Ciao Silvio, Buon Viaggio!! il racconto di come e perchè abbiamo oggi le Case Funerarie in Italia

Nicolas Tiburzi 13/06/2023 0

Andrea Fantozzi I.N.I.T. racconta una storia: quella del cambiamento e dell’innovazione del settore funerario italiano.

 

 

Iniziamo dalla fine. Un progetto enorme che oggi è realtà. I riflettori puntati sul settore, gli imprenditori del mondo funerario che investono nelle Case Funerarie. Le voci circolano. Si discute di un progetto rivoluzionario che vorrebbe evolvere il settore funebre, vengono presentati i numeri e ricerche. Perfino i non addetti ai lavori, hanno riconosciuto l’utilità dell’iniziativa.

I grandi delle imprese funebri italiane arrivano ad Avezzano quindi, per vedere in prima persona ciò di cui si parla. L’I.N.I.T. tesse le lodi del progetto. L’ex  primo Ministro Silvio Berlusconi ha apprezzato l’iniziativa. Anche il Ministero della Salute si è espresso favorevolmente.

Effetto WOW

Le voci di corridoio si trasformano in aspettative realizzate. Il progetto Case Funerarie in Italia dell’Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi è qualcosa di mai visto. Un modello di servizio sociale avvvincente, degno delle migliori attenzione delle grandi imprese del momento.

Le ambizioni

Andrea Fantozzi è il direttore di I.N.I.T.. Cura e professionalità per il viaggio dell’anima. Sono le parole chiave della sua filosofia. Nel 2002 il progetto muoveva i primi passi. Nessuno sapeva quale sarebbe stato l’esito. Eppure, per lei quel futuro aveva deciso che ci sarebbe stato. Non rimaneva che scriverlo. Chi ci ha seguiti in questa avventura ha pensato di prendere alla lettera le sue parole. E è iniziato il cambiamento. La scrittura, dopo, si è trasformata in una grande realtà. Gli imprenditori funebri accettano la sfida del Direttore di I.N.I.T. Costruiscono le Case Funeraie.

Se in Italia l’attenzione e il rispetto per la morte con la creazione delle Case Funerarie e l'introduzione della tanatoprassi nel sistema funerario sono diventati una realtà lo si deve anche a persone come Silvio Berlusconi che, nella loro vita governativa, hanno dimostrato che ogni persona con un progetto ha valore, è degna di rispetto e può agire per il bene di tutti.

La visione di Andrea Fantozzi si è rivelata profetica, aprendo nuove prospettive nel settore funerario italiano. La sua iniziativa ha conquistato il sostegno di importanti figure e istituzioni, dimostrando che il cambiamento e l'innovazione possono permeare anche i settori tradizionali come quello funerario. Il progetto delle Case Funerarie in Italia segna un passo significativo verso una visione più moderna e rispettosa delle esigenze e dei desideri delle persone in un momento così delicato come quello del lutto.

Le Case Funerarie rappresentano una nuova frontiera nel settore funerario italiano. Questi spazi offrono non solo servizi di elevata qualità, ma anche un ambiente accogliente e rispettoso per i familiari dei defunti. L'obiettivo è quello di offrire un supporto completo durante tutto il processo di lutto, garantendo una gestione adeguata delle pratiche funerarie e un ambiente confortevole per commemorare i propri cari.

Il settore funerario italiano si sta evolvendo grazie a questa iniziativa audace e all'avanguardia. Le Case Funerarie stanno ridefinendo il concetto stesso di come ci si possa prendere cura dei defunti e dei loro cari. È una storia di cambiamento che merita attenzione e che lascia spazio a ulteriori sviluppi nel panorama funerario italiano.

Oggi in Italia da quel lontano 2002 si contano oltre 600 Case Funeraie. 

Effettivamente, il settore funerario è in costante evoluzione e ci sono ancora grandi progetti che devono essere realizzati. Negli ultimi anni, si è osservato un cambiamento significativo nel modo in cui vengono affrontati i servizi funerari, con un maggiore focus sull'aspetto personalizzato e sulla valorizzazione della memoria del defunto.

Tra i progetti in sviluppo nel settore funerario, si possono includere:

  1. Innovazione tecnologica: l'utilizzo di tecnologie avanzate, come la realtà virtuale e l'intelligenza artificiale, per migliorare l'esperienza dei servizi funerari e consentire alle persone di commemorare i loro cari in modi nuovi e significativi.

  2. Sostenibilità ambientale: la crescente consapevolezza ambientale sta portando a un aumento delle opzioni di sepoltura eco-sostenibili, come l'uso di materiali biodegradabili e la promozione di pratiche funerarie a basso impatto ambientale.

  3. Servizi personalizzati: sempre più persone cercano soluzioni personalizzate per onorare la memoria dei propri cari. Ciò ha portato alla creazione di servizi funerari su misura, che rispondono alle esigenze e alle preferenze individuali, offrendo cerimonie e rituali unici.

  4. Espansione delle infrastrutture: la richiesta di servizi funerari sta aumentando, e di conseguenza si sta assistendo all'espansione delle infrastrutture funerarie, inclusi nuovi cimiteri, crematori e case funerarie, per soddisfare le esigenze delle comunità locali.

Questi progetti e sviluppi nel settore funerario testimoniano un impegno costante per offrire servizi di alta qualità che rispondano alle esigenze e alle preferenze delle persone in un momento così delicato.

Caro Presidente, siamo veramente grati per il tuo impegno che hai dato nel promuovere il progetto Case Funerarie e Tanatoprassi nel sistema Italia e nel convincere il governo e le regioni a rivedere le leggi esistenti. Grazie a tutto questo, siamo riusciti a ottenere i cambiamenti necessari per realizzare questo grande obiettivo.

Senza il tuo supporto, questa trasformazione non sarebbe stata possibile. Il tuo apporto e la tua determinazione hanno reso un impatto significativo nel settore e nelle vite di coloro che beneficeranno di questo enorme servizio sociale.

Ancora una volta, grazie di cuore Presidente. Siamo entusiasti di continuare a lavorare per raggiungere ulteriori successi e miglioramenti.

Con profonda gratitudine,

I.N.I.T.

Istituto Nazionale Italiano Tanatoprassi

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Chiara Ricciarelli 11/11/2020

Toscana e Tanatoprassi: a che punto siamo?

 

Ne parliamo con La Piramide, Casa Funeraria in Versilia

 

La tanatoprassi è un trattamento "post-mortem" che si occupa della

conservazione, cura igienica e presentazione estetica del corpo dopo il suo

trapasso: mentre è molto diffusa al Settentrione, in Toscana, ossia nella

Regione che prenderemo in esame per quest' articolo, sembra ancora non

essere ben radicata. Ne parliamo con La Piramide, Casa Funeraria in

Versilia.

In Toscana, viene praticata la tanatoprassi? Fra Case Funerarie e Sale o

Cappelle del Commiato, in Toscana, esistono ad oggi 29 strutture. Per la

maggior parte si tratta di Sale del Commiato, mentre sono 5 le Case Funerarie,

all' interno delle quali, tuttavia, risulta, da una ricerca da noi svolta, che non

vengono praticate particolari tecniche di tanatoprassi.

Questo mese abbiamo intervistato La Piramide, in Versilia, per parlare di

tanatoprassi e di organizzazione del rito funebre all' interno di una Casa

Funeraria. Ci siamo interfacciati con Emanuele Ricci, titolare, e Roberto

Rebughini, direttore delle Onoranze Funebri.

“All' interno della Vs. Casa Funeraria, viene praticata la tecnica della

tanatoprassi?”

Al momento, no. Adottiamo una serie di procedure per garantire e controllare le

condizioni del cadavere durante la sua permanenza all' interno della struttura;

per quanto riguarda invece la conservazione della salma stessa, in questa Casa

Funeraria, non usiamo mettere in pratica tecniche di tanatoprassi.

Ad esempio, cambiamo l' aria all' interno della sala, almeno 7 volte ogni ora.

Inoltre ci occupiamo del controllo dell' umidità e del controllo della salma, della

temperatura corporea e dei movimenti. Qualora si verificasse un evento in

questo senso, la nostra struttura è dotata di appositi dispositivi di allarme e

segnalazione.

Quella che viene chiamata comunemente “imbalsamazione” della salma, o in

termini migliori la sua cura e conservazione, invece, purtroppo, non è una

pratica molto usata qui nella nostra Regione, tanto che in 20 anni che

esercitiamo la nostra professione, ci è capitata una volta sola una richiesta in

questo senso. Ma stiamo parlando di 12 – 13 anni fa.

Attualmente, bisogna ammettere che nessuno dei nostri clienti ci ha manifestato

particolari richieste od esigenze in questo senso. C'è da dire che purtroppo i

tempi sono anche quelli che sono, dove le famiglie, soprattutto quelle di media

“classificazione” sociale, tendono spesso a risparmiare sulla cerimonia funebre,

 

prediligendo riti minimali.

Prova questa che la tanatoprassi, importante tecnica di cura, conservazione e

trattamento estetico della salma, non è ancora diffusa molto nel nostro Paese, o

quanto meno, praticamente quasi del tutto assente sul nostro territorio toscano.

Tuttavia, sarebbe importante una sensibilizzazione della cultura della nostra

società e dei nostri usi e costumi e tradizioni, per riconoscere l' importanza di

una pratica che è di notevole aiuto, sia dal punto di vista dell' igiene che dal

punto di vista della cura dell' ultima immagine del caro defunto scomparso.

“Come è nata la Vs. Casa Funeraria e cosa la contraddistingue?”

La Casa Funeraria è un luogo di ritiro e di preghiera, dove si respira intimità,

calore umano e sensibilità. Onoranze Funebri La Piramide è un azienda

giovane. Dopo quasi 20 anni nel settore, il titolare Emiliano Ricci, infatti, ha

intrapreso questo percorso 2 anni fa. La nostra è una struttura unica perché è la

sola casa funeraria della Versilia, nata adiacente all' area ospedaliera.

Ci sono, al suo interno, 3 Sale del Commiato ed ogni spazio è personalizzabile

per il proprio credo. Nelle Sale, si trova un monitor 38 pollici, dove

tradizionalmente, viene proiettato il manifesto funebre, ma c'è la possibilità di

mettere anche video o una canzone.

I congiunti e i familiari, così, hanno la possibilità di vegliare il proprio caro per

circa 24 ore, fino ad un massimo di 48, anche se non se ne consiglia il

prolungamento oltre questi tempi, per ovvie ragioni igieniche. Ecco quindi, che,

come dicevamo prima, le tecniche di tanatoprassi verrebbero, in queste

occasioni, davvero in aiuto per prolungare la veglia e per offrire il miglior

ricordo del caro scomparso, garantendone un' immagine quanto più dignitosa

possibile, e cercando di alleviare le sofferenze che è necessario spesso

affrontare nel fine vita.

Gli spazi interni sono molto curati, con arredamenti minimalisti ma efficaci per

trasmettere una sensazione di serenità, di quiete, di intimità e di preghiera.

L' ambiente intorno, poi, è degno di nota. La Casa Funeraria nasce all' interno di

una verde pineta, la struttura ha una bella vetrata che offre uno spazio arioso, le

pareti sono dorate, una diversa dall' altra, a testimonianza delle varie

sfaccettature umane. Ci sono anche alcune lastre di vetro, tutte alte uguali:

questo significa che siamo tutti uguali su questa terra.

Abbiamo un percorso, quello dell' acqua, che simboleggia la nascita, ma anche

il percorso della vita, con un paio di ostacoli e un vortice finale, che riporta all'

origine di tutto, come il ciclo di tute le cose.

Certamente, la Casa funeraria è ben diversa da una più semplice Cappella del

Commiato, dove per legge non si può tenere la salma aperta, e che ospita,

quindi, i cadaveri a cassa chiusa; per non parlare delle strutture ospedaliere,

ben più fredde e “ ostiche”.

 

“Qual' è lo scopo della Casa Funeraria? Come cambia, in questo senso, il

rapporto con le persone?”

Se vogliamo dirlo in poche parole, la finalità della Casa Funeraria è trasmettere

questo concetto: umanizzare e valorizzare anche un evento così tanto doloroso,

come l' evento morte. La perdita di un caro congiunto è sempre un evento

traumatico e destabilizzante, ma quello che apprezzano i clienti di una Casa

Funeraria è proprio il calore umano. Il personale mantiene un rapporto

particolare con la famiglia: nella Casa Funeraria, si è a contatto con la famiglia

8 - 10 ore durante la veglia funebre, si ha un rapporto giornaliero e quotidiano,

un rapporto continuativo, se vogliamo, e sicuramente tutto ciò è molto diverso

rispetto alle tradizionali attività che si svolgono in un luogo “freddo” come può

essere l' obitorio, dove il personale dell' impresa funebre si occupa delle

semplice attività ordinarie.

Le persone vedono sicuramente il nostro lavoro in modo diverso. Diciamo che

questa differenza si fa sentire molto. Un tempo, e parlo di 20 o 30 anni fa, si

faceva di tutto per poter vegliare il caro congiunto a casa. Adesso le cose però

sono cambiate: spesso e volentieri gli spazi delle mura domestiche sono quelli

che sono e sono mutate anche le esigenze familiari. Ci sono bimbi piccoli...

oppure, parenti che fanno visita a qualsiasi ora. In una Casa Funeraria è un' altra

cosa, l' ambiente è più intimo e raccolto, si ha tempo a disposizione in un

contesto di “tranquillità.”

Certo, si parla di un contesto più sano, anche igienicamente, anche se le

tecniche di tanatoprassi darebbero indubbiamente un nuovo impulso in questo

senso, contribuendo a migliorare il settore e sensibilizzare verso un' ottica

diversa, per porre massima attenzione sulla cura, sull' igiene, sull' estetica per

offrire un' immagine quanto più serena possibile del caro scomparso.

In questo modo, inoltre, si potrebbero, col tempo, correggere anche molte

concezioni. Il rito funebre sta cambiando, e nonostante il tabù e la riluttanza

verso le tematiche della morte siano sempre presenti (ci permettiamo di

segnalare anche una certa mancanza di valori, soprattutto da parte delle nuove

generazioni), il nostro auspicio è sicuramente quello di poter rivalorizzare e

umanizzare, a livello di costumi e di società, di pensieri, e di credi, questa fase

così importante della nostra esistenza.

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Andrea Pastore 18/03/2022

Regolamentiamo la tanatoprassi

Ci troviamo di fronte ad una società, caratterizzata da una evoluzione socio culturale e da mutamenti in termini di valori e di consuetudini ad essa collegati, il comparto delle Onoranze Funebri non rimane fuori da questo processo che influenza il culto della morte: prolungare la veglia, avere un lutto in un luogo confortevole e personale e non di poca importanza è la possibilità di godere del buon aspetto del caro defunto nel caso di incidenti e lesioni fisiche.

 

Molti sono gli operatori che credono fortemente nella propria professionalità e in un codice deontologico, ciò porta alla consapevolezza dell’esigenza di adeguarsi agli elevati standard delle Nazioni più evolute che vedono, nello sviluppo di nuove figure professionali, quali gli Esperti in tanatoprassi, una grande opportunità di crescita, sia in termini economici che culturali.

 

Non è affatto sciocco considerare la Tanatoprassi un importante bagaglio culturale del futuro pur affondando le proprie radici storiche in epoche lontane, lo  spiega il fatto che sia un'arte già radicata in molti paesi civili:

nel Nordamerica, con oltre il 95% dei corpi trattati, seguito dalla Gran Bretagna con oltre l'80% nelle grandi città e la Francia con una percentuale superiore al 40%.

Possiamo citare anche il Belgio, la Spagna, il Venezuela e, ben presto, anche altri paesi dell'America Latina, nei paesi scandinavi la tanatoprassi viene praticata con una percentuale superiore al 70%, ma con un procedimento diverso, che comporta obbligatoriamente l'autopsia, in alcuni paesi africani, sono diffuse altre forme di conservazione su oltre il 90% della popolazione.

 

Per quanto riguarda il resto dell'Europa, cresce la richiesta di formazione di Tanatoprattori in Germania, Svizzera e, anche, nei paesi dell'Est.

Nel nostro Paese, il primo ponte in tale direzione è stato gettato agli inizi degli anni novanta in Lazio, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Umbria, Campania,  Abruzzo, Sardegna, Sicilia, Trentino Alto Adige ecc.  questo grazie a ASSOTAN (Associazione Italiana di Tanatoprassi), e I.N.I.T. (Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi). Oggi la tanatoprassi è in attesa di una regolamentazione Statale.

La Tanatoprassi, presenta i suoi vantaggi anche nell'ambito della medicina legale, infatti fermando la decomposizione della salma, si fissano i tessuti e le lesioni come in una preparazione istologica, agevolando le indagini.

 

In conclusione, possiamo dire che la tanatoprassi risponde a diverse esigenze, infatti, se da un lato assolve il bisogno umano di onorare il proprio defunto, dall’altro soddisfa un livello igienico completo ed efficace per il periodo della veglia funebre che può protrarsi anche per più giorni.

 

 

 

 

 

 

 

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Barbara Ruscitti 30/11/2023

Come conservo il cadavere?

La conservazione dei cadaveri è una pratica che ha origini antiche e che ha assunto diverse forme e significati nel corso della storia. In alcune culture, come quella egizia, la conservazione dei cadaveri era finalizzata a garantire la sopravvivenza dell'anima nell'aldilà, e per questo si ricorreva a complessi rituali di mummificazione artificiale, che prevedevano l'uso di sostanze chimiche, bende e resine. In altre culture, come quella cristiana, la conservazione dei cadaveri era vista come un segno di santità e di miracolo, e per questo si preferiva lasciare che i corpi si mummificassero naturalmente, grazie all'azione di fattori ambientali o biologici. In entrambi i casi, la conservazione dei cadaveri aveva una valenza religiosa e simbolica, che trascendeva la dimensione materiale e biologica. Oggi, la conservazione dei cadaveri ha perso gran parte di questa valenza, e si pone piuttosto come una questione di ordine sanitario, etico e ambientale. Infatti, i cadaveri sono fonte di potenziali rischi per la salute pubblica, in quanto possono essere veicoli di malattie infettive, e per l'ambiente, in quanto possono inquinare il suolo e le acque con i loro liquami. Per questo motivo, si prevede che i cadaveri siano sottoposti a trattamenti di disinfezione e di conservazione prima di essere sepolti o cremati, al fine di ridurre al minimo questi rischi. Tuttavia, i trattamenti più comunemente usati, come la formalina o il fenolo, hanno degli svantaggi, in quanto sono sostanze tossiche, irritanti e cancerogene, che possono danneggiare sia i lavoratori che li maneggiano, sia i parenti e i visitatori dei defunti, sia gli animali e le piante che entrano in contatto con essi. Per questo motivo, si sta diffondendo sempre di più l'interesse per l'uso di sostanze naturali per conservare i cadaveri, che abbiano una minore impatto negativo sulla salute e sull'ambiente, e che allo stesso tempo garantiscano una buona conservazione dei tessuti e una maggiore dignità dei defunti. Tra queste sostanze, una delle più promettenti è il Fluytan, un prodotto che serve è capace di recuperare la decomposizione dei tessuti organici, sia umani che animali. Il Fluytan ha alcuni vantaggi rispetto alla formalina, come una minore tossicità, una maggiore elasticità e flessibilità dei tessuti, e una migliore preservazione dell'antigenicità per le tecniche speciali di Genetica Forense¹. Il Fluytan si presenta in diverse formulazioni, a seconda dell'uso che se ne vuole fare, e può essere usato in diversi ambiti, come la tanatoestetica, la tanatoprassi, la medicina legale, la tassidermia e la patologia¹. Un altro esempio di sostanza naturale per conservare i cadaveri è l’Ecofluytan, che ha la proprietà di disidratare i tessuti e di impedire la proliferazione dei batteri. L’Ecofluytan viene usato per iniezione intravasale per la conservazione e mummificazione artificiale al contrario il Fluytan può essere usato a livello topico e ha un’azione di preservare un cadavere per 2/3 giorni.  In conclusione, l'uso di sostanze naturali per conservare i cadaveri è una pratica che ha delle implicazioni positive sia dal punto di vista sanitario che ambientale, ma anche dal punto di vista etico e culturale. Infatti, queste sostanze consentono di rispettare la volontà dei defunti e dei loro familiari, di preservare la memoria storica e culturale, e di riscoprire il valore simbolico e spirituale della morte.

maggiori informazioni sul prodotto Fluytan  www.fluytan.it

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