La sepoltura celeste

Andrea Fantozzi 17/09/2020 0

LA SEPOLTURA CELESTE

(ATTENZIONE IMMAGINI FORTI, NON GUARDARE SE FACILMENTE IMPRESSIONABILI)

La sepoltura celeste (anche conosciuta come "funerale celeste") è un antico rito funerario tibetano, ancora oggi largamente praticato. Il rito prevede che il corpo del defunto venga scuoiato, smembrato con un'ascia ed esposto agli avvoltoi per cibarsene. In Tibet la pratica è nota come JATHOR, che vuol dire fare l'elemosina agli uccelli. Negli anni '60-'70 la Cina ha vietato questa pratica, che è tornata ad essere legale dagli anni '80.

IL RITUALE
Il tomden, il maestro buddhista del cerimoniale, scuoia il cadavere dalla testa ai piedi, lasciando al contatto dell'aria le interiora e le ossa. Gli avvoltoi cominciano a volteggiare sopra il luogo del rituale, attirati dal fumo del ginepro e dall'odore della carne. Il tomden chiama gli avvoltoi usando l'espressione Shey, Shey ("Cibatevi, cibatevi"). Gli uccelli, attirati dalla carne, discendono così dal cielo e si nutrono del corpo dell'uomo morto. Le ossa e il cervello poi vengono frantumati con un martello di pietra e mescolati con farina d'orzo. Il tomden richiama ancora gli avvoltoi, che ridiscendono per mangiare gli ultimi resti.

SCOPO E SIGNIFICATO
La sepoltura celeste rappresenta la morte come episodio del tutto naturale, parte dell'eterno ciclo delle rinascite. Secondo la cultura buddhista, il corpo è un semplice involucro che permette di compiere il viaggio della vita. Dopo la morte generalmente i lama svolgono la pratica del Phowa il "trasferimento della coscienza", in presenza della persona morta, lo spirito abbandona il corpo che di conseguenza rimane vuoto e non ha alcuna necessità di essere conservato. Lasciare il proprio corpo in pasto agli avvoltoi è un atto finale di generosità da parte del defunto nei confronti del mondo della natura che crea un legame con il ciclo della vita e facendo questo il defunto ripaga i suoi 'debiti karmici' con gli altri esseri. Gli avvoltoi infatti sono uccelli che si cibano solo di animali morti e inoltre sono venerati e considerati dai tibetani una manifestazione delle ḍākinī, gli equivalenti tibetani degli angeli (ḍākinī, in tibetano khandroma che significa "colei che percorre lo spazio").

MOTIVAZIONI PRATICHE
Benché abbia un significato religioso, questo tipo di sepoltura risponde ad esigenze pratiche: in gran parte del Tibet, a causa delle grandi altitudini, il terreno è principalmente roccioso e spesso ghiacciato, rendendo difficile lo scavo di fosse. Inoltre, trovandosi la maggioranza del Tibet al di sopra della linea degli alberi, la scarsità di legname rende poco praticabile la cremazione.
Dal punto di vista pratico questo tipo di funerale è il miglior sistema ecologico per lo smaltimento dei cadaveri considerate le condizioni locali di cui sopra. Dal punto di vista ecologico, la miglior soluzione è comunque l'interramento (perché più lento), la peggiore essendo l'incenerimento (cremazione) che provoca anche la formazione di diossina.

ATTENZIONE IMMAGINI FORTI, NON GUARDARE SE FACILMENTE IMPRESSIONABILI

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Redazione Tan Magazine 17/09/2020

Furti e atti vandalici: una piaga dei Cimiteri Italiani

Le strutture cimiteriali sono purtroppo interessate da diversi anni da problematiche di varia natura, primi tra tutti i furti, gli atti vandalici ed una urgente necessità di interventi, anche di semplice manutenzione ordinaria.

I cimiteri spesso difettano per una effettiva mancanza di supervisione (e quindi facilità di accesso) ed un crescente bisogno di spazi aggiuntivi. Tale scenario, caratterizzato da una pesante incuria e mancanza di controlli, si ripete tristemente in tutta la nostra penisola, senza distinzione fra Nord e Sud.

Per portare un esempio recente, negli ultimi mesi, ad esempio, il cimitero di Pizzoli, in Abruzzo, è stato teatro di furti a raffica. Vasi ma anche fiori e oggetti: questo il “macabro” bottino e certamente è stata un’ amara scoperta per i congiunti dei defunti che ivi riposano, che hanno visto le tombe dei propri cari private di piccoli oggetti collocati in ricordo. Seppur di non effettivo e considerevole valore econimico, il furto al caro estinto rappresenta soprattutto una privazione affettiva per coloro che avrebbero piacere di mantenere un contatto con il proprio congiunto scomparso, anche solo con un fiore. Ancora, ad Avezzano, sempre in Abruzzo, nei mesi scorsi, si sono verificate diverse segnalazioni di furti di arredi e suppellettili sacre in rame e in bronzo.

I furti al cimitero, dunque, non rappresentano casi isolati nel territorio, ma veri e propri atti di delinquenza reiterati nel tempo: se in precedenza esso veniva considerato un luogo verso cui portare rispetto e quasi, se vogliamo, timore reverenziale; oggi è diventato supermarket, senza casse per pagare, per ladri e figure borderline. Furti, dispetti, atti di vandalismo, gesti sconsiderati di persone con disturbi psichici hanno visto protagonisti nel corso degli ultimi anni, non di meno, anche i cimiteri di Milano e provincia. Dal punto di vista morale, questi gesti sono sicuramente atti di viltà che non possono in nessun modo essere riconducibili ad un mondo civile e gli enti pubblici non devono voltare le spalle a questa emergenza. Nel caso ad esempio del Cimitero Monumentale di Legnano, la cittadinanza spesso ha chiesto al Comune di riferimento l’installazione di telecamere, oppure l’ intensificazione di controlli, ma sembra che, ad oggi, non sia stato fatto abbastanza per risolvere questo problema.

Il Comune avrebbe inoltre risposto che l’ installazione delle telecamere sarebbe lesiva della privacy, ma c’è da chiedersi se effettivamente la mancata messa a disposizione di questa misura preventiva, possa essere davvero efficace e non controproducente, lasciando in tal modo agire indisturbati i delinquenti.

Oppure, ancora, in altri casi, la risposta delle amministrazioni sarebbe quella di non lasciare oggetti di valore davanti alle lapidi, ma il vero problema è che i ladri si portano via con sè di tutto, senza rispetto alcuno del defunto e dei suoi cari che piangono sulla sua tomba.

É necessario inoltre notare che la penisola è punteggiata di "lavori in corso", di ampliamento e ristrutturazione di diversi cimiteri, creando sicuramente scenari favorevoli ai ladri, che, nel frattempo, non perdono occasione di agire indisturbati.

Durante gli ultimi anni, per portare un esempio, in provincia di Frosinone si verificano da qualche tempo danneggiamenti alle tombe e furti sacrilegi. Infatti, nel cimitero Pareti a Ferentino, ladri e vandali scatenati hanno compiuto atti contrari al buon costume e al buon senso. Ad essere rubati sono fiori, vasi, discendenti in rame ed addirittura, durante una scorsa notte, i delinquenti hanno saccheggiato le coperture in piombo di alcune cappelle.

I ladri hanno, in quell’ occasione, agito effettivamente indisturbati nella notte, avendo a disposizione tutto il tempo necessario per compiere il malefatto, senza la benchè minima ombra di alcun controllo o sorveglianza. La famiglia ha ovviamente sporto denuncia ai carabinieri della locale stazione, che hanno avviato le indagini per risalire agli autori del gesto di pessimo gusto. Probabilmente la banda di malviventi era composta da piu' persone, in quanto smontare e portare via una copertura in piombo tagliata in lastre non è un’ impresa certamente facile per uno solo.

Ma quello non è stato l'unico caso. Come abbiamo già ampiamente detto, in diverse tombe mancano infatti fiori, vasi ed addirittura anche i discendenti in rame. Spesso, la situazione viene alla luce all’ indomani mattina, quando le famiglie si recano al cimitero per fare visita ai cari defunti.

I delinquenti colpiscono gli affetti e gesti come questi non hanno altra spiegazione, se non quella di persone senza scrupoli pronti a tutto pur di avere qualche piccolo guadagno. Nonostante nel caso di Ferentino, per esempio, fosse stato presentato negli anni scorsi un progetto che potesse garantire  l'ampliamento del cimitero e la previsione di un sistema di sicurezza con telecamere e vigilanza h24, tale proposito è purtoppo andato incontro a non poche problematiche con la giustizia, per accuse di estorsione e corruzione.

Insomma, a Ferentino, come in altre parti di Italia, la situazione cimiteriale è sostanzialmente immutata, i loculi continuano a scarseggiare e quelli che ci sono sono preda di atti vandalici senza alcun ritegno e rispetto.

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Andrea Pastore 24/09/2023

Produttori di zinco sconfitti dal via libera alle bare in polipropilene di una ditta friulana

PORDENONE - Nel mondo dei produttori di bare e accessori funebri anche l’utilizzo di un nuovo materiale può portare scompiglio e stravolgere un business che non conosce crisi. L’ingresso nel mercato dei cofani di polipropilene prodotti dalla KB-Plast srl di San Giorgio di Nogaro, dove c’è la sede produttiva della Karton Spa di Sacile, ha innescato una battaglia legale portata avanti nel nome del “federalismo amministrativo” da Bragagnolo Renzo Srl, C.F.Z. Srl, Zinco Cofani Srl, Zincof Srl, Zinco Meridionale Srl, Zinco Puglia Srl e Gruppo Sicilzinco Srl, società che hanno sede in Sicilia, Puglia, Veneto e Lombardia. L’indice era puntato contro il decreto dell’Azienda sanitaria universitaria del Friuli Centrale in cui si autorizza KB-Plast a produrre e commercializzare in ambito nazionale casse in polipropilene al posto dei feretri in zinco per la tumulazione con trasporto di salme a una distanza inferiore ai 100 chilometri, quindi anche in Veneto.

Il confronto aveva già dato ragione alla ditta friulana davanti al Tar del Fvg. A togliere ogni altro dubbio ci ha pensato il Consiglio di Stato mettendo una pietra tombale sulla questione e dando il via libera ai nuovi cofani nel momento in cui i rincari dei prezzi si fanno sentire anche nel settore, soprattutto per quanto riguarda lo zinco, metallo che ha fatto oscillare i costi per il “caro estinto” tra i 100 e 150 euro.

 

CASO PILOTA

La sentenza potrebbe aprire nuovi fronti in altre regioni italiane. Finora il problema si è posto soltanto in Friuli Venezia Giulia, nonostante l’impiego di polipropilene al posto dello zinco, sia stato autorizzato dal ministero della Salute già nel 2007. Nessuno ha mai impugnato il provvedimento perché nessuno aveva mai chiesto alla propria Regione di competenza l’autorizzazione a produrre con materiali alternativi. E così Assocofani si è mossa soltanto quando la Regione Fvg ha delegato all’Asufc la valutazione della richiesta della KB-Plast. «Il Consiglio di Stato - spiega l’avvocato Pio Rinaldi - è entrato nel merito della questione confermando la legittimità dell’autorizzazione. È inoppugnabile».

LIBERA CONCORRENZA

Ai ricorrenti i giudici ricordando che se dovessero trovarsi a operare in un mercato totalmente liberalizzato, non potrebbero opporsi a nuovi soggetti che «propongano di operare in modo concorrenziale grazie all’utilizzo di materiali e tecnologie in grado di consentire loro, anche in ipotesi, di sottrarre quote di utenza alle imprese già presenti». È anche vero che in questo caso il mercato deve rispettare regole di sanità pubblica. Il Tar aveva scisso interesse pubblico e aspetti concorrenziale. Un «errore logico» secondo il Consiglio di Stato, perché «i due profili vanno esaminati congiuntamente, tenuto conto che le società appellanti hanno l’interesse qualificato degli operatori economici che agiscono in un mercato regolamentato a opporsi agli atti amministrativi con cui è consentito, a loro dire illegittimamente, a soggetti terzi l’ingresso nel mercato medesimo, a tutela proprio della regolarità della concorrenza e non in funzione anticoncorrenziale». L’errata ricostruzione del quadro normativo, dove si evidenzia che la Regione Fvg ha violato le prerogative statali in materia di sanità pubblica trasferendo le funzioni di accertamento alle Aziende sanitarie, ha dato ragione alla KB-Plast, che si è mossa correttamente e potrà continuare a produrre i suoi cofani per trasportare salme nell’arco di 100 chilometri.

(da il Gazzettino.it)

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Sandra Bergamelli 20/06/2021

Le modernità funebri

La necessità, si dice, è la madre dell'invenzione. Non sono sicuro che queste innovazioni funebri nascano tutte per necessità ma sicuramente ci offrono qualcosa su cui riflettere.

Bare IKEA
negli ultimi tempi
sui social spopolano delle immagini che fanno davvero accapponare la pelle: ma davvero Ikea si è messa a vendere delle bare che si montano facilmente a casa? Ovviamente no. Dando un occhio alle fotografie del catalogo che circolano online (e che, a dire il vero, non sono nemmeno recenti, ma vecchie di qualche anno) si capisce subito che si tratta di uno scherzo architettato da qualcuno davvero bravo con il fotomontaggio. Ma se le bare Ikea sono uno scherzo, sappiate che c’è davvero chi vende quelle montabili a casa!

Da Biella arriva davvero la bara da assemblare in stile Ikea

Ecco come si monta la bara in stile Ikea inventata dall'artigiano biellese Franco Ballarè e dalla sua "Eco Coffin": basta mettere insieme i pezzi, avvitarli con una brugola, foderare e il gioco è fatto. Il prezzo? Molto inferiore a una cassa classica, assicura il professionista piemontese

 https://video.repubblica.it/edizione/torino/da-biella-arriva-la-bara-da-assemblare-in-stile-ikea/193709/192692

Funerali Webcast
Sì, puoi guardare un funerale in diretta su Internet, ma solo su invito e con un codice di sicurezza! Questa tendenza in crescita in America ma oggi anche in Italia è stata creata per consentire ai membri della famiglia che non possono partecipare di assistere alla cerimonia dal vivo. Si è dimostrato particolarmente popolare nella comunità ebraica poiché la loro religione afferma che il corpo deve essere sepolto entro 48 ore, quindi le famiglie non sono sempre in grado di  essere lì di persona. La pratica è stata criticata per aver fornito un sostituto per la presenza effettiva, ma i direttori delle pompe funebri che utilizzano il servizio affermano che non è così. Sostengono che consente di aiutare  coloro che non sono fisicamente presenti e inoltre aiuta la fase di lutto. "East Devon Crematorium è stato il primo nel Regno Unito a installare una telecamera per rendere possibili i funerali webcast".

Cimiteri per i tifosi
La squadra di calcio dell'Amburgo SV ha creato un cimitero designato per i tifosi accanto al proprio stadio. La necessità è arrivata in risposta al dover rifiutare centinaia di richieste da parte delle famiglie di spargere ceneri sul campo. Ora à possibile essere sepolti o far spargere le tue ceneri con vista dello stadio.
Anche l'FC Schalke, un'altra squadra della Bundesliga tedesca, ha un cimitero per devoti seguaci.

 L'urna che diventa albero

L'azienda barcellonese Urna Bios ha progettato un'urna con un duplice scopo. L'urna ha una sezione superiore separata per consentire la germinazione del seme. Man mano che la piantina cresce, le radici entrano in contatto con le ceneri e alla fine con la biodegradazione l'intera urna si dissolverà nel sottosuolo. Attualmente offrono una scelta di 6 diversi semi di alberi e anche urne per resti di animali domestici. Il team creativo dietro il design, Roger e Gerard Moline, sperano che "Bios Urn cambi il modo in cui le persone vedono la morte, convertendo la "fine della vita" in una trasformazione e un ritorno alla vita attraverso la natura".
urnabios.com

Fondi commemorativi online
È sempre più comune leggere un necrologio che richiede donazioni di beneficenza "al posto dei fiori". 
Anche i siti web commemorativi sono sempre di piu', di solito hanno una o due pagine contenenti fatti, foto e poesie preferite del defunto. Ora ci sono aziende che offrono modelli per creare il tuo sito web commemorativo che accetta pagamenti con carta di credito e ordini permanenti! Puoi creare un fondo che mostri ai tuoi donatori quanto è stato raccolto. Poiché il costo dei funerali aumenta, alcune persone chiedono donazioni online per aiutare a pagare le spese mediche o il funerale stesso.

“Il diciannovenne e malato di cancro Stephen Sutton ha raccolto l'incredibile cifra di 3,2 milioni di sterline per il Teenage Cancer Trust tramite un sito web di donazioni online che continuerà a fungere da fondo commemorativo dopo la triste notizia della sua morte il 14 maggio 2014.”

 

Instagram ha deciso di trovare un modo per onorare le vittime da coronavirus lanciando un aggiornamento che permetterà di creare degli account commemorativi. Ma di cosa si tratta e come funziona questa toccante novità?

Il COVID-19 ha causato e continuare a causare la morte di numerose vittime in tutto il mondo. Questa terribile situazione ha avuto impatto anche sulla tecnologia e sui social. Instagram ha pensato bene di creare dei profili commemorativi per ricordare le vittime del coronavirus, una novità che potrebbe essere accolta positivamente dai parenti delle vittime che, ricordiamo, non hanno potuto celebrare le classiche esequie funebri.

Coronavirus, gli account commemorativi per le vittime su Instagram

Coloro che possedevano un account su Instagram, ma che purtroppo hanno perso la vita a causa del coronavirus, presto potranno essere pubblicamente commemorati. I vertici del social network infatti hanno deciso di lanciare un aggiornamento per rendere riconoscibili gli account delle vittime da COVID-19 attraverso un banner, “Remembering” (ovvero “In memoria di”).

Tale scritta apparirà sotto la foto profilo della persona deceduta, in modo da rendere subito evidente che ci si sta imbattendo in un profilo celebrativo. Tale progetto è in corso d’opera da tempo, ma il team di Instagram ha dichiarato di voler accelerare i lavori per andare incontro alle esigenze di tutti coloro che hanno perso qualcuno di caro a causa della pandemia.

 

Memoriali sui social media
Non in senso stretto un'innovazione nel settore funerario, ma illustra come la tecnologia ha cambiato il nostro approccio alla morte e alle persone in lutto.
Circa il 70% di noi possiede uno smartphone  e l'uso dei social media è aumentato rapidamente negli ultimi cinque anni. Più del 50% della popolazione Italiana ha una pagina Facebook e ci sono oltre 30 milioni di account Twitter live. Era, forse, inevitabile che questi siti venissero usati come memoriali virtuali e forum per le persone per commemorare i loro cari o sfogare il loro dolore e sentimenti legati al lutto. è una cosa buona? Ci sono, ovviamente, dei rischi: non puoi controllare i post di altre persone e potresti essere soggetto a messaggi o immagini sgradevoli. Fortunatamente, questi possono essere eliminati ma per alcuni il danno emotivo è già fatto! Il lutto sui social media è un fenomeno con cui molte persone non si sentono a proprio agio: l'idea della vecchia scuola secondo cui il lutto dovrebbe essere un processo privato, non pubblico o interattivo. C'è anche la possibilità che ti venga imposto il lutto pubblico da altri utenti ben intenzionati. Può essere molto angosciante per coloro che sono in lutto ricevere costantemente immagini e messaggi della persona che è morta, come un promemoria 24 ore su 24 della loro perdita.
Forse dovremmo abbracciarlo come un aspetto molto positivo della tecnologia moderna. In generale, come nazione, siamo riluttanti a parlare di morte e di morire. Se i siti dei social media ci consentono di parlare più apertamente dei problemi, allora sicuramente è una buona cosa. Poiché la maggior parte degli utenti dei social media sono giovani, tra i 25 ei 34 anni, esiste una reale possibilità che la prossima generazione non veda la morte come un argomento tabù.

Tutto sommato, sembra che, anche la morte, come la vita, sia influenzata dai progressi della tecnologia.

VITA (DIGITALE) ETERNA.

Chi proprio non volesse saperne di accettare l'inevitabile (inevitabile: si dice delle tasse e della morte) può ricorrere alla tecnologia per lasciare qui sulla Terra una copia digitale del proprio sé. Fenix Begravning, agenzia svedese di servizi funebri, ha messo a punto un sofisticato sistema di intelligenza artificiale in grado di ricreare un'identità digitale e interattiva dei trapassati. Il sistema, Voices From The the Other Side (voci dall'aldilà), viene addestrato utilizzando tutti i contenuti che il caro estinto ha pubblicato sui social network, le sue chat e le sue email. In questo modo l'AI impara a esprimersi come il suo originale in carne e ossa ed è in grado di rispondere a semplici domande sul suo passato. Per ora il software si esprime solo in forma scritta, ma gli esperti dell'azienda contano di dargli una voce e di migliorarne le capacità grazie ai progressi della tecnologia.

SPARATI (FIN QUASI) NELLO SPAZIO. 

Se siete appassionati di fisica, fantascienza ed esplorazione del cosmo potreste trovare interessante l'idea di trascorrere l'eternità dispersi nella stratosfera. Ad occuparsi della logistica potrebbe essere Mesoloft, azienda americana che grazie a speciali palloni porterà le vostre ceneri a 24.000 metri di quota per disperderle, al costo (base) di 5.000 euro optional esclusi, come video commemorativo, servizio fotografico del lancio, o blog ricordo.

 

RIPOSO BUDDISTA. 

Ideale per le persone più riflessive, la tumulazione in un tempio buddista garantisce tranquillità eterna, anche se in pieno centro a Tokyo. Il Koukokuji Buddhist Temple offre la possibilità di conservare le ceneri dei defunti all'interno di una futuristica urna di vetro a forma di Buddha, illuminata da luci a led: pochi i posti disponibili (2.000), al prezzo di 6.000 euro più 80 euro l'anno per le spese.

 

 

 

 

FARSI DIAMANTE. 

"Un diamante è per sempre" recitava qualche tempo fa una nota pubblicità. LifeGem ha fatto suo lo slogan mettendo a punto una tecnologia che permette di trasformare in diamanti sintetici le ceneri dei propri cari (a due, ma anche a quattro zampe). I tecnici estraggono il carbonio dalle ceneri del defunto, lo purificano e con l'ausilio di una pressa industriale da molte decine di tonnellate lo trasformano in diamante. Il processo è piuttosto lungo, richiede 24 settimane, e costa dai 3.000 a 20.000 euro a seconda della caratura finale della gemma.

 

CORALLI IN ETERNO. 

Se l'idea di rendervi utili alla causa ambientale anche dopo il trapasso vi sembra stimolante, potete farvi trasformare in corallo. Eternal Reef si occuperà di mescolare le vostre ceneri con una speciale miscela di cemento e creare con esse una sfera che verrà poi fatta affondare nei pressi della vostra barriera corallina preferita, dove sarà colonizzata da microrganismi e creature varie. Il costo oscilla dai 3.000 ai 7.000 euro a seconda delle dimensioni della sfera.

 

CIBO PER I FUNGHI. 

Tra le alternative più ecosostenbili alla sepoltura c'è quella proposta da Jae Rhim Lee, artista e fondatore di Ceoio, che realizza

una speciale veste funebre che ospita - nel tessuto - le spore di diverse specie di funghi. Questi organismi cresceranno nutrendosi del corpo del defunto, accelerandone la decomposizione.

 

L'ETERNO SCIACQUIO. 

Progettato per risolvere il problema della sovrappopolazione di Hong Kong, Floating Eternity è un cimitero galleggiante: una struttura artificiale progettata dagli architetti del Bread Studio (Londra), ancorata vicino alla costa e in grado di ospitare 370.000 urne cinerarie.

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