3 articoli nella categoria Protagonisti
Nicolas Tiburzi 01/09/2021 0
Lo Stato Innovatore: Colloquio con Andrea Fantozzi
La maggior parte delle conoscenze consolidate su cui possiamo contare oggi nel settore della tanatoprassi sono da ricondurre a un lavoro avviato decine di anni fa e che continua a trasformare e plasmare il futuro dell’attenzione rivolta al defunto nel settore funerario.
Questo lavoro ha ricevuto un forte impulso quando, attraverso la Collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata sono state avviate ricerche, siamo riusciti a riunire tante conoscenze diverse lavorando in parallelo, anche se non insieme, verso una direzione ben precisa. (Usare prodotti non tossici nel campo della tanatoprassi). Il risultato di questa collaborazione è stato quindi la creazione di un brevetto Europeo di un Liquido che nel campo della tanatoprassi non se ne potrà fare a meno.
I pionieri quasi mai si rendono conto di come il loro lavoro influenzerà il mondo fin quando non possono guardarsi indietro con la lucidità e la prospettiva del presente, esaminando la strada percorsa e il potenziale per il futuro.
Anni fa, quando coniai i termini tanatoprassi e “Fluytan ®”, non mi rendevo conto dell’importanza che aveva tutto quello che stavo facendo. La scoperta di fluytan ha rivoluzionato il modo di fare tanatoprassi cosi come è concepita nel resto del mondo. il prodotto consente soluzioni incredibili nel settore della conservazione delle salme. Il mio scopo era innanzitutto creare un prodotto non agressivo come lo era la formalina, visto che erano anni che ci lavoravo e posso garantire che si piange in tutti sensi a lavorare con quel mostro. Il settore funerario all’epoca era del tutto disinteressato alla cura della salma, e solo parlare di tanatoprassi era un’impresa non facile.
La nostra soluzione e il nostro modo di raggiungere questi obiettivi era semplice: garantire un prodotto non pericoloso per l’operatore e per l’ambiente ma con capacità conservative inimitabili.
Non esistono risposte semplici solo ricerca e prove fino alla scoperta.
I concetti appena espressi sembrano semplici, ma non sono facili. Sono il risultato di decenni di lavoro, domande dure e di risposte a volte difficili e inaspettate. Ma sono questi i momenti in cui ho imparato di più.
E il confronto continua a essere sempre più intrigante e stimolante. Il mondo della tanatoprassi si sta avvicinando sempre di più alla sua definitiva regolamentazione nazionale e sempre più spesso vengono incaricati i nostri tanatoprattori esperti per intervenire nelle case funerarie e negli Ospedali in tutta Italia.
Ma è proprio in questi spazi che si collocano le opportunità maggiori per fare la differenza.
L’orgoglio di lavorare insieme
Quando parlo di noi mi riferisco al valore che lo Stato e il mondo accademico sono in grado di apportare sul lavoro e nelle innovazioni.
Noi collaboriamo con le università perché il settore funebre ha bisogno di comprendere e influenzare maggiormente quello che gli studenti studiano e imparano e devono sapere cosa si aspettano i futuri dipendenti da una carriera nel mondo della tanatoprassi. Allo stesso modo, anche il mondo accademico deve comprendere meglio come evolvono le tecniche nel mondo della tanatoprassi, in modo tale che possano preparare gli studenti a quello che è il lavoro oggi e a come potrà essere in futuro.
Il punto in cui questi due mondi si incontrano è quello in cui nasce l’innovazione.
Un premio per celebrare decenni di ricerca
È stato per me un onore ricevere il riconoscimento europeo del brevetto Fluytan e soprattutto il riconoscimento che sta ottenendo la tanatoprassi a livello Statale, e tutto questo ha assunto un significato ancora maggiore in quanto molti nostri clienti ci confermano che il nostro intervento è un sicuro valore aggiunto alla loro professione. Questo riconoscimento ci conferma dunque che i nostri clienti apprezzano il nostro lavoro e il modo in cui li aiuta a raggiungere i loro obiettivi.
Nonostante sulla medaglia ci sia il mio nome, questi riconoscimenti vanno oltre il mio lavoro. Io sono un ambasciatore della nostra azienda, un rappresentante delle persone più intelligenti e innovative del nostro settore.
Ora siamo nuovamente all’apice di un grande cambiamento. La conservazione della salma come la conosciamo oggi cambierà radicalmente nel giro di qualche anno, una nuova generazione di prodotti emergenti si baserà su tecniche che stanno migliorando incredibilmente la modalità e lo svolgimento del lavoro.
Insieme stiamo espandendo le innovazioni funerarie.
Chiara Ricciarelli 28/06/2022 0
La Tanatoprassi verso il riconoscimento giuridico: lieto fine per tutte le nostre battaglie!
Siamo in dirittura d’ arrivo, finalmente, per il riconoscimento giuridico e formale di una professione fondamentale all’ interno del settore funerario: il Tanatoprattore. Iter quasi concluso per l’Atto Camera928 per la regolamentazione del settore funerario, per noi, significa finalmente l’ approdo di tante battaglie svolte nel corso di molteplici anni! L’ ottica? Quella dell’ innovazione e della modernizzazione!
Dal ben lontano 1995, Andrea Fantozzi, con I.N.I.T. Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi, ASSOTAN
Associazione Italiana Tanatoprassi e ITALTAN SRL Società di servizi di Tanatoprassi, si batte per la crescita della consapevolezza, nella cultura e nella società, della pratica della Tanatoprassi, ossia quell’ insieme di attività che riguardano tutte le cure igienico - conservative e ricostruttive della salma, con le quali è possibile ovviare alle problematiche connesse alla decomposizione del corpo dopo la morte.
Una pratica di cui Fantozzi è sempre stato precursore, sostenendone l’ importanza e la stretta necessità, in considerazione dei suoi indiscutibili vantaggi, su una molteplicità di fronti. Dal punto di vista morale, infatti, la Tanatoprassi garantisce il fondamentale valore della dignità, nonché la serenità della veglia, rispondendo al culto dei morti e alla pietas umana. L’ ottica non è solo quella Costituzionale (essendo questi principi sanciti dalla più alta legge normativa), ma anche quella cristiano – cattolica, difendendo entrambe la cura e il rispetto del defunto come innegabili imperativi.
Ma non solo. Sono soprattutto innegabili i benefici dal punto di vista sociale, e nello specifico da quello
igienico-sanitario, ma anche dei trasporti funebri e del comparto cimiteriale stesso. Questo perché con la Tanatoprassi, la salubrità della salma è garantita da un trattamento conservativo innovativo e funzionale, che elimina i problemi della fermentazione e della percolazione dei liquidi cadaverici, offrendo una soluzione ottimale a tutte le difficoltà ivi connesse.
La Tanatoprassi, insomma, è un’attività complessa che interessa aspetti di carattere generale, attinenti alla salute pubblica, alla sanità ed alla pubblica sicurezza. Una tale disciplina non può esimersi dall’ imprescindibile riconoscimento giuridico di una così rilevante specificità, ed insieme, ovviamente, dall’elaborazione, da parte del legislatore, di un vero e proprio status professionale, di colui che esercita la Tanatoprassi, ossia il Tanatoprattore.
Ecco che “Iter in commissione” per l’ Atto Camera 928, in dirittura d’ arrivo, per la regolamentazione del settore, per noi, significa finalmente l’ approdo di tante battaglie svolte nel corso di quasi un trentennio!
Una formalizzazione della disciplina a cui non è più possibile sottrarsi, essendo ad oggi davvero stringente l’adozione di una normativa organica di riforma che possa determinare e stabilire principi generali a livello nazionale (al pari delle più evolute normative europee), uniformando una volta per tutte i disorganici e confusionari interventi legislativi regionali e le molteplici misure regolamentari comunali, che fino ad adesso hanno disciplinato, in modo spesso molto differente tra loro, i servizi di Tanatoprassi nel nostro paese.
Ufficializzazione, quindi, ma anche modernizzazione: in questo modo, dunque, si attribuisce uno status giuridico ad una serie di interventi e modus operandi che rivoluzionerebbero radicalmente il settore. Non solo infatti, l’attività tanatopratica sarebbe svolta secondo le dovute autorizzaziioni e previsioni normative, garantendo i necessari requisiti di professionalità e di affidabilità per la disciplina, nel pieno rispetto degli standard sanitari, ma lo sarebbe anche attraverso metodologie e strumenti innovativi.
Innanzitutto, la garanzia della professionalità dei suoi operatori, a discapito degli innumerevoli corsi “fuffa” proposti finora da organizzazioni di dubbia competenza e serietà. Da ormai diversi anni l'l.N.I.T., in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, è sostenitore di seri percorsi professionali per formare Tanatoprattori italiani.
Tuttavia, è pienamente cosciente anche del fatto che l’ autorevolozza e la professionalità della figura possono essere garantite solo con il riconoscimento, tramite normativa, di percorsi di studio teorico-pratici, della durata di almeno un anno, che possano rilasciare un titolo, giuridicamente riconosciuto, che autorizzi ad esercitare la professione del Tanatoprattore.
La necessità di una regolamentazione che qualifichi la formazione rilasciando diplomi finalmente riconosciuti dallo Stato è donque imperativa, tutt’ al più se pensiamo che quella del Tanatoprattore è una figura che non può essere paragonata a nessun’altra professione. E di questo, siamo fortemente convinti!
Interlocutore moderno del sistema funerario del domani, in considerazione della vastissima gamma di
competenze di cui egli dispone, il Tanatoprattore deve operare in strutture apposite dotate di equipaggiamento adatto e idoneo alla cura della salma.
Ossia, prevalentemente, nelle imprese funebri, che tutt’ oggi spesso lamentano, peraltro, la mancanza di un professionista che si dedichi a tali operazioni, ma anche nelle Case Funerarie, contribuendo alla necessaria
crescita culturale che il settore sta finalmente sperimentando, con la nascita sempre più frequente di tali strutture sul territorio italiano.
Competenze tecniche, conoscenze del settore, professionalità, trasversalità ma anche materiali innovativi, elaborati e brevettati proprio da ITALTAN SRL. L’ utilizzo, per gli operatori del settore, del Fluytan, un sostituto della formalina non tossico e non cancerogeno, deve infatti essere riconosciuto formalmente, al fine di colmare il vuoto normativo circa la gestione delle varie problematiche derivanti dalla professione, in modo così da garantire la salvaguardia dei lavoratori e dell’ambiente.
Una rivoluzione del settore, insomma, necessaria e sorprendente, a cui non vediamo l’ ora di assistere con il riconoscimento formale di tutto ciò che avevamo, ormai da anni e anni, auspicato!
Pronti per l'Avventura
Con l'avvicinarsi di settembre, TAN Magazine è lieto di annunciare l'inizio dei colloqui e dei test per formare la prima classe di studenti del nuovo corso di tanatoprassi. Questo programma innovativo promette di preparare i partecipanti con le competenze e le conoscenze necessarie per intraprendere una carriera in un campo tanto affascinante quanto delicato.
Requisiti iniziali per la partecipazione
Il corso di Tanatoprassi è aperto a donne e uomini che soddisfano i seguenti requisiti:
Età: I candidati devono essere maggiorenni (18 anni già compiuti) entro la scadenza della presentazione della domanda.
Titolo di Studio: È necessario possedere almeno il diploma di scuola secondaria di primo grado (scuola media inferiore). Per i titoli conseguiti all'estero, i cittadini italiani, comunitari o provenienti da Paesi equiparati devono esibire una dichiarazione di equipollenza. I cittadini extracomunitari devono presentare un titolo conseguito in Italia.
Permesso di Soggiorno: I cittadini stranieri devono possedere un regolare Permesso di Soggiorno.
Certificato Medico: Gli studenti ammessi al corso devono essere in possesso di un Certificato Medico di idoneità alla mansione rilasciato dal medico competente o dalla ASL.
Selezione: Superare le diverse fasi dei colloqui di selezione.
Fasi della Selezione
Il processo di selezione per il Corso di Tanatoprassi è articolato in diverse fasi, progettate per garantire che solo i candidati più adatti vengano ammessi. Di seguito, le modalità di accertamento dei requisiti:
Iscrizione ad ASSOTAN: In qualità di Socio Studente, necessaria per proseguire nel processo di selezione.
Colloquio Individuale: Le candidate ed i candidati affronteranno un colloquio individuale
Colloquio Situazionale: Un'intervista finalizzata a descrivere il processo della mansione, per valutare la comprensione e l'approccio al lavoro.
Questionario di Valutazione: Un questionario per valutare le conoscenze e le capacità personali.
Test Psicometrico: Questo test servirà a valutare la personalità e il comportamento di ogni partecipante, per assicurarsi della idoneità necessaria per questo delicato settore.
Test Pratico: Una prova pratica per valutare le competenze tecniche di ogni aspirante.
Non ci resta che augurare a tutte le candidate e a tutti i candidati "Buona Fortuna". La vostra predisposizione e preparazione saranno determinanti per il successo in questo percorso. Siamo entusiasti di vedere chi si unirà a noi in questa avventura educativa e professionale, contribuendo a formare la prossima generazione di esperti in Tanatoprassi. Restate sintonizzate e sintonizzati su TAN Magazine per ulteriori aggiornamenti e storie dal mondo della Tanatoprassi.