virus resti in vita in un cadavere. Poi fa l'esempio dell'Epatite C: «L'agente patogeno che trasmette l'infezione inizia a indebolirsi dopo tre ore dalla morte e ha una carica virale pari a zero dopo 24 ore».

Il lavoro dei patologi basilesi è stato però ripagato e ha contribuito ad acquisire conoscenze importanti nella lotta al coronavirus. Il team condotto da Tzankov ha infatti dimostrato che tutte le dodici vittime di Covid-19 analizzate - due donne e 10 uomini tra i 56 e 96 anni - soffrivano d'ipertensione. Undici su dodici (unica eccezione una donna) erano ancora altamente infettivi quando è sopraggiunto il decesso. «I loro corpi erano ancora pieni di virus», conclude Tzankov.

Il cadavere di chi è morto per il Covid-19 resta contagioso?

 

Il corpo di chi è morto a causa del Covid-19 continua a trasportare e a diffondere il virus? Questa è una nuova (e inquietante) ipotesi sviluppata in un articolo pubblicato sulla rivista Journal of Forensic and Legal Medicine.

 

“occhi possibile porta d’ingresso”

 

Dalle osservazioni raccolte in questo studio, riportate anche su Maxi-Sciences.com, sembrerebbe che un medico forense e un’infermiera di Bangkok, in Thailandia, abbiano contratto la malattia da pazienti deceduti.

«È improbabile che i professionisti forensi possano entrare in contatto con pazienti infetti ma lo è molto meno entrare in contatto con campioni biologici e cadaveri», si legge nell’articolo, rimarcando che i due sono gli unici casi positivi tra il personale sanitario su 272 riscontrati nel Paese a partire dal 20 marzo.

In poche parole, secondo lo studio, la probabilità che il medico e l’infermiere abbiano contratto il Covid-19 al di fuori della struttura professionale è bassa e, quindi, lo scenario più probabile tra quelli considerati è che la contaminazione sia avvenuta a causa delle secrezioni provenienti da un corpo contaminato dal Covid-19.

 

Allerta dai medici inglesi sul Covid-19, emersa complicanza nei bambini

 

«Un cadavere potrebbe essere contagioso almeno per ore, persino per giorni», ha detto il dr. Otto Yang, professore di medicina, microbiologia, immunologia e genetica molecolare presso la David Geffen School of Medicine (Stati Uniti) sul sito specializzato Live Science. «Il virus potrebbe essere ancora presente nelle secrezioni respiratorie e potrebbe potenzialmente riprodursi in cellule che non sono ancora morte nei polmoni», ha spiegato.

Anche in Francia, inoltre, un paziente morto da cinque giorni ha mostrato ancora segni della malattia, come rivelato da Le Parisien l’11 aprile scorso. «Questo non significa necessariamente che sia ancora attivo» ha affermato il  professor Lorin de la Grandmaison, direttore del servizio di anatomia patologica e medicina legale presso l’ospedale Raymond-Poincaré di Garches (Hauts-de-Seine) .

In assenza di una sufficiente esperienza medica con questa nuova malattia, sarà necessario attendere nuovi studi e nuovi dati per avere certezze sulla trasmissione del virus post mortem. Nel frattempo, si raccomanda ai professionisti forensi di indossare i dispositivi di protezione (tute, guanti, occhiali, maschera).

 

  

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Antonia Fiorentino 27/10/2021

Coniuge e figli non pagano tasse di successione se l’eredità non va oltre questa quota

Il passaggio dei beni che il defunto lascia ai propri eredi prevede sul piano tributario e fiscale alcuni necessari adempimenti tra i quali la successione. In questi casi è bene ricordare che tale adempimento non sempre è necessario. Esistono delle condizioni formali che concedono l’esonero della presentazione della dichiarazione come abbiamo indicato nell’articolo “Non si paga la successione all’Agenzia delle Entrate se gli eredi sono questi familiari”. Negli altri casi, invece, è opportuno presentare la dichiarazione sulla quale si calcolano le imposte solo se il valore dell’eredità supera un certo limite. Nello specifico, coniuge e figli non pagano tasse di successione se l’eredità non va oltre questa quota che di seguito analizziamo.

Quanto tempo passa dall’apertura della successione agli adempimenti tributari

Nel momento in cui muore la persona cara, sul piano del diritto successorio si procede all’apertura della successione. Questo atto segna il momento in cui il patrimonio del de cuius resta privo di un titolare e nell’attesa che venga trasmesso. Proprio in tale occasione coloro che intendono accettare l’eredità, dovranno svolgere una serie di adempimenti, oggi online, per acquisire il patrimonio. In questo momento è opportuno verificare se l’assegnazione dei beni seguirà la successione legittima o quella testamentaria. In un approfondimento abbiamo spiegato ad esempio come si divide l’eredità tra fratelli se non c’è testamento. Verificate queste premesse, ricordiamo che gli eredi hanno fino a 12 mesi di tempo per presentare la dichiarazione di successione. Tale arco temporale si calcola a partire proprio dalla data di apertura della successione come abbiamo indicato in precedenza.

Coniuge e figli non pagano tasse di successione se l’eredità non va oltre questa quota

Relativamente alle tasse che coniuge e figli stretti devono corrispondere all’Agenzia delle Entrate per la successione è opportuno dire che esistono delle franchigie e aliquote. Cosa significa? Ciascun familiare, quando eredita dei beni immobiliari o diritti reali sui beni, deve pagare una tassa su tali beni che si calcola secondo una certa percentuale. Questa è appunto l’aliquota. Tuttavia, il calcolo interessa quella parte che eccede un determinato importo. In questo caso si parla appunto della franchigia che è la soglia entro la quale gli eredi sono esenti da tassazione.

Nel caso del coniuge e figli, i valori di questi due parametri che il Legislatore stabilisce sono i seguenti: la franchigia è pari ad 1 milione di euro, mentre l’aliquota corrisponde al 4% della parte eccedente la franchigia. Poniamo che il coniuge e i figli ereditino ad esempio una casa ma il suo valore catastale non supera la soglia che abbiamo visto. In questo caso essi non pagheranno l’imposta di successione relativamente alla propria quota di eredità perché il valore catastale della casa non supera il milione di euro. Se lo avesse superato, allora si sarebbe applicata l’aliquota del 4% a cui si aggiungono imposta catastale e ipotecaria.

 

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