Andrea Fantozzi 17/09/2020
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In questi ultimi anni, stiamo assistendo ad un susseguirsi, su Internet e sulle testate giornalistiche del settore funebre, di svariati articoli che propongono corsi di tanatoprassi e di tanatoestetica; attenzione però, perché il pericolo è quello di una certa speculazione sull' argomento. Tale rischio è stato avvertito anche da ASSOTAN (Associazione Nazionale Tanatoprassi) e da A.I.T. (Associazione Italiana tanatoprattori), la quale ha segnalato prontamente al Ministero della Sanità l’importanza di vigilare al fine di verificare la legittimità, ai sensi della normativa vigente, dei suddetti corsi.Non di meno, anche noi di I.N.I.T. (Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi), abbiamo ricevuto moltissime segnalazioni in merito, relative a corsi per formare tanatoprattori, non sicuramente legittimi e non riconosciuti. Tali corsi evidenziano palesi carenze, sia nella loro organizzazione, sia nella loro struttura e programma: essi si rivelano infatti del tutto inefficaci sia sul punto legale che su quello professionale. La nuova figura del tanatoprattore deve, appunto, necessariamente seguire una disciplina formativa nazionale e regolamentata dallo Stato: nessun corso, svolto in pochi giorni e senza il dovuto metodo, disciplina ed osservanza dei dettami vigenti, ha dunque valore, rivelandosi del tutto privo di utilità. Oggi molti enti formativi e non si propongono per svolgere corsi di tanatoprassi della durata di pochi giorni, in strutture non accreditate, con una parte teorica carente e una parte pratica insufficente, tutt' al piu' ad un costo molto elevato, e che promettono un futuro da operatore di tanatoprassi con attestati di dubbia validità. Ricordiamo che la figura professionale del tanatoprattore è tale soltanto se in possesso di regolare diploma riconosciuto dallo Stato Italiano.Questo fenomeno preoccupa sempre piu' ASSOTAN e I.N.I.T., che al contrario, hanno sempre avuto una particolare attenzione ai corsi di tanatoprassi da loro indetti: il nostro corso di tanatoprassi, ad esempio, svolto con la collaborazione dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata e con l’Egida del Ministero della Sanità, ha avuto la durata di 3 anni con un ciclo di formazione pratica su casi reali di 100 operazioni per ogni partecipante al corso, ed ha visto diplomarsi i primi 5 tanatoprattori specializzati italiani. Non solo, la collaborazione con la sanità locale o Regionale, è ritenuta dalle nostre associazioni fondamentale e di grande e prezioso supporto.Dunque, prima di incorrere, inevitabilmente, in truffe e spendere denaro per l’iscrizione a sedicenti corsi di tanatoprassi o tanatoestetica, è doveroso informarsi attentamente: prima di tutto, è necessario verificare se è stato emesso dall' ufficio competente del Ministero della Sanità e della Regione, un Decreto Dirigenziale, nel quale si autorizza l’ente a svolgere quella determinata attività formativa e nel quale sono specificati i criteri e le procedure amministrative per la sua attuazione. Infatti, tutto ciò ha una precisa disciplina, in quanto regolato dall’ Accordo tra il Ministero della Sanità, il Ministero della Solidarietà Sociale, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, relativo all' individuazione della figura - e del relativo profilo professionale - dell’operatore di tanatoprassi, nonchè alla definizione dell’ordinamento didattico dei corsi di formazione.Risulta necessario sottolineare bene questo concetto poichè molti degli attestati di tanatoprassi e tanatoestetica, presentati alla nostra segreteria per ottenere l’adesione ASSOTAN, sono stati rilasciati da enti di formazione non accreditati e non legittimati, quindi non abilitanti per poter esercitare la professione di tanatoprattore o di tanatoestetica: ASSOTAN invita, dunque, tutti gli aspiranti corsisti a verificare preventivamente la validità dei corsi che intendono intraprendere o che hanno intrapreso. Non solo, pare che alcune scuole "professionali" abbiano stabilito, con proprie delibere interne, che la formazione del tanatoprattore, e conseguenti tirocinio ed esami, possano essere eseguiti, a condizione che l' interessato abbia pagato la retta, con soli 15 giorni di frequenza. Una domanda sorge dunque spontanea: quali sono i meccanismi di verifica volti ad accettare la qualità e la legalità sulla formazione da parte di queste scuole? L' invito è, ancora una volta, quello di diffidare dagli pseudo corsi ed affidarsi ad enti e strutture di vera e comprovata professionalità e legittimità.