"Tanatoprassi: L'Innovazione Essenziale per la Conservazione e il Decoro nelle Case Funerarie Moderne"
Andrea Fantozzi 08/09/2024 0
**L'Utilità della Tanatoprassi nelle Case Funerarie: Una Pratica Essenziale per il Servizio Funebre Moderno**
La tanatoprassi, conosciuta anche come conservazione temporanea del corpo, è una tecnica di trattamento che ha acquisito un'importanza crescente nelle case funerarie moderne. Questa pratica, che combina competenze scientifiche, mediche ed estetiche, offre una serie di vantaggi sia per le famiglie in lutto che per i professionisti del settore funerario, migliorando notevolmente la qualità dei servizi offerti.
### Cos'è la Tanatoprassi?
La tanatoprassi è una procedura post-mortem che si basa sull'iniezione di sostanze conservanti nel sistema vascolare del defunto, permettendo di ritardare i processi di decomposizione e migliorare l'aspetto del corpo per un periodo di tempo più lungo. A differenza della più semplice imbalsamazione, che mira principalmente alla conservazione a breve termine, la tanatoprassi ha l’obiettivo di garantire una migliore conservazione e presentazione del corpo, senza alterarne le caratteristiche naturali.
### Vantaggi per le Case Funerarie
#### 1. **Preservazione della Salubrità e Sicurezza Igienica**
Uno dei principali vantaggi della tanatoprassi è il mantenimento della salubrità dell'ambiente funerario. La decomposizione naturale del corpo rilascia gas e fluidi che possono rappresentare un rischio biologico. Attraverso la tanatoprassi, i fluidi corporei vengono sostituiti con soluzioni chimiche speciali che inibiscono il processo di decomposizione, riducendo al minimo i rischi igienici sia per il personale funerario che per i familiari.
#### 2. **Tempi Flessibili per la Cerimonia Funebre**
La tanatoprassi permette di preservare il corpo per un periodo più lungo rispetto ai trattamenti tradizionali. Questo aspetto è particolarmente utile in situazioni in cui la famiglia richiede tempo per organizzare la cerimonia o quando i parenti devono viaggiare da lontano per partecipare al funerale. In questi casi, il corpo del defunto può essere esposto in condizioni ottimali, riducendo lo stress legato ai tempi ristretti per l'organizzazione della cerimonia.
#### 3. **Miglioramento dell’Estetica del Defunto**
Uno degli aspetti più delicati del lavoro delle case funerarie è garantire che il defunto abbia un aspetto sereno e naturale per l’ultimo saluto. La tanatoprassi permette di migliorare sensibilmente l’aspetto estetico del corpo, ripristinando i lineamenti e i colori naturali, specialmente in caso di traumi o malattie che abbiano compromesso l’aspetto del defunto. Questo contribuisce a fornire alle famiglie un’immagine di pace e serenità, elemento cruciale nel processo di elaborazione del lutto.
Il miglioramento estetico svolge un ruolo psicologico importante, aiutando i familiari a conservare un’immagine positiva del proprio caro.
#### 4. **Rispetto per la Tradizione e la Cultura**
In alcune culture e tradizioni religiose, l'integrità fisica del corpo è un elemento fondamentale. La tanatoprassi consente di rispettare questi valori, poiché evita la necessità di pratiche invasive come la cremazione immediata o l'immediata sepoltura. Inoltre, il trattamento preserva l'aspetto naturale del defunto senza alterarne in modo significativo la struttura corporea, consentendo così ai familiari di rispettare rituali e credenze specifiche.
#### 5. **Soddisfazione del Cliente e Reputazione dell’Azienda Funeraria**
La qualità dei servizi funebri è direttamente correlata alla soddisfazione dei familiari del defunto. La tanatoprassi consente di offrire un servizio di altissimo livello, assicurando che il corpo del caro venga presentato in condizioni ottimali. Questo non solo aiuta i familiari a vivere un addio più dignitoso e sereno, ma contribuisce anche a migliorare la reputazione delle case funerarie che scelgono di offrire questo tipo di trattamento, aumentando la fiducia della comunità nei loro servizi.
### Implicazioni Etiche e Normative
L’applicazione della tanatoprassi deve avvenire nel rispetto di normative e linee guida specifiche, che variano da paese a paese. In Italia, la tanatoprassi non è obbligatoria, ma le case funerarie devono garantire che il trattamento venga eseguito da professionisti qualificati e autorizzati, secondo criteri etici e legali rigorosi. Le famiglie devono inoltre essere correttamente informate circa le caratteristiche della procedura e i suoi costi, così da poter fare una scelta consapevole.
### Conclusioni
La tanatoprassi è una pratica in forte crescita che offre innumerevoli vantaggi alle case funerarie e alle famiglie colpite dal lutto. Oltre a garantire la sicurezza igienica e a migliorare l'aspetto estetico del defunto, permette una gestione più flessibile del tempo, rispondendo meglio alle esigenze delle famiglie. L'introduzione e la diffusione di questa tecnica nelle case funerarie rappresenta un segno di professionalità e attenzione al cliente, elementi fondamentali per il successo nel settore dei servizi funebri.
Potrebbero interessarti anche...
Redazione TanMagazine 28/11/2021
Recompose, il primo impianto funebre di compostaggio umano al mondo
Non solo cremazione o sepoltura, dagli Stati Uniti arriva Recompose, una valida alternativa ai metodi convenzionali post-morte, che consente di convertire delicatamente i resti umani in terreno fertile, in modo da poter creare nuova vita dopo la morte. Il primo impianto funebre di compostaggio umano al mondo dovrebbe aprire entro breve.
"Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris", recita una nota locuzione latina ripresa nella liturgia cattolica e maggiormente conosciuta con la frase "cenere alla cenere, polvere alla polvere". La locuzione latina indica il destino a cui ogni uomo va incontro. E se fino ad oggi le alternative dopo la morte per l'uomo erano di essere sepolto sotto terra o di essere cremati, di recente lo Stato di Washington ha legalizzato il processo "riduzione organica naturale". Il primo impianto funebre di compostaggio umano al mondo dovrebbe aprire a breve. Il progetto è stato introdotto dalla società Recompose, con sede a Seattle, che sarà la prima a offrire la possibilità di "riduzione organica naturale" post-morte. Recompose ha infatti creato un modo sostenibile e delicato di convertire i resti umani in terreno organico fertile per creare nuova vita dopo la morte.
Recompose offre una valida alternativa ai comuni metodi post-morte. Non solo sepoltura e cremazione, dagli Stati Uniti arriva il primo impianto funebre di compostaggio umano al mondo. Il corpo umano viene trasformato in terreno organico che potrà creare nuova vita. L'innovativo processo si chiama "riduzione organica naturale" ed è un "processo biologico per convertire materiale organico, compresi i resti umani, in un materiale organico terroso stabile che non è riconoscibile come resti umani. Durante il processo, il cambiamento avviene a livello molecolare", spiega Recompose, società di Seattle che ha ideato il metodo. Lo Stato di Washington è il primo a consentire il compostaggio umano, dopo che i legislatori hanno cambiato la legge statale sui servizi post-morte riconoscendo la "riduzione organica naturale" come mezzo accettabile per la disposizione dei corpi. "Consentendo ai processi organici di trasformare i nostri corpi e quelli dei nostri cari in un utile emendamento del suolo, contribuiamo a rafforzare la nostra relazione con i cicli naturali, arricchendo al contempo la terra", scrive Recompose.
Come funziona "recompose"
“La trasformazione dell'essere umano in suolo avviene all'interno dei nostri vasi di ricomposizione esagonali riutilizzabili. Al termine del processo, le famiglie saranno in grado di portare a casa parte del terreno creato, mentre i giardini in loco ci ricorderanno che tutta la vita è interconnessa ”, scrive Recompose sul suo sito. Il processo di "riduzione organica naturale" avviene in un impianto specifico destinato al compostaggio umano. La prima sede dovrebbe aprire nella primavera del 2021 in un edificio di 1.720 metri quadrati di Seattle, dove si trova la società Recompose. Qui il corpo umano viene collocato all'interno di un contenitore, una sorta di bara riutilizzabile, coperto con trucioli di legno, erba medica e fieno e quindi aerato per consentire ai batteri benefici presenti in natura di agire. In soli 30 giorni, il corpo si trasforma in "suolo che può quindi essere utilizzato per far crescere nuova vita". Prima e alla fine dei 30 giorni per garantire che il suolo sia organico viene effettuato lo screening di materiali non organici (come pacemaker, otturazioni metalliche, articolazioni artificiali, ecc.).
Ogni corpo umano con "recompose" può produrre circa un metro cubo di terreno. Il processo di ricomposizione costa più di una cremazione, circa 5.500 dollari a persona. La famiglia del defunto può scegliere se portare a casa il terreno per utilizzarlo in qualunque modo ritenga opportuno, oppure destinarlo verso la terra di conservazione presente in una grande area vicino a Seattle. Il processo di "riduzione organica naturale" ha un impatto ambientale minore rispetto alla cremazione o alle sepolture tradizionali. "Le stime suggeriscono che una tonnellata di C02 verrà salvata ogni volta che una persona viene ridotta organicamente anziché cremata o seppellita per convenzione", spiega Katrina Spade Fondatrice + CEO di Recompose. "Il processo, inoltre, riduce al minimo gli sprechi, evitando l'inquinamento delle acque sotterranee con fluidi per imbalsamazione e prevengono le emissioni di CO2 da cremazione e dalla produzione di cofanetti, lapidi e fodere".
Andrea Pastore 24/09/2023
Produttori di zinco sconfitti dal via libera alle bare in polipropilene di una ditta friulana
PORDENONE - Nel mondo dei produttori di bare e accessori funebri anche l’utilizzo di un nuovo materiale può portare scompiglio e stravolgere un business che non conosce crisi. L’ingresso nel mercato dei cofani di polipropilene prodotti dalla KB-Plast srl di San Giorgio di Nogaro, dove c’è la sede produttiva della Karton Spa di Sacile, ha innescato una battaglia legale portata avanti nel nome del “federalismo amministrativo” da Bragagnolo Renzo Srl, C.F.Z. Srl, Zinco Cofani Srl, Zincof Srl, Zinco Meridionale Srl, Zinco Puglia Srl e Gruppo Sicilzinco Srl, società che hanno sede in Sicilia, Puglia, Veneto e Lombardia. L’indice era puntato contro il decreto dell’Azienda sanitaria universitaria del Friuli Centrale in cui si autorizza KB-Plast a produrre e commercializzare in ambito nazionale casse in polipropilene al posto dei feretri in zinco per la tumulazione con trasporto di salme a una distanza inferiore ai 100 chilometri, quindi anche in Veneto.
Il confronto aveva già dato ragione alla ditta friulana davanti al Tar del Fvg. A togliere ogni altro dubbio ci ha pensato il Consiglio di Stato mettendo una pietra tombale sulla questione e dando il via libera ai nuovi cofani nel momento in cui i rincari dei prezzi si fanno sentire anche nel settore, soprattutto per quanto riguarda lo zinco, metallo che ha fatto oscillare i costi per il “caro estinto” tra i 100 e 150 euro.
CASO PILOTA
La sentenza potrebbe aprire nuovi fronti in altre regioni italiane. Finora il problema si è posto soltanto in Friuli Venezia Giulia, nonostante l’impiego di polipropilene al posto dello zinco, sia stato autorizzato dal ministero della Salute già nel 2007. Nessuno ha mai impugnato il provvedimento perché nessuno aveva mai chiesto alla propria Regione di competenza l’autorizzazione a produrre con materiali alternativi. E così Assocofani si è mossa soltanto quando la Regione Fvg ha delegato all’Asufc la valutazione della richiesta della KB-Plast. «Il Consiglio di Stato - spiega l’avvocato Pio Rinaldi - è entrato nel merito della questione confermando la legittimità dell’autorizzazione. È inoppugnabile».
LIBERA CONCORRENZA
Ai ricorrenti i giudici ricordando che se dovessero trovarsi a operare in un mercato totalmente liberalizzato, non potrebbero opporsi a nuovi soggetti che «propongano di operare in modo concorrenziale grazie all’utilizzo di materiali e tecnologie in grado di consentire loro, anche in ipotesi, di sottrarre quote di utenza alle imprese già presenti». È anche vero che in questo caso il mercato deve rispettare regole di sanità pubblica. Il Tar aveva scisso interesse pubblico e aspetti concorrenziale. Un «errore logico» secondo il Consiglio di Stato, perché «i due profili vanno esaminati congiuntamente, tenuto conto che le società appellanti hanno l’interesse qualificato degli operatori economici che agiscono in un mercato regolamentato a opporsi agli atti amministrativi con cui è consentito, a loro dire illegittimamente, a soggetti terzi l’ingresso nel mercato medesimo, a tutela proprio della regolarità della concorrenza e non in funzione anticoncorrenziale». L’errata ricostruzione del quadro normativo, dove si evidenzia che la Regione Fvg ha violato le prerogative statali in materia di sanità pubblica trasferendo le funzioni di accertamento alle Aziende sanitarie, ha dato ragione alla KB-Plast, che si è mossa correttamente e potrà continuare a produrre i suoi cofani per trasportare salme nell’arco di 100 chilometri.
(da il Gazzettino.it)
Andrea Fantozzi 17/09/2020
La sepoltura celeste
LA SEPOLTURA CELESTE
(ATTENZIONE IMMAGINI FORTI, NON GUARDARE SE FACILMENTE IMPRESSIONABILI)
La sepoltura celeste (anche conosciuta come "funerale celeste") è un antico rito funerario tibetano, ancora oggi largamente praticato. Il rito prevede che il corpo del defunto venga scuoiato, smembrato con un'ascia ed esposto agli avvoltoi per cibarsene. In Tibet la pratica è nota come JATHOR, che vuol dire fare l'elemosina agli uccelli. Negli anni '60-'70 la Cina ha vietato questa pratica, che è tornata ad essere legale dagli anni '80.
IL RITUALE
Il tomden, il maestro buddhista del cerimoniale, scuoia il cadavere dalla testa ai piedi, lasciando al contatto dell'aria le interiora e le ossa. Gli avvoltoi cominciano a volteggiare sopra il luogo del rituale, attirati dal fumo del ginepro e dall'odore della carne. Il tomden chiama gli avvoltoi usando l'espressione Shey, Shey ("Cibatevi, cibatevi"). Gli uccelli, attirati dalla carne, discendono così dal cielo e si nutrono del corpo dell'uomo morto. Le ossa e il cervello poi vengono frantumati con un martello di pietra e mescolati con farina d'orzo. Il tomden richiama ancora gli avvoltoi, che ridiscendono per mangiare gli ultimi resti.
SCOPO E SIGNIFICATO
La sepoltura celeste rappresenta la morte come episodio del tutto naturale, parte dell'eterno ciclo delle rinascite. Secondo la cultura buddhista, il corpo è un semplice involucro che permette di compiere il viaggio della vita. Dopo la morte generalmente i lama svolgono la pratica del Phowa il "trasferimento della coscienza", in presenza della persona morta, lo spirito abbandona il corpo che di conseguenza rimane vuoto e non ha alcuna necessità di essere conservato. Lasciare il proprio corpo in pasto agli avvoltoi è un atto finale di generosità da parte del defunto nei confronti del mondo della natura che crea un legame con il ciclo della vita e facendo questo il defunto ripaga i suoi 'debiti karmici' con gli altri esseri. Gli avvoltoi infatti sono uccelli che si cibano solo di animali morti e inoltre sono venerati e considerati dai tibetani una manifestazione delle ḍākinī, gli equivalenti tibetani degli angeli (ḍākinī, in tibetano khandroma che significa "colei che percorre lo spazio").
MOTIVAZIONI PRATICHE
Benché abbia un significato religioso, questo tipo di sepoltura risponde ad esigenze pratiche: in gran parte del Tibet, a causa delle grandi altitudini, il terreno è principalmente roccioso e spesso ghiacciato, rendendo difficile lo scavo di fosse. Inoltre, trovandosi la maggioranza del Tibet al di sopra della linea degli alberi, la scarsità di legname rende poco praticabile la cremazione.
Dal punto di vista pratico questo tipo di funerale è il miglior sistema ecologico per lo smaltimento dei cadaveri considerate le condizioni locali di cui sopra. Dal punto di vista ecologico, la miglior soluzione è comunque l'interramento (perché più lento), la peggiore essendo l'incenerimento (cremazione) che provoca anche la formazione di diossina.
ATTENZIONE IMMAGINI FORTI, NON GUARDARE SE FACILMENTE IMPRESSIONABILI