Ultimo viaggio a zero emissioni? Ecco la Tesla trasformata in carro funebre
Redazione TanMagazine 29/03/2021 0
Sembra quasi scontato ricordarlo, ma le auto elettriche sono perfette come carro funebre. Devono infatti solitamente percorrere brevi distanze, a volte davanti a cortei, e non avere i gas di scarico è un vantaggio notevole. Uno specialista norvegese ha trasformato questa Tesla Model S, allungando l'auto di 80 cm, modificando gli interni e la carrozzeria, ed ora è in vendita per l'equivalente di 200.000 dollari.
In Norvegia è noto che il settore delle auto elettriche è in piena espansione, in particolare hanno riscosso un grande successo tutti i modelli Tesla attribuendo al paese il titolo di mercato europeo più interessante per la casa automobilistica americana della grande T.
Un successo così importante lascia spazio anche ad una rapida e varia personalizzazione delle auto, il mercato delle quattro ruote elettriche è riuscito a conquistare anche quello delle onoranze funebri: in vendita infatti un carro funebre su base Tesla Model S proposto al prezzo di ben 200.000 $.
Opportunamente ampliato e modificato questa autofunebre elettrica, se ci soffermiamo a pensare, la destinazione d'uso si sposa molto bene con la funzione che dovrà svolgere nei cortei funebri, risultando un'abbinata molto azzeccata:
- Percorrenza di distanze relativamente corte
- Possibili lunghi tempi di ricaricare
- Completamente silenziose
- Zero emissioni
- In grado di procedere anche a velocità molto lente
Il modello in questione è del 2018 ed ha all'attivo solo 1.000 km, è stato realizzato dall'artigiano Jan Erik Naley il quale, oltre a modificare gli interni, ha dovuto allungare l'intera vettura di oltre 80 cm per poter realizzare a dovere tutta la dotazione interna, con il prezzo di 1.999.000 SEK, circa 207.500 $, può sembrare una vettura costosa, ma in realtà è in linea con gli standard del settore, senza contare i costi più bassi di alimentazione.
Sicuramente, in prima battuta, l'originalità del mezzo attira l'attenzione, ma lascia comunque un fondamento di interesse per le caratteristiche azzeccate per il settore al quale è destinato
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Andrea Pastore 08/03/2025
La Tanatoprassi: Un'Importante Azione di Sanità Pubblica
La tanatoprassi è una pratica che, sebbene ancora poco conosciuta dal grande pubblico, riveste un ruolo fondamentale nel contesto della sanità pubblica. Essa consiste in una serie di trattamenti conservativi del corpo del defunto, volti a garantirne una migliore presentazione estetica e un rallentamento del processo di decomposizione. Questa disciplina si configura non solo come un supporto per le famiglie in lutto, ma anche come un'importante misura igienico-sanitaria.
Il Ruolo della Tanatoprassi nella Sanità Pubblica
Uno degli obiettivi principali della sanità pubblica è la tutela della salute collettiva attraverso la prevenzione delle malattie e il controllo delle situazioni potenzialmente pericolose per la comunità. In questo contesto, la tanatoprassi contribuisce a:
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Prevenire la diffusione di agenti patogeni I corpi in decomposizione possono rappresentare un veicolo per la diffusione di batteri e virus. Grazie alle tecniche di tanatoprassi, è possibile ridurre significativamente il rischio biologico, proteggendo sia gli operatori del settore funerario che i familiari del defunto.
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Migliorare le condizioni igienico-sanitarie nei contesti funerari L'uso di soluzioni disinfettanti e conservanti permette di mantenere gli ambienti funerari più salubri, riducendo il rischio di contaminazione ambientale. Questo è particolarmente importante in situazioni di emergenza sanitaria o in presenza di epidemie.
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Favorire una gestione più sicura del corpo nei trasporti funebri Il trattamento tanatoprattico è essenziale quando il corpo del defunto deve essere trasportato su lunghe distanze, sia a livello nazionale che internazionale. La stabilizzazione del corpo impedisce la fuoriuscita di liquidi organici e il diffondersi di cattivi odori, migliorando le condizioni sanitarie durante il trasporto.
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Supportare la dignità del defunto e il benessere psicologico dei familiari Una presentazione dignitosa del corpo del defunto aiuta i familiari nel processo di elaborazione del lutto. Questo aspetto psicologico è strettamente collegato alla sanità pubblica, poiché un miglior benessere emotivo riduce l'insorgenza di disturbi psicologici legati alla perdita di una persona cara.
L'Integrazione della Tanatoprassi nei Protocolli Sanitari
In molti paesi europei, la tanatoprassi è già regolamentata e riconosciuta come una pratica essenziale per la gestione igienico-sanitaria dei defunti. In Italia, tuttavia, manca ancora una normativa specifica che ne disciplini l'applicazione su larga scala. L'integrazione della tanatoprassi nei protocolli sanitari potrebbe portare numerosi benefici, tra cui:
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Miglioramento della sicurezza per il personale funebre: grazie all'utilizzo di prodotti chimici sicuri e procedure standardizzate, si ridurrebbe il rischio di esposizione a patogeni.
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Maggiore efficienza nella gestione delle salme: l'adozione di questa pratica potrebbe snellire le procedure amministrative, facilitando il lavoro delle autorità sanitarie e degli operatori del settore.
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Adattamento alle esigenze moderne della società: con l'aumento della mobilità internazionale, la tanatoprassi si rivela essenziale per garantire un'adeguata conservazione dei corpi durante i rimpatri e i lunghi trasporti funebri.
La tanatoprassi non è solo una pratica estetica, ma rappresenta una vera e propria azione di sanità pubblica. I suoi benefici in termini di igiene, sicurezza e benessere psicologico sono innegabili e dovrebbero essere riconosciuti e regolamentati a livello normativo. L'integrazione di questa disciplina nella gestione sanitaria dei decessi potrebbe rappresentare un passo significativo verso un miglioramento complessivo della sanità pubblica, contribuendo a garantire dignità ai defunti e sicurezza ai vivi.
Chiara Ricciarelli 11/11/2020
Toscana e Tanatoprassi: a che punto siamo?
Ne parliamo con La Piramide, Casa Funeraria in Versilia
La tanatoprassi è un trattamento "post-mortem" che si occupa della
conservazione, cura igienica e presentazione estetica del corpo dopo il suo
trapasso: mentre è molto diffusa al Settentrione, in Toscana, ossia nella
Regione che prenderemo in esame per quest' articolo, sembra ancora non
essere ben radicata. Ne parliamo con La Piramide, Casa Funeraria in
Versilia.
In Toscana, viene praticata la tanatoprassi? Fra Case Funerarie e Sale o
Cappelle del Commiato, in Toscana, esistono ad oggi 29 strutture. Per la
maggior parte si tratta di Sale del Commiato, mentre sono 5 le Case Funerarie,
all' interno delle quali, tuttavia, risulta, da una ricerca da noi svolta, che non
vengono praticate particolari tecniche di tanatoprassi.
Questo mese abbiamo intervistato La Piramide, in Versilia, per parlare di
tanatoprassi e di organizzazione del rito funebre all' interno di una Casa
Funeraria. Ci siamo interfacciati con Emanuele Ricci, titolare, e Roberto
Rebughini, direttore delle Onoranze Funebri.
“All' interno della Vs. Casa Funeraria, viene praticata la tecnica della
tanatoprassi?”
Al momento, no. Adottiamo una serie di procedure per garantire e controllare le
condizioni del cadavere durante la sua permanenza all' interno della struttura;
per quanto riguarda invece la conservazione della salma stessa, in questa Casa
Funeraria, non usiamo mettere in pratica tecniche di tanatoprassi.
Ad esempio, cambiamo l' aria all' interno della sala, almeno 7 volte ogni ora.
Inoltre ci occupiamo del controllo dell' umidità e del controllo della salma, della
temperatura corporea e dei movimenti. Qualora si verificasse un evento in
questo senso, la nostra struttura è dotata di appositi dispositivi di allarme e
segnalazione.
Quella che viene chiamata comunemente “imbalsamazione” della salma, o in
termini migliori la sua cura e conservazione, invece, purtroppo, non è una
pratica molto usata qui nella nostra Regione, tanto che in 20 anni che
esercitiamo la nostra professione, ci è capitata una volta sola una richiesta in
questo senso. Ma stiamo parlando di 12 – 13 anni fa.
Attualmente, bisogna ammettere che nessuno dei nostri clienti ci ha manifestato
particolari richieste od esigenze in questo senso. C'è da dire che purtroppo i
tempi sono anche quelli che sono, dove le famiglie, soprattutto quelle di media
“classificazione” sociale, tendono spesso a risparmiare sulla cerimonia funebre,
prediligendo riti minimali.
Prova questa che la tanatoprassi, importante tecnica di cura, conservazione e
trattamento estetico della salma, non è ancora diffusa molto nel nostro Paese, o
quanto meno, praticamente quasi del tutto assente sul nostro territorio toscano.
Tuttavia, sarebbe importante una sensibilizzazione della cultura della nostra
società e dei nostri usi e costumi e tradizioni, per riconoscere l' importanza di
una pratica che è di notevole aiuto, sia dal punto di vista dell' igiene che dal
punto di vista della cura dell' ultima immagine del caro defunto scomparso.
“Come è nata la Vs. Casa Funeraria e cosa la contraddistingue?”
La Casa Funeraria è un luogo di ritiro e di preghiera, dove si respira intimità,
calore umano e sensibilità. Onoranze Funebri La Piramide è un azienda
giovane. Dopo quasi 20 anni nel settore, il titolare Emiliano Ricci, infatti, ha
intrapreso questo percorso 2 anni fa. La nostra è una struttura unica perché è la
sola casa funeraria della Versilia, nata adiacente all' area ospedaliera.
Ci sono, al suo interno, 3 Sale del Commiato ed ogni spazio è personalizzabile
per il proprio credo. Nelle Sale, si trova un monitor 38 pollici, dove
tradizionalmente, viene proiettato il manifesto funebre, ma c'è la possibilità di
mettere anche video o una canzone.
I congiunti e i familiari, così, hanno la possibilità di vegliare il proprio caro per
circa 24 ore, fino ad un massimo di 48, anche se non se ne consiglia il
prolungamento oltre questi tempi, per ovvie ragioni igieniche. Ecco quindi, che,
come dicevamo prima, le tecniche di tanatoprassi verrebbero, in queste
occasioni, davvero in aiuto per prolungare la veglia e per offrire il miglior
ricordo del caro scomparso, garantendone un' immagine quanto più dignitosa
possibile, e cercando di alleviare le sofferenze che è necessario spesso
affrontare nel fine vita.
Gli spazi interni sono molto curati, con arredamenti minimalisti ma efficaci per
trasmettere una sensazione di serenità, di quiete, di intimità e di preghiera.
L' ambiente intorno, poi, è degno di nota. La Casa Funeraria nasce all' interno di
una verde pineta, la struttura ha una bella vetrata che offre uno spazio arioso, le
pareti sono dorate, una diversa dall' altra, a testimonianza delle varie
sfaccettature umane. Ci sono anche alcune lastre di vetro, tutte alte uguali:
questo significa che siamo tutti uguali su questa terra.
Abbiamo un percorso, quello dell' acqua, che simboleggia la nascita, ma anche
il percorso della vita, con un paio di ostacoli e un vortice finale, che riporta all'
origine di tutto, come il ciclo di tute le cose.
Certamente, la Casa funeraria è ben diversa da una più semplice Cappella del
Commiato, dove per legge non si può tenere la salma aperta, e che ospita,
quindi, i cadaveri a cassa chiusa; per non parlare delle strutture ospedaliere,
ben più fredde e “ ostiche”.
“Qual' è lo scopo della Casa Funeraria? Come cambia, in questo senso, il
rapporto con le persone?”
Se vogliamo dirlo in poche parole, la finalità della Casa Funeraria è trasmettere
questo concetto: umanizzare e valorizzare anche un evento così tanto doloroso,
come l' evento morte. La perdita di un caro congiunto è sempre un evento
traumatico e destabilizzante, ma quello che apprezzano i clienti di una Casa
Funeraria è proprio il calore umano. Il personale mantiene un rapporto
particolare con la famiglia: nella Casa Funeraria, si è a contatto con la famiglia
8 - 10 ore durante la veglia funebre, si ha un rapporto giornaliero e quotidiano,
un rapporto continuativo, se vogliamo, e sicuramente tutto ciò è molto diverso
rispetto alle tradizionali attività che si svolgono in un luogo “freddo” come può
essere l' obitorio, dove il personale dell' impresa funebre si occupa delle
semplice attività ordinarie.
Le persone vedono sicuramente il nostro lavoro in modo diverso. Diciamo che
questa differenza si fa sentire molto. Un tempo, e parlo di 20 o 30 anni fa, si
faceva di tutto per poter vegliare il caro congiunto a casa. Adesso le cose però
sono cambiate: spesso e volentieri gli spazi delle mura domestiche sono quelli
che sono e sono mutate anche le esigenze familiari. Ci sono bimbi piccoli...
oppure, parenti che fanno visita a qualsiasi ora. In una Casa Funeraria è un' altra
cosa, l' ambiente è più intimo e raccolto, si ha tempo a disposizione in un
contesto di “tranquillità.”
Certo, si parla di un contesto più sano, anche igienicamente, anche se le
tecniche di tanatoprassi darebbero indubbiamente un nuovo impulso in questo
senso, contribuendo a migliorare il settore e sensibilizzare verso un' ottica
diversa, per porre massima attenzione sulla cura, sull' igiene, sull' estetica per
offrire un' immagine quanto più serena possibile del caro scomparso.
In questo modo, inoltre, si potrebbero, col tempo, correggere anche molte
concezioni. Il rito funebre sta cambiando, e nonostante il tabù e la riluttanza
verso le tematiche della morte siano sempre presenti (ci permettiamo di
segnalare anche una certa mancanza di valori, soprattutto da parte delle nuove
generazioni), il nostro auspicio è sicuramente quello di poter rivalorizzare e
umanizzare, a livello di costumi e di società, di pensieri, e di credi, questa fase
così importante della nostra esistenza.
Andrea Fantozzi 17/09/2020
INIMITABILE FLUYTAN "UNA SCOPERTA UTILE AL SETTORE SANITARIO E QUELLO FUNERARIO"
UN GRAN PASSO AVANTI NASCE FLUYTAN
FISSATIVO ALTERNATIVO ALLA FORMALINA
Introduzione - Formalina è uno dei fissativi più comunemente usati nella conservazione della materia organica in generale, avvolte previa diluzione in acqua e/o in alcoli o altro.
La nocività della sostanza per la salute umana è oramai assodata e l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC), a partire dal 2004, l’ha inserita nell’elenco delle sostanze considerate con certezza cancerogene per la specie umana.
A tal riguardo nasce l’esigenza di non utilizzare più tale fissativo a scopo di conservazione delle salme e dei campioni del cadavere nei vari settori. In questo lavoro è stata sperimentata una soluzione fissativa alternativa alla Formalina: il Fluytan .
Gli obiettivi di questa sperimentazione sono stati quelli di stabilire la validità del Fluytan nel risultare valido come alternativa alla formalina e di valutare le capacità di conservazione per periodi di tempo medio-lunghi.
Materiali e metodi - Sono stati esaminati 50 individui appartenenti ai gruppi
Animale vertebrato (36 rispettivamente) reperiti senza vita, mediante raccolta su aree montane dove erano presenti abbondanti comunità di faina, cinghiale, cornacchia, topo, scoiattolo etc.
Animale invertebrato (14 rispettivamente) reperiti senza vita, mediante raccolta su strade montane nel periodo primaverile.
In particolare gli organismi animali impiegati durante la sperimentazione sono stati: Scoiattolo, piccolo cinghiale, topi, faina, serpente, lucertola, vipera, coniglio e maiale. Tali organismi sono stati conservati con il Fluytan diluito a diverse concentrazioni con alcol isobutilico e glicerina, e valutati secondo una scadenza temporale (180-365 giorni)
Inoltre altri test preliminari, condotti su tessuti, organi isolati e cadaveri umani, hanno dimostrato l’efficacia conservativa della formulazione per oltre sei mesi.
Le parti trattate hanno conservato nel tempo, a temperatura ambiente, forma, volume e colore indicando l’assenza di fenomeni putrefattivi.
Il fissativo Fluytan garantisce, rispetto alla Formalina, una migliore preservazione degli acidi nucleici: ciò consente un più ampio range di indagini di “molecular profiling” anche su materiale d’archivio, ottenuto senza particolari precauzioni, permettendo ricerche su ampie casistiche nonché l’utilizzo immediato di eventuali nuovi marcatori molecolari utili ai fini clinici
L’ alcol utilizzato nella formulazione, l’alcol isobutilico, è anch’esso caratterizzato da una bassa tossicità animale (LD50 nel ratto: orale 2460 mg/kg – cutanea 4200 mg/kg – inalatoria LC50/4h 24 mg/l) ed è classificato poco pericoloso per le acque classe I (WGK1).
Inoltre, la formulazione allo studio, a differenza della formaldeide (formalina) non sembra interferire con le indagini medico legali, in particolare con quelle tossicologiche, in quanto non altera le molecole esogene eventualmente presenti nei tessuti e nei fluidi biologici e non interferisce con la determinazione dell’alcol etilico.
Questa proprietà permette la utilizzabilità dei tessuti a scopo giudiziario anche dopo l’eventuale tanatoprassi ed in caso di esumazione.
L’altra sostanza utilizzata nella formulazione è il glicerolo è un composto organico nella cui struttura sono presenti tre gruppi -OH. Il glicerolo è un componente dei lipidi e dei fosfolipidi o glicolipidi, dai quali viene ottenuto per idrolisi o trans esterificazione.
Vantaggi di Fluytan
. Tossicità nulla
. Non è necessario dopo l’applicazione nessun altro metodo di conservazione
. Elimina la lividità cadaverica
. Applicazione sopra cutanea
. Applicazione sottocutanea
. Applicazione vascolare
. Applicazione ad immersione
. Elimina la Formalina
Il fissativo alternativo Fluytan può quindi entrare nella routine delle varie attività, soprattutto considerando i notevoli vantaggi sotto il profilo della sicurezza degli ambienti di lavoro.