I miracoli della Tanatoplastica

Nicolas Tiburzi 16/09/2021 0

Aperta la tomba di Carlo Acutis, il corpo è davvero incorrotto o c’è altro dietro?

 

Dopo tante dicerie sul corpo incorrotto di Carlo Acutis, una nota del Vescovo di Assisi,  spiega che non risponde a verità che il corpo del prossimo beato sia stato trovato incorrotto: “All’atto dell’esumazione nel cimitero di Assisi, avvenuta il 23 gennaio 2019 in vista della traslazione al Santuario,  – spiega monsignor Sorrentino – esso fu trovato nel normale stato di trasformazione proprio della condizione  cadaverica. Non essendo tuttavia molti gli anni della  sepoltura,  il corpo, pur trasformato, ma con le varie parti ancora nella loro  connessione anatomica,  è stato trattato con quelle  tecniche di conservazione e di integrazione solitamente praticate per esporre con dignità alla venerazione dei fedeli i corpi dei beati e dei santi.  Un’operazione che è stata svolta con arte e amore. Particolarmente riuscita la ricostruzione del volto con maschera in silicone.  Con specifico trattamento è stato possibile recuperare la reliquia preziosa del cuore che sarà utilizzata nel giorno della beatificazione”. 

 

Il corpo di Padre Pio è incorrotto o no? Rispondono i periti del Vaticano

Di recente molte persone si chiedono se i resti mortali di Padre Pio siano incorroti o la salma è stata ricostruita Un fatto curioso: nessuna autorità della Chiesa ha mai dichiarato che il corpo di Padre Pio sia miracolosamente incorrotto, eppure vari siti cattolici divulgano questa “informazione” e portano milioni di persone a crederci.

La faccia di padre Pio, di colore vivido, con una bella barba e con un’espressione quasi viva, semplicemente, non è la sua. Si tratta, infatti, di una maschera di silicone realizzata dalla Gems Studio, azienda londinese specializzata nella ricostruzione di volti in silicone di personaggi famosi per gli usi più vari: uno dei suoi maggiori clienti è il museo delle cere di Madame Tussaud. Come ben spiega il sito religioso ‘Fides et Forma', quello di padre Pio non affatto un volto vero "coperto da una sottilissima maschera di silicone", bensì una "finta testa di silicone scolpita ex novo".

 

Per rispetto nei confronti di tutti coloro che accompagnano il nostro lavoro, presentiamo quindi il parere dei periti del Vaticano sul corpo del nostro venerato Padre Pio.

Il primo da ascoltare è Stefano Campanella, giornalista, scrittore e direttore di Teleradio Padre Pio e Padre Pio TV. Gli intervistati sono i membri della commissione di periti designati dal Tribunale Ecclesiastico per la questione.

 

In che condizioni è stato trovato il corpo dopo l’esumazione?

Ha risposto a questo dubbio Nazzareno Gabrielli, perito del Vicariato di Roma per la conservazione dei santi e biochimico al servizio della Santa Sede. 

Gabrielli ha spiegato che quando è stata aperta la bara di Padre Pio si è verificato che:

  • la pelle del volto esisteva ancora;
  • c’erano ancora orecchie e labbra;
  • c’erano barba e baffi;
  • non c’erano più gli occhi né il naso;
  • la testa, il tronco e il bacino erano in buone condizioni;
  • gli arti inferiori erano molto deteriorati.

L’aspetto che ha sorpreso maggiormente tutti i membri della commissione durante l’esame è stata l’assenza assoluta di cattivi odori.

Secondo il vescovo diocesano, Domenico D’Ambrosio, che ha seguito l’esumazione, la parte superiore del cranio era parzialmente scheletrica, il mento era perfetto e il resto del corpo era ben conservato.   

Il corpo ha ricevuto qualche trattamento dopo l’esumazione?

Sì, il corpo di Padre Pio ha ricevuto un trattamento chimico per rimanere conservato dopo l’esumazione. Gabrielli ha rivelato che è stata applicata “una soluzione di prodotti conservanti”. La procedura è stata completata con creosoto, acido benzoico ed essenza di trementina.

Il corpo è stato avvolto con fasce imbevute in una soluzione chimica imbalsamatrice, tranne la testa. In seguito è stato collocato su un materasso pieno di gel di silice, per assorbire l’umidità.

È stato infine collocato in un’urna con una tecnologia speciale: l’aria all’interno è stata sostituita da nitrogeno, che evita qualsiasi processo di ossidazione e inibisce lo sviluppo di microflora batterica e funghi aerobi.

È stato verificato qualcosa di soprannaturale nelle condizioni del corpo?

Ha risposto a questa domanda fondamentale Orazio Pennelli, medico legale. Dal 1977 al 2005 è stato direttore sanitario della Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale fondato da Padre Pio.

“Spero di non scandalizzare nessuno nell’affermare che è andata delusa la umana speranza, penso intimamente nutrita da ciascuno di noi, di trovare il suo corpo incorrotto od almeno di scoprire in esso qualche segno soprannaturale. Purtroppo le trasformazioni naturali, che pur hanno rispettato le sue umane sembianze, hanno cancellato ogni traccia dei ‘sacri sigilli’ che il Signore aveva impresso su ‘quel corpo’ che per mezzo secolo ha racchiuso la ‘vera essenza della Croce’ e che è stato il ‘crogiuolo di immensi doni spirituali’”.

In altre parole, intimamente nutre la speranza che ci sia qualche fattore soprannaturale in relazione ai resti mortali di Padre Pio, ma come scienziato non è in possesso di alcun indizio per poterlo affermare.

Proprio così. Padre Pio è stato un uomo di straordinaria santità, con una vita piena di sofferenze e umiliazioni. Ha anche manifestato vari doni straordinari e ha compiuto molti miracoli. Per questo alimentare illusioni sui suoi resti mortali è del tutto superfluo, e non aiuta nessuno ad essere un cristiano migliore.

Non dobbiamo essere come certi tipi di protestanti, ansiosi di credere al primo evento soprannaturale che viene annunciato loro. La fede cattolica è innanzitutto la chiamata ad essere santi nella banalità del quotidiano. Ci sono numerosi e bellissimi eventi soprannaturali che circondano il cattolicesimo – la Sacra Sindone, ad esempio, è una reliquia che la scienza non riesce a spiegare. Bisogna però essere sempre equilibrati e prudenti in relazione ai miracoli che la Chiesa non conferma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Chiara Ricciarelli 03/02/2021

Fluytan un collaboratore eccellente all'interno delle Case Funerarie e non solo.

IL FLUYTAN: RIVOLUZIONARIO FISSATIVO DALLE SORPRENDENTI

PRESTAZIONI!

In questo articolo, conduciamo una panoramica e un' analisi sul FLUYTAN,

fissativo innovativo utilizzabile nel settore funerario (pensiamo alla

Tanatoprassi e Tanatoestetica), ma anche nell'istologia, nell'istopatologia e

nelle tecniche di immunoistochimica. Il FLUYTAN è una validissima

alternativa alla Formalina: scopriamo perché.

 

Esistono fissativi non tossici che permettono di essere utilizzati in una pluralità di

campi, come nel settore funerario, nell'istologia, nell'istopatologia e nelle tecniche

di immunoistochimica?

Oggi la formalina è uno dei fissativi più comunemente usati per la protezione della

materia organica: questo fissativo generalmente è usato diluito con acqua e / o

alcool.

Abitualmente, la formalina viene impiegata come Formalina tamponata al 10%,

prodotto semplice ed economico sì, ma non privo di effetti indesiderati, come alta

tossicità, effetti dannosi sul sistema nervoso e mutageni, irritazioni per pelle e

mucose.

Anche a livello di efficacia d' impiego, l' effetto della formalina non è molto

duraturo nel tempo. Essa infatti viene consumata durante il suo processo

d'azione, in cui il lavoro della luce e dell'ossigeno ne determinano la conversione

in acido formico.

Non solo. La formalina è anche una sostanza tossica. Il pericolo per la salute

umana è stato pienamente confermato anche dall'Agenzia internazionale per la

ricerca sul cancro (AIRC) che nel 2004 l'ha inclusa nell'elenco delle sostanze con

cancerogenicità accertata per la specie umana.

Esiste quindi un' alternativa efficace? Sì, il FLUYTAN, che nasce appunto come

fissativo alternativo.

Vari studi ed esperimenti condotti su cadaveri di animali, sia vertebrati che non,

ma anche nel campo dell'anatomia umana, come conservazione dei cadaveri,

hanno dimostrato la sua utilità ed efficacia.

L' utilizzo del FLUYTAN, infatti, diluito con alcol isobutilico (caratterizzato da bassa

tossicità) e glicerina, è stato sottoposto ad analisi, secondo una scadenza

temporale determinata dai 3 mesi ad un anno.

Dopo una valutazione, in comparazione delle due sostanze, della qualità delle

immagini citistologiche convenzionali in alcuni tipi di campioni di tessuto e il

 

confronto delle prestazioni, dopo tempi fissi diversi e in condizioni di

conservazione, il FLUYTAN ha dimostrato la sua piena efficacia.

Come? Con un' ottima conservazione nel tempo, a temperatura ambiente, di

forma, volume e colore e senza fenomeni putrefattivi del cadavere, per un periodo

medio di oltre sei mesi.

 

Ma c'è di più. Il FLUYTAN, oltre a non essere tossico come la Formalina, fa sì che

non sia necessario, successivamente, nessun altro metodo di conservazione sul

cadavere, garantendo una pluralista di applicazioni (sopra o sotto cute, vascolare

o ad immersione).

Il FLUYTAN in definitiva mantiene e preserva il cadavere, consentendone il

successivo trattamento, conservazione e colorazione dei suoi tessuti utilizzando

più tecniche. Questo fissativo, oltre ad agire rapidamente e ad essere efficace a

lungo, non è tossico per gli occhi, la pelle e il tratto respiratorio, al contrario della

formalina, configurandosi quindi come ottima alternativa.

D' altronde, il FLUYTAN è un fissativo sorprendente e rivoluzionario, utilizzabile in

una pluralità di contesti e discipline.

Nel settore cimiteriale, infatti, il FLUYTAN è concepito come soluzione al

problema della fuoriuscita di liquami cadaverici da cimiteri o tombe a terra.

Tramite l' applicazione diretta sulle parti da trattare, si elimina in pochi minuti il

problema degli odori sgradevoli generati dal liquido che fuoriesce dalla tomba

cimiteriale.

In secondo luogo, il FLUYTAN permette la conservazione del cadavere,

contrastando la proliferazione di batteri e funghi: il corpo può essere preservato

per 2/4 giorni senza che compaiano i segni di decomposizione in assenza di

sistemi o ambienti di refrigerazione. Queste caratteristiche rendono il FLUYTAN

particolarmente adatto per i trattamenti di tanatoestetica e tanatoprassi,

permettendo così di ottenere e mantenere un colore della salma il più possibile

naturale.

ll corpo trattato con FLUYTAN, poi, ha un notevole grado di elasticità e flessibilità

del tessuto, garantendo la possibilità di svolgere tecniche di tanatoprassi su tutti i

tipi di cadaveri. Questa sostanza garantisce una corretta igiene del corpo e

un'evidente naturalezza, elasticità e flessibilità.

 

Ma non solo, il FLUYTAN trova applicazione anche nella ricerca genetica forense

e nella tassidermia.

In medicina legale, infatti è pratica comune che i tessuti biologici fissati in

formalina e possibilmente incorporati nella paraffina debbano talvolta essere

utilizzati come fonte di DNA.

Come abbiamo già detto la formalina è certamente uno dei fissativi più popolari,

ma purtroppo nel tempo questa ha un negativo effetto di degradazione chimica sul

 

DNA, di cui diversi studi hanno dimostrato una significativa perdita di quantità di

informazioni utili dei campioni di tessuti in essa mantenuti.

Rispetto alla formalina, quindi, il fissativo FLUYTAN garantisce una migliore

preservazione degli acidi nucleici e non interferisce particolarmente con le

eventuali indagini medico legali e tossicologiche, in quanto non altera le molecole

esogene eventualmente presenti nei tessuti/fluidi biologici e non disturba la

determinazione dell’alcol etilico. Ciò rende sicuramente il FLUYTAN alleato anche

delle indagini di “molecular profiling”.

Infine, in tassidermia il FLUYTAN permette di conservare nel tempo le “pelli da

studio”, di preservarne il materiale biologico, per renderlo disponibile agli scienziati

per le loro ricerche, e di conoscere più approfonditamente l’anatomia animale.

 

MA VEDIAMO ORA NEL DETTAGLIO COME PUO' ESSERE UTILE ALL'INTERNO DELLE CASE FUNERARIE

E’ la soluzione idonea per una conservazione delle salme, per un periodo che oscilla tra due e quattro giorni. Paralizza il processo di putrefazione, permettendo di esporre il cadavere a temperatura ambiente, senza dover ricorrere alla  conservazione in ambienti refrigerati. Agisce dando grande elasticità ai tessuti, facendo sparire il rigor mortis, attenuando la lividità cadaverica. Per il suo utilizzo non è necessario pulire il cadavere, si applica in modo topico con cotone su tutto il corpo e con profusione sul viso. E' un ottimo conservante che consente di eliminare la lividità cadaverica totalmente. È stato concepito per essere utilizzato in Case Funerarie come in ospedali e domicili.

 

 F L U Y T A N ®

F l u y t a n   p e r  il  s e t t o r e  f u n e r a r i o .

-Tecnica Fluytan di presentazione (FTP) È un procedimento che permette di migliorare e semplificare le operazioni di preparazione del cadavere per la sua esposizione. La sua applicazione è molto semplice, potendosi realizzare anche nel domicilio del defunto in presenza dei familiari, senza la necessità di nessun altro tipo di mezzo ausiliario. L’operazione consiste nello  spalmare con una spugna, o con il contenitore spray già presente nella confezione , circa 25 ml di FLUYTAN TOPIC sul viso, 200 ml per il corpo e altri 5 ml per ogni mano, praticando, simultaneamente, un massaggio nelle suddette zone, per facilitarne la penetrazione epidermica. Questa operazione si realizza in un tempo inferiore ai 5 minuti con un costo minimo di prodotto. Il primo effetto che si ottiene è la scomparsa del “rictus cadaverico”, o la prevenzione della sua comparsa, a seconda della tempistica con cui il prodotto viene applicato, dona l'impressione di non essere di fronte ad un cadavere, bensì ad una persona addormentata. Grazie alla sua applicazione, le operazioni di chiusura degli occhi e della bocca diventano particolarmente agevoli. Inoltre, qualora il cadavere presentasse macchie ipostatiche, o lividi sul volto o sulle mani, queste possono essere eliminate insistendo con il FLUYTAN nella zona interessata esse spariranno dopo qualche decina di minuti.

VANTAGGI

· Prodotto atossico

· Non è necessario dopo l’applicazione nessun altro metodo di conservazione

· Elimina la lividità cadaverica

· Permette una facile applicazioneper via:

* sopracutanea

* sottocutanea

* vascolare

 · Sostituisce completamente la Formalina

 Insomma, il FLUYTAN è un eccellente conservante e fissativo dei tessuti organici, dalle sorprendenti proprietà, alternativa validissima alla formalina.

FLUYTAN è un prodotto distribuito da Italtan SRL. Per conoscere i dettagli e tutte le informazioni utili, puoi visitare  www.fluytan.it

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Redazione Tan Magazine 17/09/2020

L'importanza dell'ultima immagine

Non appartengo al settore funerario. Mi occupo d’immagine. Immagine di vivi e non di defunti. Fino a non molto tempo fa, ignoravo tutto della tanatoprassi e guardavo con una certa diffidenza tutto ciò che era legato all’attività funebre, attività che consideravo come un male necessario. Necessario, ma sempre un male. Penso tutt’ora che il mio atteggiamento fosse comune a molta gente. Come molte persone, non ero per nulla attratto dal vedere i cadaveri anche se la mia professione mi aveva portato su vari scenari di guerra e calamità naturali dove dolore e morte facevano regolarmente parte dello scenario. Ma in quel caso era diverso: il contatto con la morte apparteneva alla sfera della professione. Era routine.

Dopo essermi avvicinato alla tanatoprassi, sempre per professione, mi sono posto una domanda: perché molte persone sono riluttanti ad avvicinarsi al corpo di un loro caro defunto? Perché sono insensibili? Non penso. La ragione è che l’immagine che vogliono conservare, che vogliono ricordare del loro caro non è quella del morto. La fissità del viso di un cadavere ha una grande forza espressiva e spesso, vi si legge in maniera inesorabile sofferenza e dolore. Si vogliono ricordare immagini di momenti felici. Eppure quell’immagine, quell’espressione sul letto di morte o nella bara, vista anche per un attimo, t’insegue e ti perseguita.

Ed è lì che tanatoprassi e tanatoestetica possono svolgere un importante ruolo sociale e di civiltà: curandone l’aspetto si ridà ad una persona, perché sempre di persona si tratta, la dignità che non di rado aveva perso nell’ultimo periodo della sua vita.

Il mondo di oggi è un mondo dove la cura dell’immagine è quasi portata ad esasperazione. Prodotti per l’estetica, la cura del corpo e del viso non conoscono crisi. La cura dell’immagine diventa una priorità impostata dai rapporti professionali e sociali e non si capisce perché questa cura non dovrebbe riguardare proprio l’ultima immagine che uno lascia di se. Chi rimane dovrebbe percepirlo come un segno di rispetto, un obbligo morale.

Tanatoestetica e tanatoprassi dovrebbero diventare una prassi e non l’eccezionalità. Prassi lo sono già in America e lo stanno diventando nel Regno Unito in Francia e in altri paesi europei. Sono personalmente convinto che se la gente fosse correttamente informata non avrebbe difficoltà ad aderire a patto che non venga spaventata da una terminologia sconosciuta e persino intrigante. Si dovrebbe semplicemente parlare di cure di conservazione come accade in Francia dove la stessa legge recita: “soins de conservation”.

I popoli antichi consideravano la nascita e la morte come due momenti fondamentali ai quali partecipava tutta la comunità. L’era moderna, che ha progressivamente disgregato le comunità, anche quella familiare, tende a limitare le forme e i momenti di partecipazione. Ritrovarsi e magari riallacciare rapporti da tempo affievoliti può essere una grande opportunità e la tanatoprassi può ridare una serenità familiare in un momento così delicato come quello del commiato.

Per avere successo in società si dice che bisogna “nascere bene” a chi ci lascia deve essere consentito “morire bene”.

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Andrea Pastore 18/03/2022

Regolamentiamo la tanatoprassi

Ci troviamo di fronte ad una società, caratterizzata da una evoluzione socio culturale e da mutamenti in termini di valori e di consuetudini ad essa collegati, il comparto delle Onoranze Funebri non rimane fuori da questo processo che influenza il culto della morte: prolungare la veglia, avere un lutto in un luogo confortevole e personale e non di poca importanza è la possibilità di godere del buon aspetto del caro defunto nel caso di incidenti e lesioni fisiche.

 

Molti sono gli operatori che credono fortemente nella propria professionalità e in un codice deontologico, ciò porta alla consapevolezza dell’esigenza di adeguarsi agli elevati standard delle Nazioni più evolute che vedono, nello sviluppo di nuove figure professionali, quali gli Esperti in tanatoprassi, una grande opportunità di crescita, sia in termini economici che culturali.

 

Non è affatto sciocco considerare la Tanatoprassi un importante bagaglio culturale del futuro pur affondando le proprie radici storiche in epoche lontane, lo  spiega il fatto che sia un'arte già radicata in molti paesi civili:

nel Nordamerica, con oltre il 95% dei corpi trattati, seguito dalla Gran Bretagna con oltre l'80% nelle grandi città e la Francia con una percentuale superiore al 40%.

Possiamo citare anche il Belgio, la Spagna, il Venezuela e, ben presto, anche altri paesi dell'America Latina, nei paesi scandinavi la tanatoprassi viene praticata con una percentuale superiore al 70%, ma con un procedimento diverso, che comporta obbligatoriamente l'autopsia, in alcuni paesi africani, sono diffuse altre forme di conservazione su oltre il 90% della popolazione.

 

Per quanto riguarda il resto dell'Europa, cresce la richiesta di formazione di Tanatoprattori in Germania, Svizzera e, anche, nei paesi dell'Est.

Nel nostro Paese, il primo ponte in tale direzione è stato gettato agli inizi degli anni novanta in Lazio, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Umbria, Campania,  Abruzzo, Sardegna, Sicilia, Trentino Alto Adige ecc.  questo grazie a ASSOTAN (Associazione Italiana di Tanatoprassi), e I.N.I.T. (Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi). Oggi la tanatoprassi è in attesa di una regolamentazione Statale.

La Tanatoprassi, presenta i suoi vantaggi anche nell'ambito della medicina legale, infatti fermando la decomposizione della salma, si fissano i tessuti e le lesioni come in una preparazione istologica, agevolando le indagini.

 

In conclusione, possiamo dire che la tanatoprassi risponde a diverse esigenze, infatti, se da un lato assolve il bisogno umano di onorare il proprio defunto, dall’altro soddisfa un livello igienico completo ed efficace per il periodo della veglia funebre che può protrarsi anche per più giorni.

 

 

 

 

 

 

 

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