TANATOPRASSI PER LA PRIMA VOLTA PARTONO I CORSI PROFESSIONALI RICONOSCIUTI

Chiara Ricciarelli 08/01/2022 11

Ci siamo. Dopo tanto tempo, finalmente, la Tanatoprassi avrà il dovuto riconoscimento, almeno nel campo della formazione.

In partenza, infatti, è una formazione riconosciuta, qualificata e altamente professionale e competente nel campo, grazie alla Partnership di I.N.I.T., Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi, con l’Università.

A dirla tutta, è da oltre 15 anni che I.N.I.T. grazie al prezioso sostegno delle Università, mette in campo percorsi formativi in materia.

La tanatoprassi: disciplina che seppur nostro malgrado non è ancora legittimata da una legge, ma che ovviamente, per la sua complessità ed importanza, si sta facendo strada nel nostro Paese, dove si riscontra, su di essa, nuova presa di coscienza e consapevolezza.

Ecco che appunto, Andrea Fantozzi, precursore e innovatore del settore funerario, Presidente e fondatore dell’ I.N.I.T., e di ASSOTAN ha pensato di fare ancora di più: ai 5 corsi sperimentali già svolti precedentemente in questi anni, se ne aggiunge adesso uno nuovo, riconosciuto e abilitante per formare la figura del Tanatoprattore in Italia.

Con questo articolo, possiamo quindi annunciare finalmente che a marzo inizieranno le selezioni per il percorso formativo!

 

Ma perché scegliere il corso abilitante I.N.I.T. per formare la figura del Tanatoprattore?

Le motivazioni sono presto dette. L’ I.N.I.T. tramite questo corso abilitante e riconosciuto vuole formare e immettere nel mondo del lavoro un’equipe di professionisti, per poter coprire le

richieste di cure di Tanatoprassi del nostro paese.

E’ proprio la collaborazione con le istituzioni che fa sì che i nostri percorsi formativi possano essere dotati di ufficialità: i professionisti che ne escono sono qualificati e riconosciuti ufficialmente dalle autorità italiane.

La disciplina abbisogna di un’accurata preparazione teorica e pratica: ben al di là dei “corsi fuffa” spesso proposti da organismi di dubbia rilevanza.

Il programma del corso dell’I.N.I.T., di durata annuale, è stato accuratamente studiato e preparato per garantire un’ analisi in profondità della disciplina, sia a livello pratico che teorico.

Le materie trattate nel nostro corso per fomare professionisti Tanatoprattori sono varie: chimica, anatomia, biologia, concetti di psicologia ecc. Si tratta di 150 ore di teoria e 200 di pratica circa. In particolare, le 200 ore di pratica equivalgono a 2 ore per ogni cadavere da trattare. 100 cadaveri di pratica, 100 esercizi pratici, ossia 100 cure di tanatoprassi da svolgere su casi reali, seguiti da un tanatoprattore specialista, già abilitato.

Tuttavia, niente toglie che le persone più predisposte potrebbero aver bisogno di meno pratica, se a 40 – 50 casi maturano già una buona manualità e competenza.

 

Al termine del corso professionale è previsto, ovviamente, un esame abilitante. Questa formazione consentirà al Tanatoprattore di esercitare, volendo, anche in libera professione,

tuttavia, noi di I.N.I.T. riteniamo fermamente e fortemente che l’ iniziativa più giusta per garantire una più ampia copertura del servizio sia creare un’ equipe gestita da una struttura nazionale, che si occuperà di dare lavoro a tutti quelli che vorranno continuare a operare con noi.

Il “gioco di squadra”, in questo caso, è fondamentale, non solo per poter garantire un servizio con la massima continuità e professionalità di cui necessita; ma l’ affidamento ad un istituto professionale ed esperto in materia consente anche di utilizzare le tecniche idonee, le attrezzature giuste, e i giusti prodotti.

Come, ad esempio, il rivoluzionario Fluytan, nostro brevetto, che consente la risoluzione dei casi anche più complessi, tramite un’ efficacia di impiego e una caratteristica prestazionale non

equiparabili per niente al mondo alla tradizionale formalina.

Una formazione qualificata e riconosciuta dalle autorità, con la garanzia di un ente con una seniority rilevante e inestimabile per il settore! Quindi, se sei interessato alla materia ti invitiamo pertanto a contattarci tramite mail all’ indirizzo formazione@tanatoprassi.it o tramite il nostro Numero Verde 800.136.086.

I requisiti richiesti per frequentare il corso di Tanatoprattore sono un diploma di scuola superiore, ma, soprattutto, una buona predisposizione alla disciplina.

Ci occuperemo personalmente di ricontattarti, come verranno ricontattati tutti quelli che ci hanno già contattato per illustrarti principi, materie e importanza della nostra formazione e per partecipare alla selezione dei corsi per diventare un Tanatoprattore professionista!

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Valter Manzone 07/12/2021

Chi può proporre prestazioni di tanatoprassi

Riprendiamo oggi un argomento anche alla luce degli avvenimenti degli ultimi anni, sul tema della tanatoprassi.

La questione rimane molto controversa ma, dovendo sintetizzare, la risposta oggi è diventata, sul piano della legalità, negativa: non si può esercitare come tanatoprattori (o tanatoesteti) senza essere tanatoprattori autorizzati dal proprio Ordine Professionale all'esercizio della professione..

Infatti, attraverso una recente indagine, si nota che la tanatoprassi veniva considerata una professione non regolamentata per l'esercizio della quale lo Stato nulla avrebbe potuto imporre, oggi non è più così. Afferma infatti in sostanza la Assotan  che la tanatoprassi è una cura sanitaria, che può essere praticata previe autorizzazioni sanitarie solo da un tanatoprattore abilitato e menbro dell’Ordine Nazionale tanatoprattori.

Ricordo  che lo Stato sta regolamentando la tanatoprassi attraverso una legge che disciplina la professione del tanatoprattore, e suggerisce i luoghi dove eseguire le cure di tanatoprassi, i prodotti da utilizzare in base alla tipologia di sepoltura, e tutte le norme attuative necessarie.

Resto dell'avviso che esista la tanatoprassi come percorso di conoscenza non regolamentato nè regolamentabile  e che esista parallelamente una tanatoprassi di orientamento professionale ovviamente riservata a chi è un tanatoprattore abilitato.

Ci si può legittimamente chiedere quale sia la differenza sostanziale tra l'esercitare la professione di tanatoprassi con una formazione biennale o quella di  tanatoestetica con una formazione di 3 giorni e la risposta non è affatto semplice.

Sul piano meramente giuridico-professionale tutto si giocherà sulla chiarezza del contratto tra il professionista  ed il suo cliente (il cliente del tanatoesteta" cioè, non dovrà in alcun modo essere indotto a pensare di avere di fronte un tanatoprattore abilitato).

Sul piano scientifico culturale c'è chi sostiene, che la differenza sta nella totale assunzione di responsabilità e di capacità da parte dei due partecipanti (il professionista ed il suo cliente) al lavoro tanatopratico.

Mi spiego meglio, nella relazione che si instaura in assenza di regolamentazione non ci sono garanzie esterne (se non quelle generiche dei codici civile e penale che valgono per tutti allo stesso modo), nella relazione che si instaura all'interno di una professione regolamentata vi è invece, per entrambe i partecipanti, un "paracadute" (la garanzia dei titoli posseduti dal professionista, il codice deontologico, la vigilanza dei colleghi del professionista sul suo operato etc.). Il tanatoprattore abilitato non potrà neppure volendo rinunciare a tale "paracadute" così come il suo cliente non potrà far finta di non sapere che tale garanzia esiste. La relazione professionale dunque è in qualche modo protetta da terzi (lo Stato, la comunità professionale, la deontologia di tale comunità...).

Non vi è alcun dubbio sul fatto che questa professione debba privilegiare le garanzie che la tanatoprassi offre ai suoi utenti. Anche lo Stato ha interesse a che, in qualunque rapporto professionale, il cittadino sia fortemente tutelato. Ma non esistono solo le regole per un buon funzionamento del mercato professionale.

Credo che se dobbiamo considerare oggi la tanatoprassi come una professione regolamentata certo non abbiamo risolto il problema centrale. Uno dei grandi temi del Rapporto riguarda i tempi di formazione e la competenza dei formatori. 

Altro punto fondamentale è la necessità della trasparenza dei prezzi che devono essere determinati secondo criteri di totale obiettività per facilitare le scelte delle famiglie. Si dovrebbero istituire dei preventivi-tipo da depositare annualmente nei Comuni che dovrebbero metterli a disposizione del pubblico.

Credo in fine inoltre sarebbe utile che fossero più precisi sul tema della tanatoprassi (così come anche su altri argomenti). Infatti si parla di “trattamento conservativo” da un lato e di “toilette mortuaria: preparazione e trucco del defunto” dall'altro. Per molte famiglie la prima definizione appare poco chiara e non viene percepita correttamente. Nei casi in cui la toilette e la vestizione vengano eseguite di prassi dagli obitori o dalle imprese di pompe funebri non si rende logicamente necessario prevederne un costo (e tantomeno un costo elevato). Pare invece estremamente importante, se non essenziale, differenziare la tanatoprassi completa, dai trattamenti di presentazione. Un numero rilevante di famiglie non comprende la differenza tra le due modalità, il cui prezzo che può variare in maniera sostanziale visto che si tratta di due prestazioni completamente diverse. Occorre perciò che il tutto venga ben precisato e che i prezzi siano scritti “nero su bianco”.

Parleremo di questo aspetto più approfonditamente nei prossimi numeri di TanMagazine.

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Chiara Ricciarelli 11/03/2022

I CORSI DI TANATOPRASSI NON SONO UN GIOCO

IN MATERIA DI TANATOPRASSI, FINALMENTE, SONO IN PARTENZA I CORSI PROFESSIONALI RICONOSCIUTI. LA FORMAZIONE NON E' COSA SU CUI POTER SCHERZARE SOPRA: VEDIAMO COME I.N.I.T. HA PENSATO IL PERCORSO QUALIFICANTE PER LA FIGURA DEL TANATOPRATTORE.

 

Via alla formazione professionale e competente per il tanatoprattore! E' proprio a breve che inizieranno le selezioni per il percorso formativo che I.N.I.T. Istituto Nazionale di Tanatoprassi ha voluto portare avanti fermamente.

In attesa dell' approvazione di una legge chiara e precisa in materia, di cui il settore funerario ha immenso bisogno! Sì, perchè in Italia, rispetto ad altri Paesi europei, su questo versante, siamo ancora molto, molto indietro.

 

Per quello che concerne infatti la disciplina delle attività funerarie, della cremazione e della conservazione o dispersione delle ceneri, nel 2017, era stato presentato un Disegno di Legge, il cui iter si era fermato al Senato in corso di esame di commissione.

E anche il successivo DDL FOSCOLO, presentato l' anno seguente, è ancora fermo al vaglio delle Camere!

Noi di Tanmagazine davvero non riusciamo a comprendere come sia possibile che una disciplina così importante non venga riconosciuta anche formalmente.

In molti paesi europei, ad esempio, esiste già una legge sulla Tanatoprassi e sulla figura del tanatoprattore: gli articoli di riferimento sono contenuti nel Codice generale degli enti locali e regionali - Polizia dei funerali e dei luoghi di sepoltura, Cimiteri, siti cinerari e Operazioni funebri.

 

La disposizione disciplina in maniera tutt' altro che lacunosa la materia e l' esperto in merito.

Infatti, i professionisti di Tanatoprassi devono aver conseguito la propria formazione in centri specializzati, riconosciuti ed autorizzati. E il percorso è lungo e complesso.

Si parla di una parte teorica di una durata minima di 150 ore, che prevede fra le altre, materie come: Teoria della cura della conservazione, Anatomia, Medicina legale, Microbiologia, Igiene, Tossicologia, Istologia, Anatomia patologica, Disposizioni funebri, Elementi di gestione.

Ma anche di una formazione, annuale, pratica, e sul campo, in materia di conservazione, della durata minima di 200 ore su 100 cadaveri, impartita da tanatoprattori autorizzati ed integrata da un insegnamento pratico in arte restaurativa della durata minima di 20 ore.

Per finire con un esame finale abilitante all' esercizio della professione, che prevede il superamento di prove teoriche e pratiche, laddove i candidati vengono giudicati da membri illustri del settore, fra i quali, insieme ad un rappresentante del Ministero della Salute, vi sono patologi forensi, docenti di medicina universitaria, tanatoprattori professionisti.

L’I.N.I.T. vuole promuovere, in Italia, una formazione qualificata e altamente professionale e competente nel campo, grazie alla Partnership di I.N.I.T. con l’Università.

Un corso abilitante, ufficiale e professionale (ben diverso dei “corsi truffa” spesso proposti da organismi di incerta rilevanza sull’aspetto tanatopratico) proposto da un Istituto con esperienza pluridecennale nel settore di concerto con un' istituzione importante, quale l' Università.

Un’accurata preparazione teorica e pratica abilitante per preparare un’equipe di professionisti che possano coprire in maniera impeccabile le richieste di cure di Tanatoprassi del nostro paese.

Così, il tanatoprattore, una volta conseguito l' esame abilitante, potrà esercitare in libera professione, ma con l' obiettivo, il nostro, di creare un’ equipe gestita da una struttura di calibro nazionale, associata a I.N.I.T. e ASSOTAN.

Il servizio di Tanatoprassi va garantito infatti con la massima professionalità e continuità, utilizzando le tecniche, i prodotti e le attrezzature idonee.

Il nostro corso, poi, non si limita a formare e immettere nel mercato del lavoro il professionista, ma lo segue anche dopo. Un tanatoprattore non dovrà mai perdere la manualità: la professione, infatti, sarà sotto controllo anche terminata la formazione, grazie al monitoraggio e alla verifica puntuale dell' O.N.T. Ordine Nazionale Tanatoprattori.

Per concludere, quindi, la formazione non è affatto un gioco, ma un assetto multidisciplinare!

Ecco perchè è importante scegliere bene: con il corso di I.N.I.T. in collaborazione con l' Università si è certi di fare l' investimento giusto per diventare un esperto competente ed autorevole nel settore!

Per informazioni o candidature chiamare il Numero Verde 800.136.086

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Redazione Tan Magazine 17/09/2020

La nuova formazione per il tanatoprattore

Diventa abbastanza complicato e restrittivo parlare in poche righe di una nuova e così ampia figura professionale quale il Tanatoprattore, cercheremo comunque di restringere al massimo il campo descrittivo di questa nuova professione e di elencare i numerosissimi vantaggi che tale nuovo mestiere può presentare a chi vi dedica il necessario interesse.

Con un po’ di scetticismo si potrebbe pensare che l’affacciarsi di una nuova figura professionale possa portare a promesse di nuove occupazioni ed eventuali riscontri economici/sociali che lasciano il tempo che trovano ed invece il nuovo mestiere del Tanatoprattore apre nuovi orizzonti e nuove soluzioni sia a chi ancora deve affacciarsi al mondo del lavoro, sia a chi opera già da tempo nel campo e deve riqualificare la propria impresa. Ecco che la Tanatoprassi si rivolge allo stesso tempo al disoccupato in cerca di lavoro e all’imprenditore che ha già insita nel suo mestiere l’idea di pratica funeraria e vuole ampliare le proprie conoscenze con un’eventuale utile e completa formazione alla Tanatoprassi stessa.

E’ chiaro che per diffondere un mestiere con pratiche nuove e poco conosciute, è necessaria una preparazione di base adatta a formare Tanatoprattori sempre più motivati e competenti ed è qui che la formazione stessa può essere appoggiata da meritati riconoscimenti sia a livello governativo che delle stesse regioni ed è da qui che si può attingere per l’ottenimento di eventuali agevolazioni che già favoriscono sia i disoccupati che le nuove imprese anche nella nuova realtà europea.

Un’eventuale e necessaria formazione è un mezzo indispensabile per creare nuovi posti di lavoro a professionisti ai quali sia riconosciuto anche un titolo nazionale dai vertici ministeriali competenti.

In quest’ottica è più facile capire come una nuova figura professionale possa offrire i propri vantaggi e radicarsi nel mondo del lavoro come un mestiere sempre al servizio del sociale e aperto    ogni giorno a nuove e moderne soluzioni applicative dettate dai tempi.

Alla luce di quanto detto finora diventa ovvio comprendere come il Tantoprattore possa farsi largo nel mondo del lavoro come una figura di chiara necessità nell’ambito sociale ed è altrettanto ovvio constatare quelle che possono essere negli anni le garanzie economico/sociali che questa nuova figura professionale potrà offrire ai suoi intermediari più assidui e competenti.

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Denise

Buongiorno vorrei per cortesia informazioni sul corso tanatoprassi ed eventualmente iscrivermi. In attesa di vostro riscontro porgo cordiali saluti.Denise 13/10/2023
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Arianna Storti

Buonasera, chiedo cortesemente informazioni circa le date e i prezzi del corso di tanatoprassi. In attesa di un vostro cortese riscontro, porgo cordiali saluti. Arianna Storti 08/11/2023
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Nicoletta

Salve vorrei info sul corso di tanatoprassi. Costi, luogo, date, durata. Grazie. 09/11/2023
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Alessandro Vasca

Potete contattarmi 17/01/2024
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Valentina

Salve vorrei fare un corso di tanatoprassi 20/01/2024
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Valentina

Salve vorrei fare un corso di tanatoprassi 20/01/2024
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Valentina

Salve vorrei fare un corso di tanatoprassi 20/01/2024
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Silvia

Buongiorno, vorrei i formazioni i sul corso tanatoprassi sulle date e prezzi. Grazie 28/01/2024
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Antonio volpe

Mi piacerebbe fare il corso da voi istituito io purtroppo non ho scuola superiore vorrei sapere se è possibile comunque avere informazioni a proposito. Ho già corso di necroforo e di direttore alla trattazione affari. 05/02/2024
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Ester

Sarei interessata a svolgere questa attività 30/04/2024
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Alens Zarbo

Buongiorno sono interessata ai vostri corsi. In attesa di Vostro riscontro porgo distinti saluti. AlensZarbo 01/10/2024
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