COME SI DIVENTA TANATOPRATTORE PROFESSIONALE: FORMAZIONE ED ESPERIENZA

Julie Carpentieri 17/05/2022 11

In Italia non esistono corsi di laurea o corsi professionali dedicati, motivo per cui L'l.N.I.T. in collaborazione con l'università degli Studi di Roma Tor Vergata ha dato il via ad un progetto pilota per formare i primi Tanatoprattori italiani.

Come sappiamo il tanatoprattore deve essere dotato di un bagaglio di conoscenze e competenze piuttosto ampio: tecniche di conservazione topiche e intravasali;  principi basilari di psicologia, conoscenza di norme in materia di disciplina funeraria, principi di anatomia.

 

La formazione dei Tanatoprattori, in linea con l'unico corso pilota già effettuato, e in linea con l'analoga formazione a livello Europeo dovrà seguire il seguente percorso teorico pratico, una volta che tale attività sia stata legalmente  riconosciuta.

 

La formazione teorica avrà una durata minima di 150 ore così distribuite:

1° Storia e teoria della cura e della conservazione. Durata minima: 60 ore.

2° Anatomia. Durata minima: 21 ore.

3° Medicina legale. Durata minima: 21 ore.

4° Microbiologia, igiene, tossicologia. Durata minima: 12 ore.

5° Istologia, anatomia patologica. Durata minima: 10 ore.

6° Regolamento Polizia Mortuaria Durata minima: 10 ore.

7° Elementi di gestione. Durata minima: 10 ore.

8° Scienze umane della morte. Durata minima: 6 ore.

Totale: 150 ore.

La formazione pratica in materia di conservazione, della durata minima di 200 ore equivalente a 100 operazioni di conservazione su casi reali, è impartita da tanatoprattori autorizzati.

Tale formazione deve essere integrata da un insegnamento pratico in arte ricostruttiva della durata minima di 20 ore.

La formazione teorica e pratica in materia di conservazione deve essere stata completata dai candidati al diploma nazionale di tanatoprattore per un periodo di 12 mesi consecutivi.

 

L'esame per l'accesso al diploma nazionale di tanatoprattore deve prevedere prove teoriche e prove pratiche.

 

 

Per accedere al corso sarà necessario superare un test di ingresso finalizzato ad una prima selezione dei candidati più motivati e più predisposti all’oggetto formativo.

La Commissione d’esame sarà composta da un rappresentante del Ministero della Salute, un Anatomo patologo, un docente Universitario di medicina Legale, e 2 tanatoprattori.

 

Il presidente della Commissione verrà individuato tra i membri della commissione stessa.

 

L'aspetto formativo riteniamo sia fondamentale e imprescindibile affinché venga raggiunto

l'obbiettivo primario: “immettere sul mercato professionisti seri e preparati”. Di contro, oggi è

usuale che impresari funebri e persone estranee al settore, partecipino a corsi di 5/7 giorni senza alcun esercizio pratico su casi reali né con adeguate nozioni, con il risultato che questa pratica porta nocumento e pregiudizio ad un settore che richiede alta professionalità.

 

E' del tutto evidente che le disastrose conseguenze di un cattivo servizio giustificano largamente una iniziativa di regolamentazione sull’accesso alla professione.

 

A dimostrazione invece del grande interesse per una rigida formazione professionale è significativo che ad oggi abbiamo più di 400 iscritti al corso di tanatoprassi in progetto (speriamo a breve riconosciuto) provenienti dai più diversi settori compreso quello sanitario.

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L'l.N.I.T. è pronto a ripartire al più presto, confidando in una regolamentazione che qualifichi la formazione rilasciando cosi diplomi finalmente riconosciuti dallo stato.

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Sandra Bergamelli 10/07/2021

Tanatoestetica. Albo Tanatoprattori: “No a sovrapposizioni. La tanatoestetica è un ramo della tanatoprassi e non una professione a se. Solo tanatoprattori abilitati potranno esercitare”

In un documento interno  della Commissione di ordine nazionale del tanatoprattore O.N.T. si fa il punto sulla diffusione della tanatoestetica. “Chi esercita prestazioni tanatopratiche senza essere un tanatoprattore abilitato, rischia oggi di incorrere nell’esercizio abusivo di professione”.


 
“Com’è ben noto,  per effetto della nuova Legge sulla disciplina funeraria di prossima uscita è individuata la professione del tanatoprattore. Detta professione dovrà poi essere istituita con la procedura prevista”.
 
“Primo assunto – si precisa -: la pratica della sola tanatoestetica  non sarà istituita, è la tanatoprassi ad esserlo, e la tanatoestetica ha senso solo dopo un corretto trattamento di conservazione igienica del corpo del defunto.  Per la figura professionale del tanatoprattore : la fase istitutiva dovrà seguire il previsto iter normativo sia relativo alla definizione del profilo che del percorso formativo. Allo stato, con nota della Commissione O.N.T.  al Ministero della Salute,  del 5 maggio scorso, si chiarisce che: “Ne consegue che in assenza del profilo della figura del tanatoesteta, la relativa attività professionale non può essere esercitata, a meno che il professionista che pratica la tanatoestetica non sia in possesso di Diploma di tanatoprassi e successiva abilitazione””.

 
“Secondo assunto – precisa la commissione d’Albo O.N.T. - : la tanatoestetica è un’attività complementare della tanatoprassi e come tale può essere posta in essere solo da tanatoprattori professionisti. Si chiarisce, a tal proposito che: “La definizione delle funzioni caratterizzanti la nuova professione della tanatoprassi avviene evitando parcellizzazioni e sovrapposizioni di altre professioni non' riconosciute o con le specializzazioni della stessa””.
 
“Posto che – puntualizza - , con ogni evidenza, le prestazioni tanatoestetiche sono nella competenza dei tanatoprattori regolarmente abilitati, nella creazione di nuove figure professionali non potrà darsi una parcellizzazione o sovrapposizione per tale tipologia di prestazioni”.
 
“Coerentemente – conclude -  questa Commissione d’albo nazionale, assicurerà tutti i contributi necessari affinché il Ministero della Salute e la Conferenza Stato – Regioni possano disporre di ogni elemento utile ad evitare sovrapposizioni o parcellizzazioni con le competenze dei tanatoprattori, essendo chiaro che il trattamento di tanatoestetica costituisce ambito di attività propria della tanatoprassi. Resta invece di tutta evidenza che chi esercita prestazioni tanatopratiche senza essere un tanatoprattore abilitato, rischia oggi di incorrere nell’esercizio abusivo di professione”.

 

(Questo il punto della Commissione nazionale dell’O.N.T. Ordine Nazionale Tanatoprattori del 30 Aprile 2021).

 

Il parere dell’l.N.I.T. Istituto Nazionale Italiano Tanatoprassi:

Molte professioni, tra cui quelle tecniche, possono essere svolte solo in presenza di determinate abilitazioni rilasciate e/o riconosciute dallo Stato.

Esistono, infatti, professioni  “non regolamentate”, per il cui esercizio non è richiesto un determinato titolo professionale, che possono essere esercitate da chiunque, fatto salvo l’assolvimento di determinati obblighi informativi a tutela del consumatore.

Altra cosa sono, invece, le professioni  “regolamentate”, ovvero quelle per il cui esercizio è necessario uno specifico titolo di studio, una particolare abilitazione ovvero un’iscrizione ad un determinato Albo od elenco (cfr. art. 33, comma 5 Cost. e art. 2229 c.c.), la cui sussistenza ammette il professionista allo svolgimento di tutte le attività riservate alla categoria.

  In Italia non è possibile fare il lavoro che si vuole senza le dovute autorizzazioni: per alcune professioni, infatti, occorre una speciale abilitazione che viene rilasciata direttamente dallo Stato dopo il superamento di un apposito esame oppure al conseguimento di uno specifico titolo. Contravvenire a queste norme significa incorrere in un vero e proprio reato: l’esercizio abusivo della professione.

In pratica, chi vuole diventare tanatoprattore, o comunque esercitare la tanatoestetica, può farlo solamente a determinate condizioni che, se non rispettate, fanno scattare il reato. Purtroppo in Italia sono tanti i professionisti che si spacciano per tali ma che, in realtà, non hanno le carte in regola per poter esercitare.

Occorre sottolineare che la professione del tanatoprattore è soggetta all’iscrizione all’ordine professionale o Albo, nonché all’iscrizione presso le relative Casse previdenziali.

L’iscrizione consente loro di svolgere le attività tipiche della professione .

Possiamo dire che la vigilanza da parte degli Ordini ci preserva da prestazioni professionali che, se escluse dal controllo, non garantiscono quei modelli qualitativi e rigorosi necessari alla tutela dell’interesse generale e della professionalità della maggior parte di coloro i quali hanno fatto della professione una scelta di vita.

Ad ogni buon conto, nel dubbio, possiamo sempre consultare gli ALBI, anche on line, per verificare la relativa iscrizione del professionista a cui abbiamo dato fiducia e mandato.

 

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Chiara Ricciarelli 17/05/2021

Un Centro nazionale di servizi di Igiene Funeraria

 tanatoprattori professionisti di pronto intervento

 

I tanatoprattori professionisti della Italtan a disposizione del sistema funerario per applicare, all’ interno delle case funerarie, delle strutture sanitarie, e nei domicili le utili tecniche di conservazione ed igiene della salma tipiche della Tanatoprassi.

Che importanza assume oggi la figura del tanatoprattore all’ interno del settore funebre italiano? Benchè si sia già fatta sentire, prepotentemente, l'esigenza di uniformare a livellonazionale una legislazione ancora frammentaria relativa alle norme fondamentali sul settore funerario e sulla tanatoprassi, il complesso ed articolato disegno di legge che ne è conseguito è ancora fermo e stagnante all’ esame delle Camere. Ma nella pratica, il discorso è ben altro.

Nella pratica, infatti, il fenomeno delle Case Funerarie, nato nei paesi anglosassoni, ha fatto la sua bella comparsa anche in Italia, diffondendosi a macchia d’olio, soprattutto nel Settentrione e prendendo piede un po’ ovunque: la Casa Funeraria, ambiente accogliente, dove poter dare l’ estremo saluto al caro scomparso, in silenzio, raccoglimento e meditazione, offrendo la possibilità di un vero e proprio luogo di memoria, per creare una nuova concezione del rito funebre, ben lontano dai tradizionali luoghi, come le mura domestiche e i freddi obitori.

Ma sela società moderna ha senza dubbio necessità delle Case Funerarie, che umanizzano e sdogmatizzano lentamente il doloroso evento morte - vissuto ancora, purtroppo, come un tabù -; altrettanto vero è che una Casa Funeraria che si esime dall’ applicazione delle utili tecniche di Tanatoprassi, possiamo quasi dire che venga meno alla sua finalità principale, al suo scopo ultimo.

Ci spieghiamo meglio: noi come Italtan siamo fermamente convinti che il ruolo della disciplina della Tanatoprassi all’ interno di una Casa Funeraria è tutt’ altro che secondario, ma, bensì, essenziale per riuscire a perseguire il fine per il quale, d’ altronde, nasce il concetto di Casa Funeraria stessa, quello di ridare dignità alla morte.

Essenziali e propedeutiche al giusto “funzionamento” di una Casa Funeraria, le tecniche di Tanatoprassi, ossia quell'insieme di cure rivolte alla salma prima delle esequie - in termini di igiene, di conservazione e di presentazione estetica -, svolgono la funzione di preservare il corpo il più a lungo possibile, in condizioni di sicurezza, e di trattare la salma in modo da renderla, esteticamente, il più vicina possibile a rappresentare un’ immagine serena del defunto, laddove, e questo succede sia in casi straordinari che ordinari (pensiamo al deturpamento di un corpo causato da una malattia o da un incidente), nelle ore che seguono immediatamente l’ evento morte, essa subisce naturalmente una - più o meno - repentina trasformazione, con la fuoriuscita di liquidi organici o la presenza di vapori nauseanti, che la rendono, se non trattata, ai limiti della decenza e della presentabilità. Ossia, in altre parole, la Tanatoprassi ha lo scopo di umanizzare l’ evento morte, volendone cancellare o alleggerire (anche agli occhi dei cari, della famiglia o degli amici) i segni inevitabili della sofferenza.

Ecco perché crediamo fermamente che le Case Funerarie, senza la pratica della Tanatoprassi, non svolgono completamente la loro funzione, ossia quella di riportare il povero “caro scomparso” ad essere protagonista”, con grande dignità, dell’ inevitabile ultima fase della propria esistenza.

E noi di Italtan ci battiamo da sempre in questa direzione, non solo augurandoci che le prossime tendenze mutino completamente, in modo radicale e rivoluzionario, il concetto della morte e il relativo rito funebre; ma lo facciamo anche, e soprattutto, tramite azioni concrete, ossia mettendo direttamente i nostri tanatoprattori - professionisti formati con corsi altamente qualificati e riconosciuti, abilitati ad esercitare ed operare la professione -, a disposizione di tutte quelle strutture e Case Funerarie che vogliono contribuire a diffondere questa nuova cultura dell’ evento morte.

I nostri esperti sono a disposizione in tutta Italia, Isole comprese, 24 h su 24, mettendo a servizio la propria competenza e professionalità, ed eseguendo, ovviamente, tutti gli interventi di Tanatoprassi con le regolari e necessarie autorizzazioni sanitarie, il cui ottenimento ed ottemperanza è curato direttamente da Italtan.

 

Per avere ulteriori informazioni sull’ essenziale ruolo del Tanatoprattore all’ interno di una Casa Funeraria, oppure per richiedere l’ intervento di un nostro professionista in struttura, contattaci con le seguenti modalità: 

Mail   italtansrl@gmail.com

N. verde  800.136.086 / cell 392.18.18.118

Wathsapp  366.433.4454

 

 

 

 

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Redazione TanMagazine 17/09/2020

L’O.N.T. Ordine Nazionale Tanatoprattori presenta il nuovo codice deontologico

Composto da 43 articoli detta linee di indirizzo vincolanti per tutti i Tanatoprattori riconosciuti.

Pronto il nuovo Codice deontologico per i tanatoprattori. A presentarlo sarà l’Ordine Nazionale Tanatoprattori  (O.N.T.). Il nuovo Codice, composto da 43 articoli, oltre ai tradizionali precetti deontologici, tra i quali quelli che ribadiscono il fermo 'no' alle Imprese funebri di utilizzare tanatoprattori  per allacciare rapporti di servizio con le strutture sanitarie, detta linee di indirizzo vincolanti per tutti i tanatoprattori  italiani in tema di educazione alla Cura della salma e rapporti con l’ambiente, sicurezza della famiglia e prevenzione del rischio infezioni,  oltre a fenomeni quali l'abusivismo e il prestanomismo.

"L'ordinamento della professione, che aggiorna quello redatto nel 2015 - spiega in una nota Andrea Fantozzi, presidente dell’ ASSOTAN Associazione Italiana Tanatoprassi  - è frutto di un lungo e approfondito confronto all'interno della categoria attenta a recepire e fornire risposte adeguate alle tante tematiche di interesse settoriale che i progressi della Tanatoprassi e l'esercizio quotidiano della professione portano all'attenzione dei tanatoprattori ". Per la prima volta al Codice deontologico sono allegati due regolamenti sull'esercizio della professione tanatopratica quali la pubblicità  e il conflitto di interesse. "Abbiamo voluto ridisegnare un Codice - ha aggiunto Fantozzi - sviluppando quelle tematiche che inevitabilmente entreranno a far parte del bagaglio culturale e professionale dei tanatoprattori italiani. Non si è trattato quindi solo di un intervento di maquillage del Codice del 2015. Ma - conclude Fantozzi - abbiamo cercato di realizzare un documento che ribadisca con forza il concetto che, nella tutela della professione, il tanatoprattore è comunque portatore di un progetto, dove la cura della salma è saldamente correlata al rapporto di fiducia con il sistema sanitario e il  familiare ".

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Patricia

Sono interessata al vostro corso 18/06/2023
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Patricia

Sono interessata al vostro corso 18/06/2023
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Patricia

Sono interessata al vostro corso 18/06/2023
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Valeria Sperotto

Buongiorno Sono Valeria Italo-brasiliana,abito in Arsiè-bl da 9 anni,sono nata in Brasile il 31/03/1983. Vorrei più informazioni sul corso, dove si trova la scuola,costo? Ho fatto un primo corso a Budapest 60 ore pratiche,ma vorrei specializzarmi di più. Grazie. 19/06/2023
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Valeria Sperotto

Buongiorno Sono Valeria Italo-brasiliana,abito in Arsiè-bl da 9 anni,sono nata in Brasile il 31/03/1983. Vorrei più informazioni sul corso, dove si trova la scuola,costo? Ho fatto un primo corso a Budapest 60 ore pratiche,ma vorrei specializzarmi di più. Grazie. 19/06/2023
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Giada

Sono interessata e vorrei ricevere informazioni, gentilmente contattatemi. Grazie 11/02/2024
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e

Vorrei essere contattato 25/03/2024
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EMANUELE

Vorrei essere contattato 25/03/2024
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EMANUELE

Sarei interessato al corso, vorrei essere contattato. Grazie 04/04/2024
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Marino serafini

Mi interessa 17/09/2024
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Luciano

Salve buongiorno,sono un sanitario O.S.S.S. con studi conseguiti Università Cattolica del Sacro Cuore Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli ,sono anche make up artist fx e sarei molto interessato al corso di tanatoestetica in collaborazione con l'università degli Studi di Roma Tor Vergata,vorrei specializzarmi in questa pratica e sarebbe un vero piacere avere vostre info per email grazie. 22/11/2024
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