Riconoscimento giuridico della Tanatoprassi a che punto siamo?
Chiara Ricciarelli 16/01/2023 0
Eppur qualcosa si muove. Nel corso della scorsa legislatura, la Commissione permanente Igiene eSanità ha esaminato congiuntamente tre diversiDisegni diLegge concernenti i servizi funebri adottando, durante l’ Iter, un testo unificato. Nello scorso 18 dicembre,si è arrivati alla presentazione del Fascicolo Iter DDL S. 963, Disciplina delle attività funerarie, nel tentativo di definire una normativa puntuale e cogente.Esaminiamo nel dettaglio le novità, anche per il tema “Tanatoprassi”.
Da tempo,ed è un dato di fatto,il settore funerario è in profonda crisi e necessita di un radicale cambiamento.
Abbiamo già spesso fatto notare quanto sia decisamente necessario garantire un' organica sistemazione alla materia del settore funerario, i cui servizi intervengono nei momenti più dolorosi e difficili della vita e devono essere garantiti come efficienti, trasparenti ed adeguati all'evolversi della odierna società.
Il primo problema riguarda sicuramente il quadro normativo, caratterizzatonon soloda normestatalisuperate e inadeguate(Testo Unico,decisamente vetusto;regolamento di polizia mortuaria del 1990 e legge statale, datata 2001, recante le disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri) ma anche da normeregionalieprovvedimenti comunalispesso difformi tra loro.
L’ esigenza di armonizzazione è quanto mai un’ impellente necessità, a livello sia nazionale che regionale: bisogna uniformare la legislazione frammentaria, relativa alle norme fondamentali circa il settore funerario, semplificare e riorganizzare.
Anche se va detto che tali condizioni, sicuramente hanno portato, nel tempo, alla nascita di alcuni complessi ed articolatiDisegni diLegge(vedesi ad esempio ilFOSCOLOche èancora in corso di Esame in Commissione alla Camera),ad oggi dobbiamo però attestareancorail “niente di fatto”.
Esiste fortemente non soltantola necessità di definire in modo chiaro le competenze spettanti ai vari soggettie di determinareun quadro normativo omogeneovalidosu tutto il territorio nazionale, ma anche quella di stabilire un sistema di controlli le cui finalità principali devono essere trasparenza, legalità ed efficienza, decisamente mancanti negli ultimi anni, nei quali è proliferato, invece, il malcostume incontrollato.
Una vera e propria piaga.Un crescendo di reati, abusi diffusi, compravendita di informazioni sui decessi nelle strutture sanitarie evarieillegalità,ai danni del defunto e dei parenti,da partedeglioperatori sanitari odellepompe funebri.
Tantissimi poi icasi di gestione funeraria da parte di associazioni criminali e infiltrazioni mafiosenel settore, per non parlare dell’evasione fiscale edellaprogressiva difficoltà finanziariadi alcuni particolari comuni a gestire i servizi funebri.
Infine, ilterzo ma non ultimoproblema del settore funebre:il riconoscimento giuridico dell’ attività della Tanatoprassi, perilquale ci battiamo da anni!
LaTanatoprassi è, oggi più che mai, una disciplina cheha estrema necessità di un riconoscimento, non solo perché si configura come necessaria attività, in una società odierna, dal punto di vista sociale, sanitario e civile, per la ridefinizione del rito funebre e per dargli la dignità che merita, ma anche, dal lato pratico, perché c’è l’ esigenzache l’operatore siaautorizzato in maniera formale da un' autoritàsanitaria e da istituzioni che ne riconoscano, definitivamente, la legittimità.
La tanatoprassi, insomma, è un’attività che deveessere svolta secondo le dovute autorizzazioni e previsioni normative, garantendo i necessari requisiti di professionalità e di affidabilità per la disciplina, nel pieno rispetto degli standard sanitari, attraverso metodologie e strumenti innovativi.Un’ attività svolta da operatori professionali preparati, competenti sulla quale sono impellenti i necessari controlli.
Eppure, in questo contesto,qualcosa, recentemente, si muove.
Nel corso della scorsa legislatura,infatti,la Commissione permanente Igiene eSanità ha esaminato congiuntamente tre diversiDisegni diLeggeconcernenti i servizi funebriadottando,durante l’ Iter, un testo unificato, risultato di un accurato lavoro di sintesi. Nello scorso 18 dicembre, quindi, si è arrivati alla presentazione del Fascicolo IterDDL S. 963, Disciplina delle attività funerarie, nel tentativo di definire una normativapuntuale e cogente.
Un nuovo sistema di regole strutturaleche possa definire, finalmente, una riforma organica e complessa del settore, anche in considerazione del fatto che, pur essendo un dato di fatto che i servizi necroscopici e cimiteriali rientrino tra le funzioni fondamentali dei comuni, la confusione che regna in questo settore è decisamente tanta.
Esaminiamone velocemente i punti.
• Per quanto ci riguarda più da vicino, il Disegno di Legge definiscele sale del commiato, precisa i requisitiminimi strutturali per leCaseFunerarie(di cuiè vietata la presenza nelle strutture sanitariedi quellegestite da imprese funebri), e punto fondamentale, introduce formalmente nell'ordinamentomortuario italiano la possibilità di effettuare la pratica della Tanatoprassi, intesaappuntocome tutto quell’ insieme di tecniche sul corpo del defunto che ne consentono una esposizione più dignitosa, in termini sia di igiene che di presentabilità.Conl’ entrata in vigore della legge eprevia definizione dei requisiti minimi per la disciplina, siautorizzaquindi e definitivamentel’ operato dei Tanatoprattori.
Ma le tematiche toccate sono davvero tante, e a 360 gradi.
• IlDisegno di Legge punta a definire, una volta per tutte econ chiarezza,i compiti e le funzioni degli enti locali, delle aziende sanitarie locali (ASL), delle regioni e dello Stato, demandando ad appositi regolamenti le disposizioni attuative della legge per le materie rientranti nella competenza esclusiva statale, al finedigarantire un omogeneo esercizio delle attività e superare l'attuale frammentazione delle disposizioni regionali e locali.
• Viene stabilito chele attività funebri sono attività economiche da svolgere secondo liberi principi di concorrenza nel mercato, masemprenel pieno rispetto della dignità e del diritto di ogni individuo di scegliere liberamentecirca la propria persona: ideali e valori, questi, che rappresentano il cardine del documento.
•Per operare, l'impresa funebre deve possedere una sede adeguata, il titolo ad esercitare la vendita di beni in sede fissa, la previsione della figura del direttore tecnico dell'impresa e la disponibilità di un numero di dipendentiidoneo, con specifici requisiti qualitativi e di competenza professionale. I noltre, icentri di servizio funebre possono operare a supporto delle imprese funebri, mediante la stipula di formali contratti di appalto di servizi.
• IlDisegno diLegge introduce poi una sorta di transitorietà, per cui i soggetti che, alla data di entrata in vigore della legge, sono titolari di autorizzazioni all'esercizio delle attività funerarie possano continuare ad esercitare lestesseattività fino al termine massimo di due anni dalla medesima data.
• In materia di trasporto funebre, invece, sono definiti in modo più puntale gliadempimenti, conferendo poteri dispositivi immediatamente efficaci all'autorità sanitaria intervenuta dopo il decesso.
Parliamo quindi di principi importanti, come equità e rispetto della dignità dei defunti e delle loro famiglie.E ancora, trasparenza, legalità, controllo.
• Dal divieto di pubblicità e di procacciamento di funerali all'interno di strutture sanitarie, obitori, locali di osservazione delle salme, cimiterifinoal tema dei costi, chedevono essere definiti secondo criteri di chiarezza commerciale e di comparabilità, con l'indicazione analitica delle prestazioni minime di beni e di servizi da prevedere in preventivo e fatturazione.
• Dalla necessitàdelleattività di vigilanza e di controllo sui servizifunebri,da parte dicomuni eASL,allesanzioni per l'inosservanza delle disposizioni.
• Dalpiano regolatore cimiteriale territoriale, che deve essere adottato dacittà metropolitane e enti di area vasta, entro un anno dalladata di entrata in vigore della legge,al fine diprevedere specifiche indicazioni concernenti le funzioni e le attività dei comuni compresi nel rispettivo territorio; alla definizione delle modalità di affidamento del servizio di illuminazione votiva, di competenza dei comuni, le cui concessioni in essere alla data di entrata in vigore della legge, debbano cessare alla data di scadenza indicata nel contratto senza possibilità di proroga.
• Dall’ introduzione di forme assicurative in ambito funebre ecimiteriale per permettere alle famiglie di scegliere indipendentemente dalle urgenze e dai condizionamenti che scaturiscono nell'immediatezza della perdita, all’ opportunità per i soggetti stipulanti di poter decidere anticipatamente alla propria morte circa esequie e mantenimento della sepoltura.
• Infine, dal punto di vistadeltrattamento fiscale delle spese funebri e cimiteriali, incoerenza con altri stati UE,il Disegno di Legge introduce diverse novità:supera l'attuale esenzione per alcuniservizi, che vengono assoggettati ad IVA ad aliquota ridotta; eleva la sogliadeducibilità delle spese ricomprendendo anche le opere edili e lapidee cimiteriali,nonché la relativa accessoristica funebre; prevedeparticolari agevolazioni fiscali per facilitare la diffusione della previdenza funebre e cimiteriale; incentivainfinele spese di mantenimento e di recupero dei sepolcri e delle tombe antiche, che rappresentano certamente un patrimonio artistico e storico, oggi in una situazione di quasi totaleabbandono.
In conclusione,noi di Tanmagazine attendiamogli sviluppi dell’ Iter con trepidante attesa, sicuri che l’ ordinamento funebre possa definitivamente avere la disciplina che meritae che la Tanatoprassi venga formalmente riconosciuta dall’ ordinamento mortuario del nostro paese!
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Chiara Ricciarelli 14/12/2022
Fluytan conservante e fissativo innovativo nel settore cimiteriale funerario sanitario
Mentre nei cimiteri il problema della fuoriuscita di liquami cadaverici dalle
tombe o dai fornetti è una questione all’ ordine del giorno, nel settore delle
imprese funebri, il bisogno di trattare una salma per preservarla,
conservandola il più a lungo possibile, è una stringente necessità.
Fluytan è la soluzione a entrambe queste esigenze, nelle sue versioni
commerciale e professionale! Potente rivoluzione nel settore, è l’ alternativa
alla formalina che permette di conservare il cadavere a lungo senza ulteriori
trattamenti.
Nel settore cimiteriale e nel settore funebre, la necessità di conservazione dei cadaveri è
quanto mai un’ urgente necessità.
E questo perché, innanzitutto, nei cimiteri il problema della fuoriuscita di liquami
cadaverici dalle tombe o dai fornetti è una questione all’ ordine del giorno (seppur poco
se ne parli).
Ma anche perché, nel settore funerario, sia con la diffusione del fenomeno delle Case
Funerarie, che all’ interno delle stesse imprese funebri, il bisogno di trattare una salma
per preservarla, conservandola il più a lungo possibile prima che il processo di
decomposizione faccia il suo – inevitabile – corso, non si rifà soltanto a criteri di ordine
igienico - sanitario, ma anche di presentabilità
In un’ottica fiduciosa verso il riconoscimento anche a livello giuridico delle tecniche di
Tanatoprassi, non possiamo ad ogni modo non constatare che una salma non trattata
non può essere adeguatamente presentabile.
Come conservare il cadavere a lungo? Come contrastare la proliferazione di batteri e
funghi, senza che compaiano subito i segni di decomposizione in assenza di sistemi o
ambienti di refrigerazione? Come mantenerne l’ igiene, attenuarne le lividità, ridare una
certa elasticità alla pelle, per “offrire” al cadavere un aspetto quanto più naturale
possibile?
Fluytan è la risposta a tutti questi quesiti!
Si tratta di un fissativo innovativo utilizzabile nel settore cimiteriale e funerario, ma utile
anche a livello “domestico”. Concepito, brevettato da Italtan nelle sue varianti, per
essere utilizzato in Case Funerarie, ospedali e domicili e per sostituire la formalina:
sostanza utilizzata ancora adesso largamente, ma molto tossica, irritante,
potenzialmente cancerogena, e, cosa non di poco conto, dotata di una scarsa efficacia
d’ impiego nel tempo.
Ma quali sono i vantaggi di Fluytan? Tramite svariate sue possibili applicazioni (sopra
cutanea, sotto cutanea, vascolare ecc.) agisce rapidamente, è efficace a lungo e non è
tossico per gli occhi, la pelle e il tratto respiratorio.
Inoltre, è in grado di mantenere e preservare il cadavere, facendo sì che non sia
necessario, successivamente, nessun altro metodo di conservazione e consentendone il
successivo eventuale ulteriore trattamento.
Per comprendere meglio nel dettaglio le caratteristiche del prodotto, dobbiamo
distinguere fra la versione commerciale e la versione professionale, o ad uso esclusivo
del Tanatoprattore. Nella prima rientrano Fluytan Topic e Fluytan Neutral, per la seconda
versione, invece parliamo del Fluytan Professional.
Fluytan Topic
Fluytan Topic è un conservante ad ampio spettro d’azione, ad applicazione topica,
utilizzabile da tutti. Ciò significa che può essere usato sia in ambito domestico, che negli
ospedali, che da parte degli operatori di Tanatoprassi.
Il prodotto migliora e semplifica le operazioni di preparazione del cadavere per la sua
esposizione. La sua applicazione è molto semplice, potendosi realizzare anche all’
interno dell’ abitazione del defunto in presenza dei familiari.
E tutto questo, senza la necessità di nessun altro tipo di mezzo ausiliario, in quanto a
differenza della versione Professional, non ha bisogno di nessuna “formazione
specifica”per essere applicato.
Come si utilizza? Per nebulizzazione (o per applicazione tramite una spugna) su tutto il
corpo e, laddove necessario, sul viso. Poi, spesso, si esegue un massaggio, per favorire
la penetrazione nell’ epidermide. E i risultati?
• Scomparsa del “Rictus Cadaverico”, o la prevenzione della sua comparsa, a
seconda delle tempistiche con cui il prodotto viene applicato.
• Eliminazione dei segni delle ipostasi, in particolare in seguito ad un’applicazione
ripetuta del prodotto.
• Neutralizzazione della flora batterica aerobica, data la sua ampia efficacia contro
batteri e funghi.
• Eliminazione dei cattivi odori causati dalla decomposizione cadaverica.
• Conseguente conservazione del cadavere, per almeno un periodo di un paio di
giorni, senza l’ausilio di sistemi o ambienti refrigeranti.
Inoltre, grazie alle sue azioni battericida, funghicida e virucida consente
all’operatore di lavorare in totale sicurezza.
Ad ogni modo, per una conservazione più a lungo, è sempre raccomandato, ad opera
esclusiva di operatori competenti, l’ uso di un prodotto professionale, per via arteriosa o
per cavità, che prolunga la conservazione del corpo anche per 4-5 giorni e oltre.
Fluytan Neutral
Fluytan Neutral, invece, è un prodotto specifico per il settore cimiteriale, in grado di
risolvere la fuoriuscita di liquidi e cattivi odori dai loculi.
In questo caso, è possibile utilizzare il prodotto a priori, tramite l' applicazione diretta
sulle parti da trattare, ma soprattutto a posteriori, dove il liquido che fuoriesce dalla
tomba cimiteriale può causare un problema non indifferente di odori fortemente
sgradevoli.
Sarà capitato a tutti di sentire notizie di bare del cimitero che scoppiano e vedono la
fuoriuscita di gas e liquami nauseabondi.
In verità, poi, si tratta di un problema tipico soprattutto dei fornetti.
Ecco, in queste situazioni, Fluytan Neutral è decisamente risolutivo, laddove gli operatori
funebri o gli addetti competenti possono intervenire nebulizzando con una cannula il
prodotto all’ interno del loculo e annullare la fastidiosa questione.
Fluytan Professional
Fluytan Professional infine è un prodotto professionale, ad uso esclusivo di coloro che
esercitano la professione della Tanatoprassi. La soluzione più idonea per una corretta e
valida conservazione della salma a 360°.
Si tratta di un prodotto innovativo e altamente funzionale.
• E’ in grado di conservare la salma, per un periodo generalmente equivalente a
quattro giorni e oltre, poiché utilizzato con un’ alta concentrazione di principi attivi.
• Ad uso esclusivo degli operatori competenti tanatoprattori, può essere utilizzato in
Case Funerarie, ma anche in ospedali e domicili.
• Anche il Professional, come la versione commerciale, può essere utilizzato per uso
topico, ma soprattutto per via arteriosa e all’ interno delle cavità del cadavere.
• Paralizzando e arrestando temporaneamente il processo di putrefazione, infatti,
permette di esporre il cadavere a temperatura ambiente, senza dover ricorrere alla
conservazione in ambienti refrigerati. Al termine del tempo ovviamente il processo di
decomposizione ricomincerà, ma lo farà in maniera controllata.
• L’ igiene è massima: anche qui grazie all’ azione battericida, funghicida e virucida
del prodotto, si consente all’operatore di lavorare in totale sicurezza.
• Fluytan Professional è un ottimo conservante che consente di eliminare la lividità
cadaverica totalmente, donando elasticità ai tessuti e conferendogli un aspetto
maggiormente naturale.
Ecco perché, per tutte le ragioni che abbiamo elencato, la veglia della salma può essere
garantita a lungo senza fastidiose visioni di trasformazioni cadaveriche sia negli ospedali
che all’ interno delle Case Funerarie.
Ma non solo. Queste caratteristiche rendono il Fluytan particolarmente adatto per
conservare il cadavere senza ulteriori tecniche aggiuntive per un periodo abbastanza
lungo e per trattarlo eventualmente con i trattamenti di Tanatoprassi.
Fluytan: conclusioni
Alla luce di quanto detto, si rivela quindi la piena efficacia del prodotto. La necessità del
suo utilizzo all’ interno del settore cimiteriale, negli ospedali e nelle Case Funerarie è
quanto mai stringente e noi di Italtan auspichiamo che sopraggiunga spontanea la
richiesta del suo uso, in considerazione degli ampi vantaggi in grado di condurre all’
interno del nostro settore di riferimento!
Atossicità, estrema facilità di utilizzo, igiene e sicurezza, alta efficacia di conservazione
permettono di esporre e conservare il cadavere a lungo, contribuendo a conferirgli un
aspetto quanto più dignitoso.
Tutto questo si ricollega alla nostra Tanatoprassi, tecnica all’ avanguardia assolutamente
indispensabile per un’ impresa funebre o una Casa Funeraria!
* Fluytan è un prodotto brevettato e distribuito da Italtan SRL. Per conoscere i dettagli e
tutte le informazioni utili, numero verde: 800 136086 (o altri contatti utili)
Barbara Ruscitti 05/11/2023
Fluytan nel Settore Funerario e Sanitario: Un'Innovativa Soluzione Sicura e Efficace
L'industria funeraria e sanitaria sta costantemente cercando di migliorare le sue pratiche per offrire un servizio di qualità, sicuro ed efficiente, sia per le famiglie in lutto che per gli operatori del settore. In questo contesto, un prodotto innovativo chiamato "Fluytan" sta rivoluzionando l'approccio a molte delle sfide incontrate in questi settori. Scopriamo come il Fluytan viene utilizzato con successo nel settore funerario e sanitario.
Fluytan: Una Breve Presentazione
Il Fluytan è una soluzione chimica innovativa formulata appositamente per sostituire la formalina, una sostanza comunemente utilizzata nell'industria sanitaria e funeraria ma associata a problemi di sicurezza e ambientali. Questa alternativa sicura ed efficace è progettata per offrire tutti i benefici della formalina senza i suoi effetti nocivi. Il Fluytan è noto per la sua sicurezza, l'efficacia e il rispetto per l'ambiente.
Nel Settore Funerario
Conservazione dei Corpi
Una delle applicazioni principali del Fluytan nel settore funerario è la conservazione dei corpi. Questo prodotto viene utilizzato per preservare il corpo del defunto, garantendo che rimanga in buone condizioni fino al momento del funerale. La formulazione del Fluytan consente di mantenere l'aspetto naturale del defunto senza l'uso di sostanze chimiche dannose come la formalina.
Rispetto per le Famiglie in Lutto
Il Fluytan offre ai professionisti del settore funerario la possibilità di garantire che il defunto sia presentabile durante i servizi funebri. Questo rispetto per il defunto e per le famiglie in lutto è fondamentale per offrire un addio dignitoso e confortante.
Nel Settore Sanitario
Conservazione di Campioni Biologici
Nel campo medico e della ricerca, il Fluytan è utilizzato per la conservazione di campioni biologici, tra cui tessuti e organi. Questa applicazione è fondamentale per preservare il materiale biologico per analisi e ricerche future.
Disinfezione di Strumenti Medici
Il Fluytan è una scelta sicura per la disinfezione di strumenti medici e attrezzature. La sua capacità di eliminare batteri, virus e funghi è fondamentale per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari.
Vantaggi del Fluytan nel Settore Funerario e Sanitario
- Sicurezza: Il Fluytan è privo di formaldeide e di altre sostanze chimiche nocive. Questo riduce notevolmente il rischio di esposizione per gli operatori e i pazienti.
- Efficacia: Nonostante la sua natura sicura, il Fluytan offre prestazioni eccellenti nella conservazione e nella disinfezione.
- Rispetto per l'Ambiente: Fluytan è stato progettato con attenzione all'ambiente e non contribuisce all'inquinamento ambientale.
- Versatilità: È una soluzione versatile che trova applicazione in una varietà di contesti, dai servizi funebri all'ambito sanitario.
Conclusione
Il Fluytan sta dimostrando di essere una soluzione rivoluzionaria nel settore funerario e sanitario. La sua sicurezza, efficienza e rispetto per l'ambiente lo rendono un'alternativa eccezionale alla formalina. L'adozione di questa innovativa soluzione promette di migliorare la qualità dei servizi e di garantire un ambiente più sicuro per gli operatori e per le famiglie coinvolte in questi settori cruciali.
Per ordinazioni: www.fluytan.it
Chiara Ricciarelli 17/09/2020
Coronavirus e settore funerario
Il nuovo flagello epidemico di proporzioni ormai globali sta minando tutto il sistema, compreso il settore funerario. I numeri del Coronavirus sono impressionanti: al 24 marzo, in Italia, ci sono 69.176 contagiati (5.249 persone in più rispetto al giorno precedente, per una crescita dell’8,2%), dei quali 6820 sono deceduti, (+743). Per effetto delle disposizioni messe a punto dal Governo per prevenire il contagio da Covid-19, oggi, è vietata la celebrazione dei funerali in chiesa e sono chiuse le case funerarie e le sale di commiato. Resta ammessa soltanto la cremazione e la benedizione della salma è concessa soltanto al cimitero in forma privata.
Il Coronavirus sta mutando molti aspetti del trapasso: a cambiare è la capacità di gestione dei bisogni spirituali ed emotivi dei familiari che non possono assistere al funerale del caro scomparso. Vengono a mancare i sentimenti di compassione umana. L’elaborazione del doloroso evento, per una famiglia, in questi tempi di emergenza, è davvero difficile. Le stesse pratiche di tanatoprassi e tanatoestetica, importanti per ridare dignità alla morte e per restituire un aspetto quanto migliore possibile alla salma, non sono possibili. L’ aspetto “umano” del decesso viene inevitabilmente a perdere forza e vigore.
Purtroppo, il Coronavirus si sta diffondendo drammaticamente e sta creando non poche difficoltà da gestire. Ma dietro le quinte di questa emergenza, ci sono gli operatori: sono tante le figure che hanno a che fare con questa sorta di “filiera dell’ evento morte”, anche se nessuno ne parla.
Una volta dichiarato, infatti, da parte del medico, il decesso di un paziente, i portantini trasportano la salma dal reparto ospedaliero alla camera mortuaria. Qui, i necrofori gestiscono la salma all'interno dell'obitorio: luogo spesso sotterraneo ed angusto, dove può essere pericolosa un’ alta carica virale. Successivamente, gli operatori funebri depongono la salma in un cofano, chiudono ermeticamente la bara e si occupano, quando questo è possibile, del funerale.
Nel frattempo, le salme vengono portate in luoghi dove resteranno finché non saranno trasferite definitivamente al cimitero o al forno crematorio, ma questo è un processo lungo, ingessato dalla lenta burocrazia. L’ ufficio di Stato Civile Comunale deve infatti procedere al controllo della correttezza formale di tutta la documentazione, prodotta dalla struttura nella quale il decesso è avvenuto. E al giorno, in media, possono esserci anche oltre 100 pratiche da seguire.
Laddove la salma sarà cremata, poi, la documentazione da produrre ed esibire sarà ancora ulteriore. Le Regioni del Nord, quelle più colpite dall’emergenza, come Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, sono al collasso. A Bergamo, città fra le più afflitte, non c’è nemmeno più tempo per i funerali, e tragicamente, neanche più spazio. Eclatante, è, in questo senso, il corteo funebre di camion militari, usati per trasportare le troppe salme delle vittime in altre Regioni.
Posto che un forno crematorio riesca a cremare circa 15 salme al giorno, il tempo necessario per poter “smaltire” i centinaia di corpi in attesa, diventa tragicamente lungo. Alle istituzioni, gli operatori chiedono a gran voce un provvedimento specifico, misure straordinarie per gestire l' emergenza: una semplificazione della burocrazia, con limitazione o eliminazione di determinate prescrizioni debilitanti e penalizzanti per alcuni impianti e alcune parti del settore.
É importante che tutte le istituzioni regionali modifichino le disposizioni in materia funeraria mettendo a punto particolari misure di protocollo che indichino la procedura per il trattamento di salme e adaveri. Alcune, come la Lombardia e il Lazio, per citare un esempio, hanno provveduto a dare alcune indicazioni in merito. Utilitalia, recentemente, ha diffuso, al riguardo, alcune regole da seguire. Le salme devono essere ricomposte all'interno di una duplice cassa, il cadavere non va spogliato dei suoi abiti ed è necessario avvolgerlo in un lenzuolo imbevuto di disinfettante, che funga da barriera igienizzante.
Prima della chiusura della bara, in modo ermetico poiché è fatto divieto di compiere operazioni a cassa aperta, va posta particolare attenzione agli oggetti potenzialmente contaminati dal virus, come letto e comodini. È importante anche, durante la manipolazione del cadavere, evitare di venire a contatto con fuoriuscite di aria dai polmoni, gas e materiali biologici fluidi: il virus ha elevata sopravvivenza in ambiente esterno e forte potere infettante, per questo è necessaria una disinfezione anche dopo.
È questo che spaventa maggiormente gli operatori funebri, che chiedono tutela. Ovviamente, occorre la massima prudenza: mascherine, guanti di lattice, grembiuli, prodotti igienizzanti. Materiale però che sta cominciando a scarseggiare, prova ne sono le tante segnalazioni, - soprattutto dalla Regione Campania, che però rimane una delle poche che ancora non ha attuato il protocollo -, che in questi giorni stanno giungendo da parte delle imprese funebri, costrette a lavorare oramai senza essere provviste di alcun dispositivo di protezione, per effetto della loro scarsa reperibilità su tutto il territorio nazionale. La norma in tema di trattamento delle salme stabilisce, poi, che il rito funebre può essere anche vietato, in caso di diffusione della malattia. E, laddove si svolge, nella prassi, la benedizione del prete spesso è necessariamente frettolosa, il feretro non può essere toccato e il segno delle condoglianze si traduce in un inchino. Per semplificare al massimo lo snellimento burocratico, si fa indicazione agli operatori funebri di usare tablet, telefonini, pc affinché possano agilmente e velocemente trasmettere in via telematica le documentazioni di morte. Infine, l’ eventuale esumazione di una persona deceduta per malattia infettiva non potrà compiersi se non dopo almeno due anni dalla relativa inumazione.
Non possiamo allora non sottolineare che le conseguenze del Coronavirus sul settore funerario sono allarmanti: troppe vittime fra i nostri cittadini e un lavoro senza sosta tra gli operatori del settore, nel tentativo, anche, di restituire, per quanto sia difficile, compassione ed umanità ai tragici eventi.